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Autore: anna21    14/02/2012    3 recensioni
Buongiorno a tutti!
E la terza volta che scrivo questa benedettissima presentazione, ma ogni volta si toglie!
Questa è la mia prima storia.
Qui c'è Duncan e c'è Gwen.
La giornata del beniamino maschile del pubblico ha una giornata un po fiacca e lo diventa ancora di più quando incontra la ragazza.
E abbastanza corta e penso che troverete qualche errore, è la mia prima storia -.-
Genere: Demenziale, Horror, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Duncan, Gwen | Coppie: Duncan/Gwen
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Come rovinare una giornata


La giornata di Duncan no n era cominciato molto bene. 
La sveglia, come al solito, era suonata troppo tardi e così era stato convocato per l' ennesima volta dal preside.
La punizione? Restare un' ora in più a scuola dopo il tempo prestabilito.
Durante la punizione non fece altro che guardare un ragazzo della quinta, Scott, che stava attaccando le gomme sotto al banco.
Quando uscì, si mise seduto sotto ad un pino a contemplare i rami attorcigliati fra loro.
D' un tratto notò un' ombra passargli davanti.
Veloce, quell' ombra vestita di nero.
Duncan non era sicuro di cosa fosse quella figura che girava veloce intorno all' albero.
Così si alzò da terra e fermò quella che capì fosse una ragazza.
Quando la bloccò tenendola per le braccia si accorse che aveva dei denti e degli occhi abbastanza strani.
Erano canini non denti veri e propri.
Aveva occhi iniettati di sangue così come le sue delicate mani pallide.
Pallide come il suo volto.
- Chi sei? -
Chiese il ragazzo con i capelli alla moicana. Questa cercò di ripararsi il più possibile dal sole e si avvicinò all' albero sedendosi a terra.
- Ti prego, lasciami andare, non posso resistere ancora. -
Disse la ragazza ormai stesa a terra, tutta attorcigliata, impaurita e con il sangue sulle maniche del giacchetto nero.
Il ragazzo le prese la mano e la fece alzare, abbastanza dubbioso e alquanto spaventato.
- Sono Duncan e se vuoi ti posso accompagnare all' ospedale. Vedo il sangue sulle tue mani, lascia che ti aiuti! -
La ragazza fece di alzarsi, accompagnata dal movimento fluido del ragazzo e appena potè sfuggire cominciò a correre, velocemente, 
lasciando il ragazzo solo, in balia dei suoi perversi ragionamenti.
Gli era venuta in mente l' idea che quella straordinaria ragazza fosse una vampira, cosa assai improbabile.

  
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