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Autore: KillerQueen86    12/02/2012    6 recensioni
"All’improvviso uno strano suono li separò, il Tardis tremò e il Dottore si gettò su Rose per proteggerla. Pezzi di legno si sparsero per la stanza, qualcosa aveva urtato il Tardis."
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Quarta stagione con Rose'
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Note dell’autore: Eccomi finalmente a pubblicare il primo capitolo di  “Il viaggio dei Dannati” che aprirà la mia personale quarta stagione. Non è molto lo ammetto, avrei potuto scrivere di più e meglio, ma sono riuscita a fare questo, spero tanto che vi piaccia e soprattutto spero di non deludere le aspettative, ma sapete di solito i seguiti non sono mai come gli originali, io però vi prometto che mi impegno al massimo.

Disclaimer: Doctor Who e tutti i suoi personaggi non sono di mia proprietà (purtroppo), tutti i diritti sono dei legittimi proprietari, il mio è solo un divertimento.

Beta: Sayuri_Hanami

 

Il viaggio dei Dannati

 

Capitolo 1

Una festa a sorpresa

 

 

Si svegliò da sola nell’enorme letto della sua camera sul Tardis, sorrise quando vide che sul comodino dall’altro lato, c’era il libro che di solito il Dottore leggeva, segno che aveva nuovamente passato la notte con lei.

Avevano preso l’abitudine di dividere il letto, anche se il Dottore non dormiva, rimaneva accanto a lei per farle compagnia.

Si mise seduta sul bordo del letto per fare mente locale e pensare a cosa poteva indossare. Non vedeva l’ora gettarsi in una nuova avventura, da quando erano ripartiti dalla Terra, il Dottore aveva pensato di rimanere un po’ nel vortice per assicurarsi che tutto era tornato alla normalità.

Prima di alzarsi, vide che in fondo al suo cassetto c’era il diario che il Dottore le aveva regalato.

“Ci sono così tante cose che non sai di lui.”

La voce del Maestro era tornata prepotentemente, scosse la testa mandandola via e chiuse di fretta il cassetto.

Si alzò per decidere cosa indossare, non voleva pensare ad altro in quel momento, non aveva più riletto il diario, non voleva, una parte di non si sentiva pronta ad affrontare il passato del Dottore.

 

Il Dottore controllò per un’ultima volta lo schermo della console, sorridendo soddisfatto nel notare una risposta positiva della sua nave alle sue nuove modifiche. Aveva pensato di non buttarsi subito all’avventura, coccolando un po’ la sua nave e permettendo a Rose di riposare tranquillamente per riprendere le forze. Voleva assicurarsi che tutto fosse a posto, che Rose fosse pronta.

Aveva una fitta al petto ogni volta che ricordava cosa era stata costretta a subire in quel lungo e interminabile anno, aveva pensato bene farle compagnia durante la notte, dopo averla sentita urlare terrorizzata nel sonno. Avere a che fare con il Maestro non era mai una cosa semplice, ma stavolta il prezzo più grande lo aveva pagato Rose, niente per lei sarebbe stato più lo stesso, per loro tutto era cambiato.

I suoi pensieri furono interrotti quando sentì dei passi alle sue spalle, si volto sorridendo guardandola entrare nella stanza della console.

“Allora, pronto per un nuovo viaggio?” disse avvicinandosi, con un sorriso che avrebbe contagiato chiunque.

“Come ti senti?” chiese dolcemente, appoggiandosi alla console.

“Ho voglia di andare da qualche parte. Adoro il Tardis e il fatto che mi coccoli, ma vorrei vedere quello che c’è li fuori.” Rispose, avvicinandosi e prendendogli la mano.

“Beh in questo caso avrei in mente un paio di posti, dove potremmo andare.” Le disse circondandole con un braccio la vita, portandola ancora più vicino a lui.

“Possiamo andare a pattinare sul ghiaccio dei Laghi Minerali di Kurhon, o andare a vedere un esplosione di stelle, davanti alla Costa Mera Sigmafolio, dove il cielo sembra … olio su acqua. Oppure non so, potremmo andare indietro nel tempo e incontrare Carlo II, Enrico VII, o ancora meglio Agatha Christie. La adoro, sono sicuro che sarà divertente, che ne dici?” chiese, dopo averle elencato le mete senza fermarsi un attimo mentre lei lo guardava estasiata.

