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Autore: brittana    13/02/2012    8 recensioni
Si può dimostrare di amare qualcuno con uno sguardo intenso, con un gesto d'affetto o con una semplice e imbarazzante ordinazione al Breadsticks? La risposta arriverà tramite una misteriosa pastina a forma di Unicorno quindi... Buona lettura!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The Keyhole of my Heart

La sera di San Valentino l'intero glee club si trovava a festeggiare al Breadsticks. Di comune accordo tutte le coppiette erano state separate per evitare di mettere in ulteriore imbarazzo chi quella sera era senza accompagnatore. Gli unici che sembravano ignorare questa regola erano Finn e Rachel che si sbaciucchiavano senza pudore davanti ad una Santana Lopez piuttosto infastidita.
"Ti prego Berry smettila di amoreggiare come una lumaca in calore; mi stai facendo passare l'appetito!" inveì contro Rachel, l'ispanica.
"Dai Santana lasciali in pace e decidi cosa ordinare..." disse la bionda seduta al suo fianco guardandola da sopra il menù del ristorante.
"Da quando in qua, Fabray ti sei iscritta al comitato per la difesa degli hobbit??" borbottò in risposta.
Stava quasi per continuare con la sua solita sfilza di insulti quando un grido la fece zittire immediatamente.
"Oh mio Dio!" esclamò alla sua destra la ragazza di colore. "Di chi diamine è questo piede?"
Seduta di fronte a lei una Brittany particolarmente imbarazzata abbassò lo sguardo di colpo ed esibendo la sua migliore puppy face, disse a mo' di scuse "Non ho capito perchè io non sono seduta vicino a te, San. Uffa!" .
Automaticamente il volto di Santana si aprì in un sorriso ebete, un sorriso che spuntava solo in presenza di quella buffa biondina che riusciva a tirare fuori il lato dolce della furia di Lima Heights. L'ultimo periodo era stato particolarmente duro e doloroso, quando si era accorta di provare qualcosa di più dell'amicizia per la sua allora migliore amica. Poi c'erano stati i pianti, dopo che le aveva confessato i suoi sentimenti e lei l'aveva rifiutata per rimanere con Artie. Ma finalmente adesso era felice, si erano chiarite e stavano ufficialmente insieme... beh ufficialmente per modo di dire dato che ne erano a conoscenza praticamente solo le loro mamme e i membri del glee club che non perdevano occasione di prenderla bonariamente in giro dicendole che si era rammollita.
Una voce la riportò alla realtà "Lopez, quanto cavolo ci vuole a decidere? Quel menù lo conosci a memoria ormai!" disse Puck con il suo solito sorrisino beffardo.
"Oh si... allora per me il baby menù" ordinò alla cameriera col suo solito fare da stronza.
"Anche per me!" trillò Brittany guardandola raggiante. La latina sorridendo di rimando allungò una mano fino ad incrociare quella della bionda. Era incredibile come con un solo sorriso Brittany riuscisse a farla stare talmente bene da dimenticarsi tutto quello che la circondava.
Erano ancora impegnate a guardarsi intensamente negli occhi quando ormai le risatine dei loro amici sempre più forti le riportarono alla realtà, costringendo Santana a distribuire occhiate furiose a tutti i presenti.

La cena stava procedendo benissimo, tutti si stavano divertendo e chiacchieravano del più e del meno: da un lato del tavolo Mike e Artie stavano litigando su chi dei due fosse più bravo a Super Mario; Tina, Rachel e Mercedes erano impegnate a discutere su quale canzone avrebbero dovuto eseguire al glee club; Quinn e Puck si stavano mettendo d'accordo su quando andare a trovare Shelby e  Brittany stava cercando di convincere senza molto successo Kurt a fare visita al folletto che abitava nel suo armadietto. Santana, invece, era totalmente concentrata nell'ascoltare le stravaganti teorie su unicorni e creature magiche della sua ragazza che non si accorse di una manina che continuava a picchiettare con insistenza sulla sua spalla già da un po'.
"Tana! Tana! In braccio! Prendimi!"      
"Che c'è piccolo? Ti sei perso?" s'intromise Rachel.
"Tana mi ha detto che non mi devo fidare degli sconosciuti, soprattutto di te perchè mi porteresti nella Terra di Mezzo insieme agli orchetti."
"Danny!" Lo rimproverò Brittany. "Chiedi scusa!" Tutta la tavolata che prima era sbigottita, scoppiò in una sonora risata.
"Britt smettila di rimproverarlo! Dopo tutto ha ragione! Anche io avrei paura di Frodo se avessi 5 anni" lo difese Santana prendendo il bambino in braccio.
"Rachel scusalo. Ultimamente passa troppo tempo con San. Comunque lui è il mio fratellino. Danny, saluta gli altri!"
"Ciao" mormorò il bambino comodamente appoggiato al petto della latina.
"Effettivamente ti somiglia Britt." osservò Rachel.
"Le somiglia? Berry è la sua fotocopia in miniatura se tralasci i capelli corti." la rimbeccò Santana.
Danny sembrava davvero la fotocopia di Brittany: stessi capelli biondi, cortissimi, stessi occhi blu cielo e come la sorella, pareva pendere letteralmente dalle labbra dell'ispanica.
Nel frattempo la cameriera era tornata con le ordinazioni di tutti e Santana stava cercando dentro di sé tutta la determinazione per iniziare a mangiare la pastina del baby menù dall'aspetto non molto invitante. In realtà Santana odiava tutto ciò che galleggiava su una qualunque brodaglia e quella pastina a forma di unicorno non faceva certo eccezione; ma voleva fare felice la sua Britt e se questo comprendeva trangugiare quella schifezza lo avrebbe fatto. Stava giusto raccogliendo le ultime forze per fare il grande passo che accadde un miracolo insperato.
"Tana me ne dai un po'? Mi piacciono questi strani cavalli!" implorò Danny con un adorabile broncio a cui era impossibile dire di no. Non che ne avesse intenzione.
Mentre Danny si era ormai appropriato del piatto del baby menù e ne mangiava il contenuto con enorme piacere, tornò la cameriera e depositò davanti all'ispanica un piatto di tagliatelle fumanti.
"Ma io non ho ordinato questo piatto." precisò la mora.
"Sanny l'ho ordinato io. È il tuo preferito no?"
"Ma Britt..."
"E' tutto a posto... Lo so che non ti piace il baby menù." le sorrise Brittany.
L'unica cosa che Santana riuscì a fare fu sorridere a sua volta.

