Note dell’autore: Eccomi
finalmente a pubblicare il primo capitolo di
“Il viaggio dei Dannati” che aprirà la mia personale quarta stagione.
Non è molto lo ammetto, avrei potuto scrivere di più e meglio, ma sono riuscita
a fare questo, spero tanto che vi piaccia e soprattutto spero di non deludere
le aspettative, ma sapete di solito i seguiti non sono mai come gli originali,
io però vi prometto che mi impegno al massimo.
Disclaimer: Doctor Who
e tutti i suoi personaggi non sono di mia proprietà (purtroppo), tutti i
diritti sono dei legittimi proprietari, il mio è solo un divertimento.
Beta: Sayuri_Hanami
Il viaggio dei Dannati
Capitolo 1
Una festa a sorpresa
Si svegliò da sola nell’enorme letto della sua camera sul
Tardis, sorrise quando vide che sul comodino dall’altro lato, c’era il libro
che di solito il Dottore leggeva, segno che aveva nuovamente passato la notte
con lei.
Avevano preso l’abitudine di dividere il letto, anche se
il Dottore non dormiva, rimaneva accanto a lei per farle compagnia.
Si mise seduta sul bordo del letto per fare mente locale
e pensare a cosa poteva indossare. Non vedeva l’ora gettarsi in una nuova
avventura, da quando erano ripartiti dalla Terra, il Dottore aveva pensato di
rimanere un po’ nel vortice per assicurarsi che tutto era tornato alla
normalità.
Prima di alzarsi, vide che in fondo al suo cassetto c’era
il diario che il Dottore le aveva regalato.
“Ci sono
così tante cose che non sai di lui.”
La voce del Maestro era tornata prepotentemente, scosse
la testa mandandola via e chiuse di fretta il cassetto.
Si alzò per decidere cosa indossare, non voleva pensare
ad altro in quel momento, non aveva più riletto il diario, non voleva, una
parte di sè non si sentiva pronta ad affrontare il
passato del Dottore.
Il Dottore controllò per un’ultima volta lo schermo della
console, sorridendo soddisfatto nel notare una risposta positiva della sua nave
alle sue nuove modifiche. Aveva pensato di non buttarsi subito all’avventura,
coccolando un po’ la sua nave e permettendo a Rose di riposare tranquillamente
per riprendere le forze. Voleva assicurarsi che tutto fosse a posto, che Rose
fosse pronta.
Aveva una fitta al petto ogni volta che ricordava cosa
era stata costretta a subire in quel lungo e interminabile anno, aveva pensato
bene farle compagnia durante la notte, dopo averla sentita urlare terrorizzata
nel sonno. Avere a che fare con il Maestro non era mai una cosa semplice, ma
stavolta il prezzo più grande lo aveva pagato Rose, niente per lei sarebbe
stato più lo stesso, per loro tutto era cambiato.
I suoi pensieri furono interrotti quando sentì dei passi
alle sue spalle, si volto sorridendo guardandola entrare nella stanza della
console.
“Allora, pronto per un nuovo viaggio?” disse
avvicinandosi, con un sorriso che avrebbe contagiato chiunque.
“Come ti senti?” chiese dolcemente, appoggiandosi alla
console.
“Ho voglia di andare da qualche parte. Adoro il Tardis e
il fatto che mi coccoli, ma vorrei vedere quello che c’è li fuori.” Rispose,
avvicinandosi e prendendogli la mano.
“Beh in questo caso avrei in mente un paio di posti, dove
potremmo andare.” Le disse circondandole con un braccio la vita, portandola
ancora più vicino a lui.
“Possiamo andare a pattinare sul ghiaccio dei Laghi
Minerali di Kurhon, o andare a vedere un esplosione di stelle, davanti alla
Costa Mera Sigmafolio, dove il cielo sembra … olio su acqua. Oppure non so,
potremmo andare indietro nel tempo e incontrare Carlo II, Enrico VII, o ancora
meglio Agatha Christie. La adoro, sono sicuro che sarà divertente, che ne dici?”
chiese, dopo averle elencato le mete senza fermarsi un attimo mentre lei lo
guardava estasiata.
“Qualsiasi posto tu voglia andare.” Gli disse sorridendo,
il Dottore le accarezzò la guancia sistemandole una ciocca di capelli dietro
l’orecchio.
