“Dunque, come ti è sembrata mia madre?”
Domandò Elijah, dopo che Elena fu tornata dal colloquio con Esther.
“Una persona profonda.”
Rispose Elena, cercando di mascherare ogni emozione.
“E per quale motivo aveva bisogno di parlarti in privato? Elena, dovrei preoccuparmi delle intenzioni di mia madre?”
Riprese l’Originario, con sospetto, non si fidava affatto di quella messinscena.
“Voleva solo scusarsi, per aver cercato di uccidermi.”
Elena stava mentendo spudoratamente, e ne era consapevole: era difficile guardarlo negli occhi mentre gli diceva quelle cose.
“Quindi è vero.”
Elijah la stava incalzando, per cercare di capire quanto fossero sincere le sue parole.
“Ha perdonato Niklaus, è vero.”
Disse Elena, determinata, finchè la conversazione non fu interrotta.
“Buonasera, signore e signori. I camerieri stanno facendo il giro con lo champagne.”
Esordì Esther, dall’alto della scalinata, tenendo fra le mani il bicchiere.
“Invito tutti voi a unirvi a me per un brindisi. Non posso provare gioia più grande del vedere la mia famiglia nuovamente riunita. Vorrei ringraziarvi tutti per aver preso parte a questa serata meravigliosa. Salute!”
Esther sollevò il bicchiere e bevve, tutti risposero al brindisi e cominciarono a fare lo stesso.
Elena ed Elijah avvicinarono i bicchieri per il brindisi, poi il vampiro portò lentamente il proprio alle labbra..
Elena si sentiva terribilmente in colpa, d’altra parte era stata salvata dall’Originario la mattina stessa, dall’attacco della sorella. Elijah era sempre stato onesto con lei, mentre, al contrario, in passato lo aveva tradito, pugnalato..
“Elijah aspetta!”
Esclamò Elena, allungando una mano verso il bicchiere del vampiro e attirandolo a sé, per evitare che bevesse.
Elijah guardò Elena intensamente, per qualche secondo, e non sembrava affatto sorpreso del suo gesto.
“Mi fa piacere che in te ci sia qualcosa di diverso dalle altre Petrova. Questa era una prova, non avrei bevuto lo stesso, ma il fatto che tu mi abbia fermato significa molto per me.”
Disse Elijah, mentre Elena era stata colta del tutto alla sprovvista, e rimase in silenzio, indecisa sul da farsi.
“Vedi, Elena, non sarebbe la prima volta che nostra madre ci lascia bere qualcosa a nostra insaputa. Non mi fido di lei, e nemmeno dei suoi brindisi. Ovviamente sapevo perfettamente che stava complottando qualcosa, chi mai potrebbe credere alla storia del perdono e a questa patetica farsa del ballo? Abbiamo secoli di esperienza, non siamo gli ultimi arrivati.”
Proseguì Elijah, accennando con la testa ai suoi fratelli presenti in sala.
“Tuttavia non sapevo cosa di preciso avesse in mente mia madre. Così ho avvertito gli altri: hanno tutti svuotato i bicchieri già pronti e ne hanno presi degli altri. Tranne Finn, ovviamente, che ha deciso di passare dalla parte della traditrice.”
“Elijah..”
Sussurrò Elena, incredula, e lo osservava piena di sconcerto.
“Te lo ripeto: è bello che tu mi abbia fermato. Ma ti avverto, non fidarti mai più di mia madre e dei suoi piani. Non tutto quello che dice è come sembra, lo so bene. Infatti quello che tu non sai, è che con noi si sarebbe estinta l’intera stirpe dei vampiri. Esther vuole pareggiare i conti con la natura, ci considera tutti un abominio.”
Elena a quelle parole rimase completamente folgorata, pensò che se tutto fosse andato in porto anche Stefan, Damon e Caroline..non ci poteva credere.
“Immagino che mi sia guadagnato il tuo appoggio. Ci aiuterai a distruggerla, dico bene, Elena?”
 Domandò Elijah, sicuro che la sua offerta non potesse essere rifiutata, e aveva ragione: Elena non esitò ad accettare, non voleva perdere nessuna delle persone che amava.
“Dimmi cosa devo fare.”