La
tazza sbeccata ~
prompt: #046,
loneliness
La luce pioveva dalle finestre da molti giorni – non ricordava esattamente: aveva perso il conto quando si era accorto che non gliene importava più – e riversava dei riflessi strani dentro quella tazza sbeccata. Strani, colorati, diversi. La fissava avido, neanche avesse potuto parlargli, passando la punta di un dito sul bordo scheggiato – sgomento dal contrasto tra pelle macchiata e ceramica lucida. Era un po’ come se quella tazza, là dentro, non c’entrasse più niente.
A volte la ragazza entrava nella sala col vassoio della colazione, o del pranzo, o della cena – capitava così spesso ormai – e lo trovava così, e sorrideva e lui sentiva il suo sorriso prima ancora di vederlo.
«Ti piace di più, adesso?»
Glielo domandò una volta sola e lui non le rispose, ma a lei sembrò non importare.
Fu lo stesso giorno in cui Belle gli venne vicina, gli prese le mani, gliele portò via dalla tazza sbeccata e se le posò sul corpo morbido e vivo, molto più vivo della stessa tazza sbeccata e di qualunque altra cosa avesse mai vissuto in quel castello oscuro – prima della luce.
«Danza con me.»
Il tempo di uno sguardo, di un risolino, e la solitudine di un uomo [che non era un uomo] si dissolse tra le note di una musica che non c’era.
Fuori dalle finestre spalancate, la neve cominciava a sciogliersi. Era il quattordici febbraio.
Emma Swan l’osserva dalla sua scrivania con gli occhi di
chi guarda per sapere e per capire. Il signor Gold se
li sente
addosso, ma non fa nulla per incontrarli.
Continua
soltanto a girarsi e rigirarsi tra le mani la
tazza sbeccata, e non gli importa che lei lo veda – neppure quando si
china a posare le labbra e una lacrima sulla ceramica lucida che non risplende
più di alcun riflesso.
[ 300 parole ]
Nota: Ho sognato di
scrivere su questo pairing fin dal promo di Skin deep; ma
poiché – come sospettavo – non è riuscito a farmi
rinnegare il Gold/Emma, l’accenno finale non
poteva mancare.
Penso che Rumpelstiltskin
amasse la possibilità di
Belle. Era un amore, come dire, idealizzato. Ma questo naturalmente non lo
rende meno intenso.
Mi sarebbe piaciuto così tanto vederli danzare
come la vera Belle e la vera Bestia.