14/02/2012
12 recensioni
I love you every 14 February
Un pomeriggio Vegeta era nella GR, che si allenava, come al solito, per prepararsi a combattere contro i Cyborg che sarebbero comparsi sulla terra da li a poco, passava giornate intere dentro a quella stanza, portando il suo corpo a sopportare ore ed ore di allenamenti estenuanti.
Io ero nel salotto, seduta sopra al divano mentre sorseggiavo un del buon thè caldo, tutta sola anche se ciò, oramai, era diventata come una rutine.
I miei genitori si erano regalati un weekand lontano dal traffico cittadino per svolgere il giorno di San Valentino in una località marittima distante da casa nostra.
La casa era vuota e risuonavano solo i rumori che Vegeta creava combattendo dentro la GR.
Sbuffai, mi seccava dover passare il San Valentino a casa da sola, poiché anche se vi era il mio Saiyan con me non avrebbe avuto la minima intenzione di passarlo insieme, come avrebbe fatto una vera coppia.
La sera, verso le otto circa, finalmente il mio uomo si decise ad uscire da quella macchina infernale che lo stava uccidendo ogni giorno di più.
Aveva molti graffi sul corpo, ed era pallido come un cencio.
Si sedette a tavola, avevo giusto apparecchiato per mangiare qualcosa, misi nei piatti il cibo e in un battibaleno lo sbranò tutto senza nemmeno aspettare che io cominciassi.
-Grazie Bulma, era buonissimo, ora sarà meglio che vada a letto!-
Lo guardai alzarsi e dirigersi nella nostra camera, non era ormai da tanto che dormivamo insieme, forse un mese o due, ma da quando l’ho fatto restare quella volta non se n’è mai più andato!
Senza nemmeno toccare un solo boccone di quello che avevo nel piatto mi alzai e lavai le stoviglie velocemente per poi raggiungere il mio uomo a letto, mi misi una canotta rosa e degli slip molto succinti, poi mi infilai sotto le coperte.
Sapevo quale sarebbe stata la mossa del mio principe, quindi aspettai pazientemente.
Vegeta si girò verso di me, e fece scorrere la sua mano sulla mia coscia. Probabilmente stava sentendo cosa indossavo. Quando poi arrivò alle natiche le accarezzò dolcemente per poi pararsi davanti a me sopra al mio petto come un vero uomo. Mi sentivo sempre in trappola quando faceva così, ma infondo era come stare in una bellissima prigione d’oro.
Come al solito mi guardava con quell’aria da principe, fiero e contento, ma sapevo benissimo che dentro lui aveva timore che io quella notte glielo avessi negato.
Cominciò ad avvicinarsi a me, quasi volesse chiedermi il permesso per baciarmi. Mi scostai.
-Cosa c’è Bulma?-
Io sorrisi. –Domani è San Valentino!-
Lui si alzò mettendosi a sedere a fianco a me. Si grattava la testa nervosamente. –Scusami ma cos’è San Valentino?-
Sbarrai gli occhi. –Non sai cos’è San Valentino?-
-Dico ma ci senti? No, non ne ho la più pallida idea!-
Lei allora gli sorrise a si avvicinò lentamente a lui. –È la festa degli innamorati, tutte le coppie stanno insieme a passano la giornata in modo romantico facendosi regali a vicenda, ad esempio fiori o cioccolatini!-
-Che cretinerie!-
Lei gli si allontanò. -Invece è molto romantico! Cosa che tu non sei mai con me!-
Mi alzai e mi diressi in camera sua, quella notte dormimmo in due camere separate, io nella sua e lui nella mia, era strano, ma faceva molto male pensare che a lui non importasse di noi, pensare che era sempre il solito rude e vile Saiyan, privo di dolcezza e compassione, e che in due anni di vita sulla terra non sia cambiato nemmeno di una virgola.
La mattina dopo mi svegliai verso le nove, ero talmente triste e sconsolata che non andai nemmeno a fare colazione, mi precipitai in camera mia a prepararmi, poi uscì di casa per fare la mia abituale corsa nel parco.
Corsi per un oretta circa, poi quando tornai a casa passai davanti alla GR, non vi erano rumori all’interno, forse Vegeta si stava riposando, ma infondo che mi importava!
Andai in bagno e mi spogliai, accesi l’acqua della doccia e mi ci infilai dentro.
Fuori faceva davvero freddo e una bella doccia calda mi avrebbe fatto bene.
Sentì bussare alla porta. –Sono sotto la doccia!-
-Non m’importa, posso entrare?- Già che Vegeta avesse chiesto il permesso fu un grande risultato, allora lo feci entrare. –Vieni!-
Mi guardava, nuda sotto la doccia, vedevo nei suoi occhi il piacere in quella visione, e ciò mi riempiva d’orgoglio per il mio stupendo corpo così piccolo ma perfetto.
-Cosa volevi dirmi?- distaccò gli occhi da me e riprese coscienza del proprio cervello che ormai vagava tra pensieri troppo pervertiti da descrivere.
-Voglio festeggiare questo “San Valentino” con te!-
Io iniziai a sorridere, non me lo sarei mai aspettato da lui una simile esclamazione, poi “Con me!”, aveva dovuto sbattere la testa molto forte.
Finì di lavarmi e uscì dalla doccia con un asciugamano che mi copriva a malapena le mie nudità.