La cena stava ormai volgendo al termine. Tutti i piatti erano stati spazzolati da un pezzo e i ragazzi piano piano stavano tornando alle loro rispettive case, felici di aver trascorso quella serata.
"San sei sicura che non lo vuoi dare a me?"
"Per la duecentesima volta Britt, ti ho detto che non è pesante." rispose Santana sistemando meglio la sciarpina a Danny mentre uscivano dal locale. Il piccolo infatti, dopo aver finito di mangiare tutto il baby menù ed essersi rifiutato più volte di staccarsi da Santana, si era addormentato in braccio alla latina. Dopo aver sottratto le chiavi della macchina alla signora Pierce (anche lei al ristorante per festeggiare) e sistemato Danny nel seggiolino, ancora nel mondo dei sogni, le due ragazze aspettavano all'interno del confortevole e caldo abitacolo dell'auto.
"San sono tanto felice." mormorò la bionda, appoggiata alla spalla di Santana. "Sono più felice di quando ho scoperto che Lord Tubbington ha finalmente smesso di fumare!"
"Pff! Non parlarmi di quello stupido gatto!"
"Santana!" replicò Brittany pizzicandole un braccio.
"Ahia! Si si lo so. Non è stupido. Non è colpa sua se non lo ammettono a scuola."
"Ecco brava."
"Comunque anche io sono felice!" disse Santana facendosi seria e guardandola negli occhi. "Sono felice di questa serata e di come stanno andando le cose tra di noi. E ti ho preso una cosa...".
Dalla tasca del suo giubbotto estrasse un piccolo pacchetto rosso e lo porse a Brittany che la guardava incredula.
"Ma San... avevamo detto niente regali!" sbuffò la bionda.
"É vero! Ma non ho resistito. Su avanti, aprilo!" disse Santana con impazienza.
Brittany nel frattempo, con mani tremanti, aveva tolto l'involucro esterno del cofanetto e infine l'aveva aperto. Al suo interno c'era una collana che aveva come pendente una piccola chiave d'argento.
" É una chiave, vedi Britt? Ma non è una chiave qualunque. É l'unica che combacia perfettamente con questo cuore!" spiegò Santana indicando il suo ciondolo a forma di cuore che era sempre piaciuto alla bionda. "L'ho fatta fare sul calco della mia collana in modo che fosse unica... così come tu sei l'unica per me Britt" concluse arrossendo imbarazzata. Brittany non sembrava dare segni di vita e Santana iniziava a preoccuparsi che la sua idea fosse stata di una stupidità colossale.
"Ma se non ti piace lo possiamo anche cambiare. Andiamo in gioielleria, la fondiamo e ti faccio fare qualcos'altro. Quello che ti piace di più. Anzi ci andiamo domani. Tanto sei libera no? Aspetta non volevo insinuare che non avessi niente da fare. Perchè se hai da fare possiamo rimandare. Insomma mi dici tu quando sei libera. A meno che non lo vuoi cambiare subito e in questo caso è meglio andare direttamente domani. Sempre se sei libera perchè altrimenti..." due dita poggiate sulle sue labbra interruppero il suo monologo.
"Lo sai che quando sei nervosa straparli e non riesco più a seguirti?" le sorrise Brittany. "E quando arrossisci sei ancora più bella!" proseguì provocando un ulteriore arrossamento sulle guance della latina.
"Ma allora ti piace?" disse Santana ritrovando tutta l'eccitazione e l'emozione di poco prima.
"Certo che mi piace! Come potrebbe non piacermi, Santi? Primo, è una collana bellissima; secondo, l'idea è troppo romantica e... come si dice dopo il secondo?"
"Terzo, Britt Britt"
"Ah giusto. E terzo, me l'hai fatto tu che sei la più stupendissima ragazza che si possa avere! E anche per me tu sei l'unica, San!" concluse Brittany guardandola con uno splendido sorriso che contagiò anche la mora. Santana sentiva che il suo cuore sarebbe presto esploso di felicità e si sentiva sopraffatta da così tanti sentimenti che non riusciva a esprimersi a parole. Quindi fece l'unica cosa che il suo cuore, che batteva furioso, le ordinava di fare. Lentamente si avvicinò al viso della bionda e, dopo averle donato un ultimo sorriso, unì dolcemente le labbra alle sue. Dopo quelle che alla latina sembravano ore, ma che in realtà erano stati una decina di secondi, si staccò e continuò a specchiarsi in quegli splendidi occhi azzurri che la ipnotizzavano.
