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Autore: MellyV    12/02/2012    10 recensioni
Egli si limitò a guardare con quella sfacciata fierezza e rigidità la donna davanti a sè, con un espressione impassibile sul volto.
Gli occhi gli scivolarono sul ventre, ma fu un'occhiata rapida e fugace; distolse lo sguardo, la guardò di sfuggita ancora una volta, poi si voltò e fece per andarsene.
La reazione di Bulma fu imprevedibile ed improvvisa perfino a lei stessa.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Trunks, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Silenziosamente. Grazie.
di MellyVegeta.

- Sono incinta. -
La paura con cui quelle parole furono pronunciate era palpabile nell'aria.
Sudava freddo, le labbra serrate e gli occhi lucidi.
Il corpo era entrato in una fase di visibile e continuo tremolio.
Una mano era ferma e aperta sul ventre di un gonfiore appena accennato; l'altra mano era serrata in un pugno stretto e ansioso, lungo la gamba.
Vegeta era davanti a lei; sudato e reduce di un allenamento quotidiano, reggeva lo sguardo angoscioso della ragazza, nero nell'azzurro.
Bulma si inumidì le labbra mentre aspettava una qualsiasi reazione dell'uomo.
Ma Vegeta non rispose.
Egli si limitò a guardare con quella sfacciata fierezza e rigidità la donna davanti a sè, con un espressione impassibile sul volto.
Gli occhi gli scivolarono sul ventre, ma fu un'occhiata rapida e fugace; distolse lo sguardo, la guardò di sfuggita ancora una volta, poi si voltò e fece per andarsene.
La reazione di Bulma fu imprevedibile ed improvvisa perfino a lei stessa.
- Io ti dico che sono incinta, e l'unica tua reazione è quella di startene muto ed impassibile, mi guardi appena e poi ti volti e te ne vai? -
Vegeta arrestò i suoi passi.
- Io non volevo questo, Vegeta. Sei stato tu! Ciò che porto in grembo è tuo figlio! Per quanto possa sperare in una tua parola di conforto, so che non riceverò niente di tutto ciò. Ma non ti permetto di lasciarmi qui senza dirmi niente. Almeno rendimi un minimo di considerazione, Vegeta. Dì qualcosa! -
Ansiamava dalla rabbia, il volto rosso e gli occhi inumiditi e pieni di lacrime che non aspettavano altro che scendere copiose sulle guance.
Vegeta non si voltò nemmeno; quelle parole non lo turbarono minimamente.
Dopo qualche secondo di silenzio, le rispose.
- Non mi prendo la responsabilità di nulla. E' figlio tuo, donna. Non voglio nessuna palla al piede. Non è affar mio. -
Giusto il tempo che le sue parole venissero comprese da Bulma, che in un attimo sparì, lasciando la donna impietrita nella stanza.
E lei dunque, rimasta sola, non potè che dare sfogo alle emozioni represse durante quei terribili minuti, piangendo come mai aveva fatto in vita sua.
E le sue urla eccheggiarono per tutto l'edificio.


Quando si sentì chiamare, sobbalzò appena dalla sedia ed abbandonò all'istante i pensieri.
- Papà, vado bene così? -
Trunks lo guardava contento a qualche metro di distanza, con la tuta sudaticcia e i capelli disordinati.
Quando notò che la risposta del padre tardava ad arrivare, ripetè i gesti prima compiuti; diede pugni e calci ad un avversario immaginario, con tutta la forza che il suo corpicino già fin troppo sviluppato aveva.
Si fermò dunque dopo una serie di rapidi colpi; ansimò con i pugni stretti, riprese il fiato perso e si voltò nuovamente verso il padre, che lo fissava con un ghigno soddisfatto.
- Si, bravo. Tieni i pugni serrati, ed alza di più le gambe quando calci. Dai, riprova. -
Trunks sorrise contento; annuì veloce con la testa e riprese la posizione di combattimento.
Mentre cominciò a muoversi, Bulma li raggiunse; prese posto su una sedia vicino Vegeta, e lo ammonì con lo sguardo.
Lui inarcò il sopracciglio, domandandole silenziosamente cosa c'era che non andava.
- Gli fai fare allenamenti troppo pesanti per la sua età. Non dimenticare che è solo un bambino. -
- Ha sangue Saiyan, è giusto che accresca le sue potenzialità. -
Quando notò che Bulma non aveva cambiato il modo di guardarlo, sorrise appena e tornò a seguire Trunks.
Un velo di accennata tenerezza si impadronì dei suoi occhi; posò la mano possente su quella fragile e candida di Bulma.
- Ed inoltre è mio figlio. -
Non le chiese scusa per il dolore che le aveva procurato, non la ringraziò per le gioie che gli aveva dato.
Non era da lui, e  probabilmente non l'avrebbe fatto mai.
Semplicemente, le strinse forte la mano.

























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Salve.
Nonostante il mio nickname, è la prima volta che scrivo qualcosa su DragonBall.
Ma ho sempre adorato questo capolavoro, ed in particolar modo sono sempre stata una grandissima fan della relazione tra Bulma e Vegeta.
E così, boh. Ecco la mia fic.
Spero vi piaccia :)
A presto ( si spera ) !
MellyVegeta.
  
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