GOMENASAE

Osservo la tua foto, mentre tiepide lacrime mi bagnano il viso, facendo riaffiorare nella mia mente quegli orrendi ricordi di poco fa.

Le nostre urla, tu che dici di non farcela più, io che urlo di odiarti...Ma, infondo, come potrei mai odiarti? Come potrei mai odiare il tuo stupendo sorriso, le tua labbra non troppo carnose, i tuoi occhi che non sono altro che il riflesso della tua anima...Come potrei farlo? La risposta è semplice: non posso e basta.

E pensare che tutto questo è accaduto a causa mia...non avrei mai dovuto tradirti; e poi, per un motivo cosi futile come la lussuria.

Ora che ci penso, perchè l'ho fatto? Fare l'amore non significa "godere", significa unirsi con la persona che ami, essere un tutt'uno con lei. Come sono potuta essere cosi cieca?

Ho fatto un errore atroce e non so come rimediare.

E' proprio vero quando dicono che ti accorgi di quanto ami veramente una persona solo quando la perdi...

Continuo ad osservare la tua foto... la cornice in argento assieme ai vetri rotti che la proteggevano, giaciono a terra inerti, mentre la foto in cartoncino è in parte deformata dai vetri in frantumi. Mi ricordo cosi bene quel giorno... mi ricordo quando ti ho scattato quella foto dicendoti che sarebbe stato il nostro ricordo più bello.

Ti osservo meglio, quasi sperando d'incidere per sempre in me il tuo meraviglioso ricordo.

Capelli corti color rosso terra di siena, che coprono il tuo occhi dorato come il sole all'alba mentre l'altro, rosso come una ciliegia matura, rispecchia tutta la tua gioia. Il tuo pelo color verde bottiglia veniva messo in risalto dai raggi solari, visibili per sino nella foto.

Quel giorno, semplicemente, è stato uno dei più belli della mia vita....

Come mai, fra tante persone hai scelto proprio me?

Cos'ho di cosi speciale?

Che tu sia davvero un angelo sceso dal cielo solo per me?

E io che faccio? Riesco a farti fuggire in preda alla rabbia e alle lacrime...gli angeli non si trattano cosi e solo ora, purtroppo, me ne rendo conto.

Mi scosto una ciocca di capelli tra il castano e il viola chiaro dall'occhio destro e subito esco di casa.

Non m'importa della pioggia torrenziale che c'è fuori, tantomeno del ragazzo con il quale mi hai sorpreso in un momento d'intimità.

Corro nella pioggia sperando che tu non sia troppo lontana. Sperando che tu continui ad essere mia... sperando che non sia troppo tardi.

Dopo pochi minuti di corsa, ti vedo. Stai in piedi sulla strada, ferma, con la testa rivolta verso il cielo notturno oscurato dalle nubi portatrici di pioggia. Tieni le orecchie basse e le ali, nere come la pece, sono semi aperte.

Urlo il tuo nome sperando che tu non scappi via per la rabbia, per il dolore o per la frustrazione.

Corro ancora e ti afferro per un braccio mentre cerchi di fuggire via.

Chiedo, anzi, impoloro il tuo perdono, quasi sul punto di mettermi in ginocchio.

Ti chiedo scusa per tutti i miei errori, per tutte le volte che ti ho tradito, per tutto quello che c'è di sbagliato in me..

Semplicemente, ti chiedo scusa.

Tu però continui a darmi le spalle...poi un fremito, simile ad un brivido prolungato, t'invade facendoti girare di scatto verso di me.

La pioggia si confonde con le tue lacrime mentre il tuo volto è contratto in un'espressione di dolore....pensare che è stata colpa mia se tu stai cosi ora, mi fa soffrire tremendamente.

Mi urli contro che la colpa non è la mia ma è tua, dici di essere sbagliata e urli che se la nostra relazione è in bilico ora è perchè siamo due donne...dici, infine, stremata e tremante che io sono troppo per te.

Non riuscendo a controllarmi ti bacio.

Dalla prima volta che le nostre labbra si sono sfiorate in un casto bacio (che poi è diventato un bacio passionale) ho sempre desiderato poter, anche solo, far sfiorare le nostre bocche.

Sentire la tua lingua che esplora la mia bocca e la mia che fa altrettanto, mi rende felice.

Dopo attimi che, mi sono sembrati infiniti, ti stacchi da me e mi guardi dritta negli occhi, poi mi accarezzi il viso e io, in preda al momento e ai miei sentimenti, inizio a piangere a dirotto.

Continuo ad implorare il tuo perdono perchè non voglio perderti, mentre tu, mi accarezzi dolcemente i boccoli castani ormai fradici.

-Gomenasae...- Dico quelle scuse nella lingua che tanto amiamo.

Tu sorridi e mi baci...le nostre labbra si sfiorano appena in quel gesto di assoluta dolcezza. Poi ti stringo sotto la pioggia, che lentamente si sta affievolendo.

.Ti amo Eleonora...- Mi sussurri all'orecchio facendomi leggermente arrossire.

-Anche io...Sara.-


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Buon S.Valentino amore mio.... ti amo, ti amo più della mia stessa vita <3