Beh... buon divertimento... sono aperta agli insulti di ogni tipo xD perchè meritiamo di finire tutte e tre al manicomio xD
Deliri
del Sabato Sera
Idea di Arwen297 – Personaggi di: Naoko Takeuchi – Hanno
contribuito: Skullrose e Shadow_84
Erano
rimaste entrambe a casa da sole, Michiru era
uscita per una cena di lavoro lasciandola nella noia più
totale.
E
lei presa dalla monotonia si era diretta in
cucina alla ricerca di qualcosa da fare,
di un programma decente da vedere tra quella moltitudine
di trasmissioni
spazzatura che intasavano senza un motivo preciso le reti televisive.
Poi
aveva aperto il frigo sotto un improvviso
attacco di sete, e i suoi occhi si erano puntati su una scorta di birra
e altre
bottiglie di vino comprate in vista di una festa che avrebbero dovuto
organizzare con le altre ragazze qualche giorno più tardi.
Ne
aveva afferrata una, e ne aveva assaporato il
contenuto che scivolava giù lungo la sua gola assetata.
Non
sapeva quanto tempo fosse passato, sapeva solo
che accanto a lei c’era l’unica persona che non
avrebbe mai sospettato potesse
prendersi una sbronza di proporzioni cosmiche come quella che era in
corso quel
momento.
La
distante del gruppo.
La
ligia alle regole.
Quella
che secondo lei sarebbe rimasta zitella a
vita perché nessuno la sopportava.
Lei,
Setsuna Meiou aveva lo sguardo più lucido del
normale mentre guardava la birra che faceva roteare con movimenti
scoordinati
nella bottiglia.
Haruka
fissò la sua compagna, mentre una risata
folle e incontrollata prese possesso delle sue labbra facendole
sbagliare la
mira, rovesciando così la sua bottiglia sul tavolo.
Sentì gli occhi ametista
che la fissavano.
“Cosa
guardi? Ho qualcosa in faccia?” biascicò
senza riuscire a frenare la risata dirompente la Guerriera di Urano,
senza
ottenere nessuna risposta dalla compagna di squadra che si
limitò a fissare con
una certa insistenza un punto alle spalle della bionda, quasi ci fosse
qualcuno.
La
motociclista si mosse con una velocità che non
le era permessa dai sensi annebbiati dall’alcol e si
ritrovò in pochissimi
istanti in terra con un dolore al sedere ben più forte del
normale, la testa
che le girava più del normale, tanto da farle vedere la
bruna come attraverso
la boccia di vetro di un pesce rosso.
“Meglio…
meglio…hic… che di to un caffè
per…hic…fartela
passare….hic…questa spornia” furono le
parole della guerriera di Plutone mentre
si piegava pericolosamente verso la compagna seduta per terra
tendendole la
mano per aiutarla a rialzarsi.
“Nooooo!!!
Il caffè no, non posso berlo!” urlò la
motociclista cercando di alzarsi senza molti risultati.
“Perschè?”
mormorò l’altra.
“Mi
fa venire..hic…la cagarella… hic…poi
sto troppo….hic
sul
cesso…hic”
mormorò lei. “Aiutami ad alzarmi
cazzo…hic”
“Ma
io ti sto aidando…ma tu non ti alzi…”
rispose
in modo sconfusionato Setsuna porgendole la mano con poca attenzione
alla forza
di trazione che dopo pochi secondi applicò
l’altra, prima di perdere nuovamente
equilibrio. Rischiando quindi di cadere a sua volta.
“Catzo
Sets, se non mi aiuti ad alzarmi…e perdi il
tempo hic…a ribattere… prendo il pesce conghelato
hic…che c’è in frigo …
hic… è
inizio a dartelo hic…in factia” mormorò
la guerriera dei Venti facendo un
ennesimo tentativo attaccandosi al tavolo questa volta più
che alla compagna.
“Ho…appena…rippatuto”
biascicò la bruna. Prima di
ricominciare a ridere e afferrare una nuova bottiglia di birra e
dirigersi verso
la scopa appoggiata alla finestra. “Questa…
è per hic…difentermi dai duoi…
peshi..hic…” si iniziò poi a muovere
verso la compagna di squadra per
raggiungere una posizione stabile per bere la birra.
Appena
si sedette vide Haruka muoversi verso di lei
come se davanti ai suoi occhi verdi ci fosse un pollo arrosto gigante,
sentì in
breve tempo i denti dell’altra affondare in modo barbaro nel
suo braccio.
“Con
questo… bastone…mi viene in mente solo un modo
per farti male… “ disse poi con un tono che doveva
essere malizioso, ma che di
malizioso aveva solamente l’intento.
“Ma
non dovevi…hic…. Sodomizzarci Artemis con il
bastone….” Borbottò l’altra.
“Stai
in fissa con gli animali, ecco perché non ti
piacciono i ragazzi…lo famo
bestiale…hic” disse la bionda.
“Sei
tu che hai il pallino…hic.. degli animali…
hic…
non io… hic “ ribatté la bruna.
“Questo
pallino…mi sa tanto…di cosa
sconcia…” mormorò
la Guerriera di Urano dondolandosi sulla sedia con la birra in mano.
“Quasi
quasi…mi metto a fare la scrittrice” un
risolino appena accennato si librò dalla labbra della bruna.
“Devo solo capire
cosa metterci dentro” concluse.
“Beh…possono
entrarci dentro tante cose… sei tu
quella dello famo strano” ottenne come risposta poco convinta
dall’altra.
Entrambe
non si accorsero della presenza dietro di
loro che le osservava schifata per lo spettacolo che si rifletteva nei
suoi
occhi blu cobalto, e soprattutto per il discorso sentito fino a quel
punto. La
sua mente si focalizzò sui doppi sensi detti da entrambi e
arrossì
vistosamente.
“La
smettiamo con questi discorsi, o deve diventare
un film porno stasera?” la voce cristallina di Michiru
irruppe improvvisamente
nella stanza, facendo perdere nuovamente l’equilibrio ad
Haruka che si ritrovò
nuovamente in terra senza capirne il motivo per poi iniziare a ridere
con la
scopa in mano. Setsuna invece si limitò a fissare la
violinista per poi
scuotere la testa esasperata guardando verso l’alto.
“Amore
lo sai…hic…con me è impossibili non
farli…soprattutto
con i pallini che mi ritrovo….e che tu non conosci
bene…di più…”
“HELES!!!”
urlò la pittrice incurante dell’orario
in cui erano e del fatto che potessero sentirla i vicini.
“Dovremmo
provare con…hic…il
manico…hic…di scopa…
hic…magari ti piace… e ti sodomizzo…
hic”
“No
prima…hic c’è Artemis” le
ricordò Setsuna.
Michiru
afferrò la scopa dalle mani della sua
compagna cercando di non farsi prendere dal nervoso che le stava
montando
dentro. Quattro ore da sole erano state, e si erano ridotte
così. Ma com’era
possibile?
E
con quel bastone cosa poteva farci?
“
So io cosa devo farci con questo bastone…”
sospirò esasperata “Darvelo in testa a tutte e due
così dormite come due
angioletti fino a domani mattina” sbottò.
“No..io
non dormo…devo farti prima giocare con le
dita…” commentò Haruka.