San Valentino per Ludwig era sempre un trauma.

Oggi per la prima volta dopo tanto tempo ti ho visto sorridere, West.

Non solo per il mazzo di rose con cui si presentava Italia.
Italia che gli si abbarbicava addosso e- Ludwig non aveva ancora capito come- lo trascinava per negozi.

È stata una bella festa, non è vero?
I suoni, i colori...per un attimo ho potuto dimenticare questo conflitto.

Non solo per quei biscotti rigorosamente al cioccolato e rigorosamente a forma di cuore che gli propinava Feliciano.
Non solo perché, inevitabilmente, finivano col fare sesso.

Stai ancora lavorando, West? Ormai il sole è tramontato.
Hai delle occhiaie orribili, lo sai?

"Italia, sta' attento!" si lamentò, quando quello gli piantò un gomito in pancia, propria sopra una delle cicatrici.

West, non so perché, ma continuo a udire il suono della sirena.
Forse è solo la mia immaginazione.

"Scusa! Fa male?"

Oggi hai deciso che non dormirai, ma nemmeno io ci riesco: un boato mi strappa dai sogni.

"Solo oggi."

Corro alla finestra. Le suppellettili tintinnano nella credenza.
L'orizzonte si tinge di porpora.

"Lud?"
"Sì?"
Italia sfiorò la cicatrice. "Cosa rappresenta?"
"...Dresda."
Ogni quattordici febbraio ricordava quel bombardamento.

Attendere il mattino diventa un'agonia.

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