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Autore: Luri07    11/02/2012    3 recensioni
I need a Hero...! (To save me now!) I need a Hero...(Save me now!)
I need a Hero...!(To save my life!) A Hero'll save me...(Just in time!)
Ero così concentrata sulla canzone che non mi accorsi di aver urtato una persona e di essere caduta.
< < Ehi, scusami tanto! > > Disse il ragazzo che come me era caduto ma prontamente si era già rialzato, mi tese una mano per aiutarmi ed io la accettai con molto imbarazzo...
Ciao, è la mia prima storia e sono molto emozionata.Il titolo è tratto dall'omonima canzone dei Simple Plan. Questa è la storia di Andy, una ragazza di 16 anni alle prese con i soliti problemi adolescenziali. Spero vi piaccia. Si accettano ogni tipo di recensione, sbagliando s'impara :D
Provehito In Altum
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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1. Il primo giorno

 6.15 del mattino, la sveglia stava suonando e la voglia di alzarmi era pari a zero, mia mamma intanto mi stava chiamando con molta foga .

< <  Andy alzati o finirai per arrivare tardi al tuo primo giorno nella nuova scuola! > >

Vi starete chiedendo come faccio a fare tardi svegliandomi alle 6 di mattina, la risposta è molto semplice, sono la lentezza fatta persona! In altre occasioni avrei infilato la testa sotto il cuscino, ma oggi non era uno di quei giorni.

Controvoglia mi alzai sbuffando, brividi di freddo percorrevano tutto il mio esile corpo, il passaggio dalle calde coperte alla brezza di quella mattina di Settembre aveva fatto accapponare la pelle.

Misi i piedi nelle pantofole con la faccia di Homer, sorrisi, mi fanno iniziare la giornata con allegria. Mi diressi davanti allo specchio nel bagno per vedere in che penoso stato ero conciata. La mia pelle come porcellana aveva delle pieghette alquanto insolite

– Devono essere le pieghe lasciate dal cuscino – pensai.

Le mie labbra carnose al punto giusto avevano il solito color ciliegia e delle chiare occhiaie solcavano la parte inferiore dei miei occhi color caramello, cangianti dal cioccolato al verde che spesso a seconda dei momenti della giornata variano.

I mossi capelli castani riuniti per miracolo da una coda erano tutti aggrovigliati e i miei boccoli non avevano una forma definita, avrei avuto molto lavoro da fare per rendermi presentabile.

Dopo essermi fatta una breve doccia, mi avvolsi  nell'ampio telo che mi ero preparata, andai davanti al grande armadio situato di fronte al mio letto ad una piazza e mezza, aprii un' anta e osservai in maniera molto critica ogni vestito che vi era contenuto.

Optai per una maglietta azzurra semplice, dei jeans a sigaretta, una felpa nera con raffigurato il funghetto di Super Mario e delle Converse nere.

Scesi in cucina dove ad attendermi c'era la mia adorata mamma e una buona tazza di latte e cioccolato con dei biscotti da immergerci.

< < Buon giorno tesoro, dormito bene? > > chiese mamma con un pizzico di preoccupazione < < Hai delle occhiaie, devi essere in perfetta forma per oggi! > >

< < 'Giorno anche a te e si ho dormito piuttosto bene, tranquilla una passata di correttore e passa la paura! > > dissi con la voce ancora un po' impastata dal sonno, le diedi un bacio e ritornai in camera per gli ultimi accorgimenti.

Presi la spazzola e iniziai a districare i nodi che si erano creati, era abbastanza doloroso ma dopo un paio di minuti ne erano completamente privi. Li asciugai col phon e non ci volle molto tempo anche se arrivavano oltre le spalle, li lasciai sciolti, emanavano un delicato profumo di more.

Passai al trucco, misi del correttore per nascondere le occhiaie e un filo di matita sotto gli occhi e all'estremità tracciando una piccola riga, applicai il mascara e diedi una passata di fard per accentuare gli zigomi. Ero pronta! Indossai il giubbotto, presi una borsa e ci infilai un paio di quaderni, un diario, un astuccio e un libro da leggere nei momenti di noia.

