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Autore: distantmemory    12/02/2012    4 recensioni
I'm back! :D
Dal testo:
Doveva riprendersi il suo onore, il suo orgoglio, e per farlo l’unico modo era quello.
Era un abile criminale, lui.
Indossò il passamontagna, allora, e si diresse verso la sua casa, che ormai conosceva perfettamente.
Abitava al primo piano, quindi sarebbe stato facile entrare dalla finestra.
Di certo a quell’ora stava già dormendo. Sarebbe stato tutto più facile, quindi.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Courtney, Duncan | Coppie: Duncan/Courtney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ormai aveva deciso.
Doveva toglierla di mezzo, se voleva vivere una vita normale ed essere libero.
Libero di infrangere le regole, di andare in riformatorio e scappare come era solito fare.
Prima che nella sua vita comparisse lei, la sua routine era ormai quella. Doveva riprendersi il suo onore, il suo orgoglio, e per farlo l’unico modo era quello.
Era un abile criminale, lui.
Indossò il passamontagna, allora, e si diresse verso la sua casa, che ormai conosceva perfettamente.
Abitava al primo piano, quindi sarebbe stato facile entrare dalla finestra.
Di certo a quell’ora stava già dormendo. Sarebbe stato tutto più facile, quindi.
Si portò con sé una pistola: era pronto!
Dopo un po’ si trovò davanti a quell’appartamento.
Avevano vissuto un sacco di momenti romantici e non insieme, ma ormai lei era diventato un problema troppo grosso. I suoi amici lo prendevano in giro perché seguiva gli ordini di una ragazza, di una principessina viziata come lei, che piuttosto che amarlo non faceva altro che dargli ordini e cambiare i suoi modi di essere e di fare.
Era sicuro che lei lo amasse?
Era sicuro che lui amasse lei?
Ma soprattutto, era sicuro che volesse toglierla di mezzo definitivamente?

As he came into the window
It was the sound of a crescendo
He came in her apartment
He left the blood stains on the carpet
She ran underneath the table
He could see she was unable
So she ran into the bedroom
She was struck down, it was her doom


Sì, era deciso.
Si arrampicò su un albero, il più vicino a quello del suo balcone, e poi entrò.
Lei dormiva, come sapeva benissimo lui: andava sempre a dormire molto presto, perché di mattina doveva apparire elegante e sveglia e non poteva assolutamente far tardi a scuola, era presidentessa del consiglio!
Si aggiustò il passamontagna, Duncan, e con un pugno ruppe il vetro della grande vetrata che si affacciava al giardino.
Lei spalancò gli occhi, si girò e vide dei frammenti di vetro a terra e un individuo entrare in camera sua.
Quella notte i suoi genitori non c’erano e visto che nel palazzo tutti i suoi coinquilini la odiavano, anche se avrebbe urlato nessuno si sarebbe prestato ad aiutarla.
Scese subito dal letto e si nascose sotto il tavolo. Tremava, Courtney.
Il losco individuo avanzava verso di lei e quindi lei aprì la porta e tentò di scappare nella camera da letto dei suoi genitori dove avrebbe potuto chiamare qualcuno e magari chiedere aiuto, ma lui la prese per il braccio.
Cerco di scappare dalla presa, ma lui fu troppo abile e la colpì al braccio.
Era il suo destino, quello.

Courtney are you ok? *
So, Courtney are you ok?


“Co-Courtney…” quella persona parlò.
A Courtney parve di sentire una voce familiare, una voce maschile, una voce che conosceva fin troppo bene.
“Stai bene, Courtney?”
Lei non rispose, era troppo spaventata e tremava.
Lui la prese come un no.
Si alzò velocemente e corse in camera da letto, ma lui la seguì.

(Courtney are you ok?)
(Will you tell us that you're ok?)
(There's a sign in the window)
(That he struck you - a crescendo Annie)
(He came into your apartment)
(He left the blood stains on the carpet)
(Then you ran into the bedroom)
(You were struck down)
(It was your doom)


Courtney, stai bene?
Era l’unico pensiero di Duncan, in quel momento, che stava seguendo Courtney fino nella camera da letto dei suoi genitori.
Voleva davvero farlo, Duncan?
Voleva davvero togliersela di mezzo?
Ma anche se la risposta fosse stata negativa, ormai lui aveva cominciato la sua opera e l’avrebbe terminata, come faceva sempre.
Perché lui era un abile criminale e non si sarebbe certo fatto comandare da una ragazza.
Ma lei era più di una ragazza, per lui.
Trovò Courtney in quella camera tentare di chiamare qualcuno.
Il suo braccio aveva lasciato macchie di sangue sul tappeto.
Non riusciva a muoversi, quello era il momento adatto.
Si tolse prima il passamontagna, per mostrare il suo volto a lei.
“D-Duncan?” balbettò lei “P-perché l’hai fatto?” le lacrime scorrevano sul suo volto.
“Perché mi hai rotto” fu la sua secca risposta “Non voglio essere comandato da nessuno, io, mi sembrava di avertelo detto perfettamente. Per colpa tua ho perso il mio rispetto e i miei amici continuano a prendermi in giro, e ora la pagherai.”
“M-me l’avresti potuto s-semplicemente d-dire…” singhiozzò lei.
“L’ho fatto, tante volte, ma non mi hai mai ascoltato.” Si rimise il passamontagna, come se volesse farle dimenticare la sua confessione, poi prese la pistola e la colpì al petto.
Ormai il destino era scritto e Duncan ebbe la meglio.
Ma era sicuro di quello che aveva fatto?

No, non lo era.
Dopo tutti quei giorni di indagine ancora non l’avevano smascherato.
Eppure lui avrebbe voluto essere scoperto, questa volta.
Provava qualcosa che non aveva mai sentito.
Ogni volta che commetteva un crimine era fiero di sé stesso.
Non questa volta, perché si era commesso un crimine da solo.
Perché l’aveva fatto?
Orgoglio.
Solo per fottuto orgoglio!
Perché voleva essere rispettato … che stupidaggine.
Aveva perso tutto, aveva perso Courtney!
Non c’era modo di riparare quel danno, ma si sarebbe punito da solo.
Prese una corda, posizionò una sedia sotto il lampadario e ci salì sopra. Legò la corda al lampadario e poi se la legò anche al collo.
Poi fece cadere la sedia.


Forse, finalmente, sarebbe potuto essere davvero rispettato da tutti.




* : in realtà la canzone dice Annie, ma io l'ho modificato con Courtney!

Aaallora.. dopo un po' di tempo sono tornata con un'altra song-fic.
Spero di averla fatta bene, finalmente, e di non aver fatto una semplice traduzione della canzone, come mi hanno detto alcune persone nelle precedenti song-fic.
Ascoltando questa canzone cantata in Glee, mi è venuta questa idea e l'ho voluta scrivere, anche se con scarsi risultati ^^''
Ringrazio chi ha recensito o letto le scorse one-shot, significa molto per me!
Alla prossima,
_Courteth_
   
 
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