“Sei sicura che non vuoi riposarti ancora un po’?” le
chiese con dolcezza, senza nascondere la sua preoccupazione.
“Si, Dottore. Voglio tornare tra le stelle con te. Voglio
ricominciare da zero.” Gli rispose sicura di sè e
sorridendo, il Dottore le prese il viso tra le mani e la baciò dolcemente.
All’improvviso uno strano suono li separò, il Tardis
tremò e il Dottore si gettò su Rose per proteggerla. Pezzi di legno si sparsero
per la stanza, qualcosa aveva urtato il Tardis.
“Tutto bene?” chiese a Rose assicurandosi che non fosse
ferita.
Rose guardava sorpresa qualcosa dietro di lui, si voltò
per vedere la prua di una nave che aveva squarciato le pareti del Tardis.
“Cosa?” riuscì a dire sconvolto, accanto a loro c’era un
salvagente, lo girò e lesse la scritta “S.O.S. Titanic” impressa sull’oggetto.
“Cosa?” ripeté ancora sorpreso.
“Non può essere.” Disse Rose dopo aver letto la stessa
cosa, il Dottore si alzò di corsa e iniziò a girare attorno alla console,
liberandola dai detriti.
“Come può essere successo?” chiese Rose, indicando la
prua dalla quale non riusciva a staccare lo sguardo.
“Non ne ho idea.” Disse, girando una manopola riparando
il lato della sua navicella.
“Come hai fatto?” chiese Rose voltandosi a guardare lui.
“Non capisco, eravamo nello spazio, non avevo impostato
neanche le coordinate.” Disse fermando il Tardis.
“Rimani qui, torno subito.” Continuò avvicinandosi alle
porte ma, Rose lo prese per un braccio.
“Cosa? No, voglio venire anche io.” Si lamentò.
“Rose, hai presente che nave è quella la fuori? Controllo
solo che non ci siano altri danni e poi andiamo da qualche altra parte.” Disse lui con calma.
“Appunto perché so cosa c’è la fuori che voglio venire
con te. Daiii, voglio solo dare un’occhiata in giro.” Disse mettendo il
broncio, il Dottore alzò gli occhi al cielo sapendo di non essere in grado di
resisterle.
“D’accordo, diamo un’occhiata in giro, e poi subito al
Tardis, intesi?” chiese, Rose sorrise, gli diede un piccolo bacio sulla guancia
e lo tirò fuori dal Tardis.
Appena usciti, il Dottore controllò il lato che era stato
colpito, mentre Rose si inoltrò in una sala, aggrottò la fronte nel rendersi
conto che c’era un atmosfera fin troppo natalizia, addobbi e musica in
sottofondo, il Dottore le fu subito dietro.
“Il Titanic non è salpato ad Aprile?” chiese indicando
gli addobbi Natalizi, il Dottore si grattò la nuca guardandosi in giro con aria
confusa.
“C’è qualcosa che non mi convince.” Disse il Dottore.
I due continuavano a muoversi nella sala, confusi,
guardando ogni piccolo particolare, il Dottore si fermò davanti a quelli che
sembravano due angeli.
“Un po’ troppo tecnologici, non trovi?” chiese il
Dottore, ma l’attenzione di Rose era stata catturata da qualcos’altro, con due
donne, c’era un piccolo essere dalla pelle rossa e gli spuntoni.
“Ok, questo è ancora più strano.” Disse la ragazza
indicandolo al Dottore.
“Credo che qui sapremo che sta succedendo” le disse,
afferrandola per mano e portandola ad una grande finestra, guardando fuori Rose
vide la Terra, proprio sotto di loro.
“E’ bellissima.” Disse senza fiato sorridendo,
appoggiando una mano contro la vetrata.
“Informazione ai passeggeri: Il Titanic ora è in orbita
sopra Sol 3 anche conosciuto come Terra.” Disse una voce dagli altoparlanti.
“Possiamo restare vero Dottore?” chiese voltandosi verso
di lui con lo sguardo implorante.
“Non vedo perché no.” Le disse sorridendole, Rose si
lanciò al collo ringraziandolo.
“Andiamo a cambiarci.” Disse il Dottore sciogliendosi
dall’abbraccio e conducendola di nuovo al Tardis.
Fine
Capitolo I
Note finali: Spero di
poter aggiornare presto con il prossimo capitolo, e spero tanto che
continuerete a seguirmi. Alla prossima.