Rimpianto: ricordo
dolente o nostalgico di
qualcuno o qualcosa che si è perduto: “vivere di
rimpianti”. Ricordare con
dolore. Ricordare con rammarico e nostalgia chi si è perduto
e di cui si sente
ancora il desiderio o il bisogno. “[…] della gioia
resta solo il rimpianto ed è
anch’esso un dolore”. (I. Svevo).
Assottigliare
con minuziosa
attenzione ogni piccolo frammento di ricordo
purché
rientri a far spazio dove
manca.
Glaciale tenebra
interiore sbaraglia
ogni insignificante sprazzo di luce.
Come dimostrare
a se stessi che il
dolore provato non esiste
nella finzione
creata dalla reale
apparenza di noi?
E si schiude
sempre di più quel
feretro che è il mio corpo,
ad abbracciare
in tutta la sua
armoniosa disorganicità terra e muschio di anima colata.
Raccogliere
pezzi di piombo
dall’interno,
per alleggerire
spiriti malsani ed
infidi,
colmi di
immorale reticenza e
blasfema colpa.
Amaranto e blu
scuro i colori di me,
che dipingo con
avida forma su facce
e pietre.
Senza
divincolarmi rimango inerme nei
nidi
che io stessa ho
creato;
di luce soffusa,
musica e acri parole
di malsano conforto.
E la teca che mi
sono creata mi
racchiude, mi protegge,
come la
chiocciola il corpo viscido,
molle e stanco della sua lumaca.
Ma dentro a
quell’intruglio di
visceri cosa resta?
Il percepire
lento e costante della
mostruosa, terrificante mancanza di ciò che ho chiesto,
io stessa,
di perdere per
sempre.