Buttai un occhio alla sveglia, erano le 7.20, era proprio ora di andare, la scuola non era tanto distante ma ci avevano detto di stare lì per le 7.45. Scesi saltando un paio di scalini e raggiunsi il salotto dove la mamma mi aspettava per augurarmi buona fortuna, la salutai ed uscii di casa. Attraversai il vialetto e mi misi le cuffie dell' iPod, cliccai il tasto “play” e fui trasportata nel mio mondo magico, il cielo era limpido, senza una nuvola, si vedevano soltanto stormi di uccelli che volavano liberi. Il cellulare nella mia tasca vibrò, sicuramente mi era arrivato un messaggio, lo presi e lessi:

< < Oi, ciccins! Oggi è il nostro gran giorno, ti aspetto davanti ai cancelli e non fare tardi! A tra poco Emy > > sorrisi, e ripiombai nella musica...

 

I need a Hero...! (To save me now!) I need a Hero...(Save me now!)
I need a Hero...!(To save my life!) A Hero'll save me...(Just in time!)

 

Ero così concentrata sulla canzone che non mi accorsi di aver urtato una persona e di essere caduta.

< < Ehi, scusami tanto! > > Disse il ragazzo che come me era caduto ma prontamente si era già rialzato, mi tese una mano per aiutarmi ed io la accettai con molto imbarazzo.

< < Scusami tu, ero sovrappensiero e non stavo vedendo dove mettevo i piedi > > dissi molto incerta per via della timidezza.

< < Tranquilla, comunque piacere, mi chiamo Christopher, per gli amici Chris > > disse accarezzandosi la nuca con fare imbarazzato. Era un ragazzo molto affascinante, gli occhi chiari, i capelli di un castano intenso erano gelatinati e coperti da un berretto con i colori giamaicani, aveva i tratti tipicamente maschili, i pantaloni leggermente calati, la maglietta nera con dei disegni e il giacchetto in pelle lo rendevano ancor più affascinante.

< < Piacere Andy, scu-scusa ma ora devo andare, c-ci si vede > > dissi e dopo aver sentito il suo “ciao” mi dileguai...

Arrivai davanti al cancello dove Emy mi aspettava una decina di minuti dopo l'incontro-scontro con Chris.

Appena mi vide mi corse incontro e mi saltò addosso stritolandomi in un abbraccio. Era il suo consueto modo di salutarmi, mi imbarazzava sopratutto se c'era molta gente nei paraggi ma non mi sarei mai sottratta a tutto l'affetto che mi dava, era il suo carattere, dolce affettuosa espansiva ma anche molto complicata, schietta e vendicativa.

< < Tutti gli studenti del primo anno vadano in palestra, lì il preside vi “smisterà” > > diceva un signore sulla trentina con un megafono in mano, il vicepreside immagino.

< < Gli studenti del secondo anno invece rimangano qui nel cortile a breve formeremo le classi per il nuovo anno scolastico > >

Un moto di eccitazione mi invase, a quanto Emy mi aveva detto lo scorso anno era stato pieno di bocciature ecco il perché dello smistamento anche per i secondi.

Iniziò ad elencare dei nomi degli studenti che erano nella stessa sezione quel secondo anno. Ero sicura che a breve sarebbe stato il mio turno e con tutto il cuore speravo di finire con Emy...



Angolo Autore:

Ciao, questa è la mia prima storia, ho sempre voluto pubblicare una fic. *--* Spero di aver trasmesso al meglio le emozioni dei personaggi in tal caso rimedierò! Un grazie speciale alla mia “professoressa” che ha corretto gli errori e alla mia Babu che ha fatto i disegni. Grazie dell'attenzione, vi aspetto per il prossimo capitolo...Se you Soon

P.s: loro sono Andy e Chris fatti da Babu

  
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