Andammo in salotto e incominciai a spiegargli cosa doveva fare. –Oggi dovresti essere dolce con me, di solito i ragazzi regalano alle proprie ragazze fiori o cioccolatini, poi le dicono carinerie scambiandosi dolci baci, magari in un posto romantico!-
-Dico ma sai pazza?- Rise. –Credi veramente che io faccia tutte queste cose?-
Mi incavolai. –Mi hai chiesto di spiegarti cos’è San Valentino e lo sto facendo!- Stavo già iniziando ad arrabbiarmi. - Tanto lo sapevo che non lo avresti mai fatto, cosa mi aspettavo da te! Sei solo uno stupido scimmione!- Non volevo farglielo notare, ma una piccola lacrimuccia stava solcando la mia rosea guancia.
-L’ho sempre saputo che non saremmo mai potuti essere una coppia normale io e te..- ora le lacrime erano tante, e quindi decisi di andarmene lasciandolo solo, seduto sul divano con quello strano sorriso sulle labbra.
Ero andata nel mio laboratorio a creare nuovi marchingegni per i suoi allenamenti, e con una nota malvagia avevo intenzione di progettarli ancora più potenti e pericolosi, quasi come se fosse la mia vendetta privata, ma poi ci ripensai e rifeci tutto da capo visto che non avrei mai potuto fargli davvero del male.
Verso il pomeriggio entrò nel laboratorio proprio lui, Vegeta, aveva in mano un mazzo di rose e una scatola di cioccolatini.
-E questo?-
-Ora non farmi sentire più stupido di quanto già non mi sentissi quando te li compravo!-
-Quindi sono per me?-
-E per chi altro se no?-
Mi buttò i fiori in mano e cioccolatini nell’altra e poi se ne andò. Misi i fiori dentro un vaso in corridoio e i cioccolatini sopra al mio comodino. Tornai a lavorare convinta che Vegeta fosse andato nella GR ad allenarsi.
Invece la sera, dopo aver lavorato tutto il giorno come una matta, andai i cucina e con mia grande sorpresa trovai una cenetta stupenda, a lume di candela e con un sottofondo musicale davvero incantevole.
Guardai stupita tutto quel bendidio.
-Felice?- Mi chiese lui.
-Direi più stupida..-
Ci sedemmo a tavola, e Vegeta fece un gesto che non mi sarei mai aspettata da lui, mi scostò la sedia per farmi sedere. Gli sorrisi e cominciammo a mangiare.
Mangiai tutte le cose preparate dal mio uomo, che devo ammettere non se la cava per niente male ai fornelli.
Poi uscimmo e prendendomi in braccio mi portò sul tetto, a guardare le stelle.
Dopo circa un quarto d’ora che le guardavamo e ci scambiavamo dolci baci mi disse.
-Come sono andato?-
Io gli sorrisi. –Per essere il tuo primo San Valentino sei stato perfetto!-
Lui ricambiò il sorriso e mi strinse forte a se.
Guardammo il cielo notando di tanto in tanto qualche stella cadente.
Poi mi fece una domanda un po’ strana ma che a dire il vero me l’aspettavo da lui.
-Scusa Bulma!-
-Si?-
-Ma le donne, per gli uomini, cosa fanno a San Valentino?-
-Bè, credo che per voi sia un po’ San Valentino tutto l’anno. Ma posso comunque darti lo stesso un regalo!-
Mi incominciai a slacciare la camicetta lasciando trasparire dal reggiseno la forma dei miei seni.
-Non potevo chiedere di meglio!-
Mi prese di peso caricandomi sopra alla sua spalla, come si fa con un bambino, e portandomi sul letto cominciò a baciarmi e spogliarmi.
Quella notte facemmo l’amore, come al solito, ma ci fu qualcosa di magico e diverso dalle altre volte.
Quando avemmo finito Vegeta mi strinse a se, e questo era un comportamento alquanto insolito da parte sua.
-È stato il San Valentino più bello della mia vita!- Gli dissi. –Non pensavo che potessi essere così dolce!-
-Infatti non lo sono, ma ti prometto che d’ora in poi farò uno sforzo, ma solo per questo giorno!-
Lo abbracciai forte.
-Ti amo!-
-Ti amo anche io Bulma!-
Ora che mi trovo a parlare di questa storia mi vengono le lacrime agli occhi se penso che non potrò mai più avere il nostro San Valentino, però Vegeta, ora che non ci sei più, se mi stai ascoltando, ricordati che anche oggi, il 14 Febbraio io ti amo e lo farò ogni “San Valntino!”
Bulma
Ciao a tutti, grazie per aver letto la mia one-shot di San Valentino su Vegeta e Bulma, spero vi sia piaciuta che non l'abbiate trovata troppo triste alla fine, Anche perchè io odio scrivere storie tristi, ma volevo vedere cosa ne avreste pensato! Rassicuro tutti gli inguaribili romantici come me che nessuna delle mie storie finirà male, avranno tutte un lieto fine, anche perchè anche io odio leggere qualcosa che mi prende e poi alla fine vedere che finisce male, ci rimugino tutta la notte e mi rimane il magone per due o tre giorni... Sono molto emotiva... Comunque spero vi piaccia! Continuate a seguirmi su Facebook e andate a controllare la mia storia "Non avere paura dell'amore, perchè significherebbe che hai paura di me!" perchè oggi ho pubblicato il 13esimo capitolo, e ci sarà un colpo di scena niente male!
A presto e Buon San Valentino!
Ps. Non saprei se dover aggiungere OOC alla descrizione della storia... Ditemi voi!
SpiraleOvale95