"Ti amo Britt"
"Ti amo anche io San" poi Brittany si girò, dandole le spalle e sollevandosi i capelli "Me la metti adesso? Non vedo l'ora di indossarla!" trillò felice. Santana prese la collana dal cofanetto e l'agganciò al collo della bionda, facendola poi voltare per ammirarla.
"Ti sta benissimo!".
Ma ogni altra conversazione fu bloccata dall'arrivo dei signori Pierce, che avanzavano velocemente verso la macchina.
"Britt, è arrivata tua madre." notò Santana. "Ora devo andare."
Quella frase provocò un immediato broncio sul volto della bionda.
"Ehi piccola! Non fare così dai. Ti prometto che ci vedremo prestissimo!" e con queste parole uscì dalla macchina. "Salve signori Pierce"
"Quante volte ti ho detto di chiamarci per nome, Santana? replicò il signor Pierce.
"Tesoro, ormai ti vediamo tutti i giorni. Sei una di famiglia per noi. È ora di dimenticare i modi formali!" si aggiunse la signora Pierce.
Santana si limitò a sorridere imbarazzata.
"Non vuoi un passaggio a casa?" riprese il signor Pierce.
"No grazie, stanno già venendo a prendermi"
"Allora buonanotte Santana"
"Buonanotte" rispose la bruna ancora sorridente e cominciò ad incamminarsi nuovamente verso il locale.
Arrivata quasi all'entrata di Breadsticks, sentì dei rumori alle sue spalle. Fece appena in tempo a voltarsi che venne investita da una chioma bionda e da un profumo familiare.
"Britt, cosa ci fai qui? Hai dimenticato qualcosa?" chiese allarmata ricambiando l'abbraccio stritolatore della sua ragazza.
"Ho chiesto a mia madre..." replicò scostandosi appena "Domani mattina ti passo a prendere alle 9 e ti rapisco per tutto il giorno! Se non l'avessi capito è un appuntamento, Lopez" e sciolse del tutto l'abbraccio. Santana annuì energicamente.
"Buonanotte Santi!" le diede un bacio sulla guancia e camminando all'indietro si allontanò da lei continuandola a guardare con un sorriso malizioso.
"Notte Britt! E salutami i folletti!" le venne da dire spontaneamente mentre l'altra se ne andava.
"I folletti?? Ma che cavolo sto dicendo?" borbottò sottovoce mentre Brittany ormai non si vedeva più. Ormai era ufficiale: la grande Santana Lopez era stata domata da una biondina un po' svampita con una strana passione per creature magiche e papere. Ma ripensadoci bene, a Santana non dispiaceva per nulla questa situazione visto che per la prima volta in tutta la sua vita poteva dirsi felice, veramente felice. E si sarebbe messa a salutare le creature magiche ad una ad una se questo significava continuare ad avere al suo fianco Brittany S. Pierce, la ragazza che le aveva rubato il cuore.



Angolo dell'autrice xD
Salve a tutti! Innanzitutto grazie di essere sopravvissuti a tutto il miele e gli arcobaleni di questo esperimento. Esperimento nel vero senso della parola visto che è la prima volta che scrivo una fanfiction, anzi è la prima volta in assoluto che scrivo qualcosa. Se non aveste capito la mia coppia preferita di Glee sono Brittany e Santana e in questi giorni, complice l'attesa estenuante per LA PUNTATA di San Valentino di mercoledì e la costante influenza di tumblr nella mia vita, io e mia sorella non sapendo come contenere tutte le emozioni, abbiamo deciso di sfogarci scrivendo questa cosa.
Spero che non vi abbia annoiato e che lascerete un commento anche del tipo “ritirati e non scrivere mai più!”. Sono aperta anche alle critiche.
Un'ultima cosa: Nella mia testa Santana è una nerd fissata con Il Signore degli Anelli e niente mi farà cambiare idea!! xD

ciaooooo!!
   
 
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