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Autore: Seele    13/02/2012    4 recensioni
Trunks è partito per avvisare Goku dell'arrivo dei cyborg, Bulma è rimasta sola nella città di Orange City.
Quando madre e figlio si ritrovano, per un attimo etrambi dimenticano ogni dolore...
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bentornato, Trunks!



Orange City era ormai quasi completamente distrutta. Le case erano rase al suolo, i bei prati verdi rovinati da crepe nel terreno, persino il sole sembrava essersene andato via per sempre, lasciando il suo posto a quella pioggia triste e deprimente.

Non c'era più nessun bambino che giocava in strada, o qualche venditore nei negozi. Le coppiette di fidanzati non passeggiavano più mano nella mano nel parco, i ragazzi e le ragazze non ridevano e chiacchieravano più tra loro uscendo da scuola.

Era rimasto a malapena qualche gatto randagio fra quelle strade dimenticate, e...lei.

Bulma cercava di illudersi di essere al sicuro, nella sua casa. La Capsule Corporation era un edificio forte, resistente...o almeno, così voleva sperare.

Si sedette al tavolo della cucina, con una tazza di cioccolata calda nelle mani gelide.

Guardò lontano, fuori dalla finestra; era tutto buio, in città. I lampioni erano spenti, e nonostante l'orario -era pieno giorno- il sole non splendeva, la pioggia cadeva giù dal cielo e trasmetteva amarezza.

Bulma sospirò, rassegnata. Quei maledetti cyborg l'avrebbero pagata cara, prima o poi.

Tutte le sue speranze erano riposte in suo figlio Trunks, il quale era partito parecchio tempo prima, la sua meta era il passato; la sua missione era avvisare Goku dell'arrivo di quei mostri, macchine insensibili programmate solo per l'uccisione e lo sterminio di innocenti.

Mancava da casa da così tanto tempo, ormai...iniziava a temere il peggio. E se qualcosa fosse andato storto? Se, ritornando a casa, quei dannati cyborg l'avessero trovato e...ucciso?

La donna si scostò la frangetta turchese dalla fronte, sforzandosi di deglutire e poi di calmarsi.

Proprio mentre stava per convincersi che sarebbe andato tutto bene, sentì un rumore sospetto...

Udiva alcuni passi che riecheggiavano nella casa vuota. Si alzò in piedi, spaventata, senza riuscire a pensare a nulla.

Gli androidi erano lì! Erano venuti ad uccidere anche lei!

Nelle mani stringeva ancora la tazza di cioccolata calda, atterrita.

Vide la porta aprirsi, chiuse gli occhi temendo il peggio...

Ciao, mamma.”

Bulma sollevò le palpebre, stupita nel sentire quella voce dolce, stanca, familiare.

Trunks, suo figlio, alto e bellissimo, così simile al padre, le sorrideva con aria stanca, ma felice.

Trunks!”, esclamò la donna, al settimo cielo. Per la sorpresa lasciò andare la tazza di cioccolata calda che finì per terra, in frantumi.

Abbracciò suo figlio, sollevata. Alcune lacrime le bagnarono il viso, lacrime di gioia, di pura felicità.

Trunks, sei tornato, tesoro!”, disse, stringendolo fra le sue braccia più forte che poteva. “Avevo paura che ti fosse successo qualcosa, che non ti avrei più rivisto...”

Il ragazzo sciolse l'abbraccio, sorrise dolcemente a sua madre. “Mamma, non piangere. Sto bene, vedi? Non preoccuparti.”

Lei si asciugò le lacrime, annuendo. “Hai ragione.”

Il saiyan l'abbracciò di nuovo, bisognoso tanto quanto lei di sentirla vicino...erano gli unici rimasti in quella cittadina distrutta dai cyborg, dovevano farsi forza a vicenda.

Al termine dell'abbraccio, Bulma rimase immobile, con il sorriso sulle labbra, il suo sguardo era diretto nuovamente verso la finestra. Aveva la sensazione di aver dimenticato qualcosa, di non aver detto una cosa importante...

C'è qualcosa che non va, mamma?”, domandò lui, preoccupato.

La donna scosse la testa, gli occhi erano ancora lucidi. Lo guardò: adesso sapeva cos'aveva scordato, cosa doveva dirgli per festeggiare il suo ritorno a casa. Sorrise fra le lacrime, entusiasta.

Nel cielo, per la prima volta dopo tanto tempo, s'intravedeva un raggio di sole...

Bentornato, Trunks!”







Angolo autrice



Premetto che è la prima volta che scrivo qualcosa su Trunks del futuro, spero di aver fatto un buon lavoro.

L'ispirazione è arrivata all'improvviso, senza un motivo preciso, mi ha colto improvvisamente e non ho potuto fare a meno di scrivere.

Mirai Trunks è uno dei miei personaggi preferiti, forse perché, nonostante la vita difficile e l'infanzia tutt'altro che felice, è un bravo ragazzo gentile, educato, e...dal sorriso un po' triste.

Con questa piccola shot ho voluto descrivere il momento del suo ritorno a casa dal passato, dopo aver avvisato Goku di quanto sarebbe successo di lì a poco.

Mi auguro che questa mia storia sia stata di vostro gradimento!



Seele                  


  
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