“Qualsiasi posto tu voglia andare.” Gli disse sorridendo, il Dottore le accarezzò la guancia sistemandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

“Sei sicura che non vuoi riposarti ancora un po’?” le chiese con dolcezza, senza nascondere la sua preoccupazione.

“Si, Dottore. Voglio tornare tra le stelle con te. Voglio ricominciare da zero.” Gli rispose sicura di e sorridendo, il Dottore le prese il viso tra le mani e la baciò dolcemente.

All’improvviso uno strano suono li separò, il Tardis tremò e il Dottore si gettò su Rose per proteggerla. Pezzi di legno si sparsero per la stanza, qualcosa aveva urtato il Tardis.

“Tutto bene?” chiese a Rose assicurandosi che non fosse ferita.

Rose guardava sorpresa qualcosa dietro di lui, si voltò per vedere la prua di una nave che aveva squarciato le pareti del Tardis.

“Cosa?” riuscì a dire sconvolto, accanto a loro c’era un salvagente, lo girò e lesse la scritta “S.O.S. Titanic” impressa sull’oggetto.

“Cosa?” ripeté ancora sorpreso.

“Non può essere.” Disse Rose dopo aver letto la stessa cosa, il Dottore si alzò di corsa e iniziò a girare attorno alla console, liberandola dai detriti.

“Come può essere successo?” chiese Rose, indicando la prua dalla quale non riusciva a staccare lo sguardo.

“Non ne ho idea.” Disse, girando una manopola riparando il lato della sua navicella.

“Come hai fatto?” chiese Rose voltandosi a guardare lui.

“Non capisco, eravamo nello spazio, non avevo impostato neanche le coordinate.” Disse fermando il Tardis.

“Rimani qui, torno subito.” Continuò avvicinandosi alle porte ma, Rose lo prese per un braccio.

“Cosa? No, voglio venire anche io.” Si lamentò.

“Rose, hai presente che nave è quella la fuori? Controllo solo che non ci siano altri danni e poi andiamo da qualche altra parte.”  Disse lui con calma.

“Appunto perché so cosa c’è la fuori che voglio venire con te. Daiii, voglio solo dare un’occhiata in giro.” Disse mettendo il broncio, il Dottore alzò gli occhi al cielo sapendo di non essere in grado di resisterle.

“D’accordo, diamo un’occhiata in giro, e poi subito al Tardis, intesi?” chiese, Rose sorrise, gli diede un piccolo bacio sulla guancia e lo tirò fuori dal Tardis.

Appena usciti, il Dottore controllò il lato che era stato colpito, mentre Rose si inoltrò in una sala, aggrottò la fronte nel rendersi conto che c’era un atmosfera fin troppo natalizia, addobbi e musica in sottofondo, il Dottore le fu subito dietro.

“Il Titanic non è salpato ad Aprile?” chiese indicando gli addobbi Natalizi, il Dottore si grattò la nuca guardandosi in giro con aria confusa.

“C’è qualcosa che non mi convince.” Disse il Dottore.

I due continuavano a muoversi nella sala, confusi, guardando ogni piccolo particolare, il Dottore si fermò davanti a quelli che sembravano due angeli.

“Un po’ troppo tecnologici, non trovi?” chiese il Dottore, ma l’attenzione di Rose era stata catturata da qualcos’altro, con due donne, c’era un piccolo essere dalla pelle rossa e gli spuntoni.

“Ok, questo è ancora più strano.” Disse la ragazza indicandolo al Dottore.

“Credo che qui sapremo che sta succedendo” le disse, afferrandola per mano e portandola ad una grande finestra, guardando fuori Rose vide la Terra, proprio sotto di loro.

“E’ bellissima.” Disse senza fiato sorridendo, appoggiando una mano contro la vetrata.

“Informazione ai passeggeri: Il Titanic ora è in orbita sopra Sol 3 anche conosciuto come Terra.” Disse una voce dagli altoparlanti.

“Possiamo restare vero Dottore?” chiese voltandosi verso di lui con lo sguardo implorante.

“Non vedo perché no.” Le disse sorridendole, Rose si lanciò al collo ringraziandolo.

“Andiamo a cambiarci.” Disse il Dottore sciogliendosi dall’abbraccio e conducendola di nuovo al Tardis.

 

Fine

Capitolo I

 

Note finali: Spero di poter aggiornare presto con il prossimo capitolo, e spero tanto che continuerete a seguirmi. Alla prossima.

 

 

   
 
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