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Autore: Kacie    10/04/2004    4 recensioni
Molti anni dopo il suo viaggio, Ash Ketchum è diventato il più grande allenatore del mondo, si è sposato e ha avuto un figlio, Nick. Ed ora, è il momento che le nuove generazioni comincino a rimpiazzare la vecchia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una dura strada da percorrere

(Titolo originale: A hard act ot follow)

by Kacie (sito: Kacie's RPG Fanfiction Site)

Traduzione italiana a opera di Erika.

Nota dell'autrice: Questa storia è dedicata al mio fratellino, David, che mi permette di guardarlo mentre gioca a vari RPG per ore prima che io mi senta pronta a batterli per conto mio. Possa lui un giorno iniziare il suo viaggio d'addestramento per pokemon.

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"Nick, svegliati!" Gridò sua madre, Misty.

"Grumph," disse lui, guardando l'orologio. "Perchè devo svegliarmi così presto?"

"Oggi è il tuo 10· compleanno, il che significa che comincerai il tuo viaggio d'addestramento. Non posso credere che tu te ne sia dimenticato!" Nick saltò in piedi con uno scatto.

"Ci siamo, il gran giorno è finalmente arrivato!" urlò. Per mesi, Nick e suo padre avevano animatamente discusso sull'inizio del suo viaggio d'addestramento. E lui sapeva che il suo viaggio doveva essere speciale. D'altronde, suo padre era niente meno che il Grande Allenatore di Pokemon, Ash Ketchum. Essendo suo figlio, qualcosa di altrettanto grande ci si sarebbe aspettato da Nick.

"Dov'è papà?" chiese a Misty.

"Nel suo laboratorio," rispose Misty. "Sai che tuo padre lavora lì ogni giorno dalla morte del Professor Oak avvenuta cinque anni fa. Ora, corri a vestirti, o tiro fuori il mio Psyduck!"

"NO! Tutto tranne quello!" gridò, e corse a prepararsi. Anche sua madre se la cavava, come allenatrice di Pokemon. Infatti, Misty era dappertutto considerata la più grande nel campo dei pokemon d'acqua. Nick sentiva spesso bisticciare i suoi genitori su chi avesse vinto più sfide di pokemon fra loro.

Guardò i suoi vestiti. Non sapevo cosa mettersi. Dopo aver cercato fra i suoi cassetti, notò qualche vestito vecchio e una nota sulla sedia. Non posso credere di essemene dimenticato! pensò, leggendo la nota. Diceva:

Nick-

Questi erano i vestiti che indossavo il giorno in cui ho ricevuto il mio primo vero pokemon, Pikachu. Li ho tenuti per il giorno in cui avrei avuto un figlio pronto a iniziare il suo addestramento di pokemon. Ora sono tuoi.

Con affetto, Papà.

Nick sospirò mentre guardava i vestiti. Erano così datati e fuori moda. Ma poi capì quanto si sarebbe dispiaciuto se lui non li avesse indossati. Dopo essersi messo i vestiti, si mise in spalla lo zainetto, che conteneva una mappa dell'isola dei pokemon, quella dove avrebbe iniziato il suo viaggio, e l'indicazione dei luoghi in cui si trovavano i capopalestra da sfidare.

"Mamma, sono pronto!" urlò, "Voglio andare!"

"Rilassati, caro," disse lei. "Mi ricordi me stessa quando ho ricevuto il mio primo pokemon, Staryu. Andiamo Nick, prima che andiamo a trovare tuo padre, incontrerai qualcuno dei miei vecchi amici."

Nick trotterellava per la strada mentre Misty lo seguiva a distanza ravvicinata. I due facevano una bella accoppiata, specialmente dal momento che Nick aveva ereditato i rossi capelli dritti di Misty. Dopo qualche minuto di cammino, Misty si fermò nei pressi di una vecchia casa.

"Un mio vecchio amico vive qui," disse a Nick mentre suonava il campanello. Pochi secondi dopo, la porta si aprì, rive lando Brock.

"Misty, Nick, che piacere rivedervi!" disse, dando a Misty un grosso abbraccio. "Allora, oggi è il gran giorno, eh ometto?"

"Chi sei tu?" chiese Nick.

"Questo è Brock, un amico d'infanzia," gli disse Misty. "E' riuscito a diventare un apprezzato e famoso allevatore di Pokemon."

"Non ti ho più visto da quando Misty ti ha dato alla luce, 10 anni fa," gli disse Brock. "E mia moglie non ti ha mai visto, dal momento che l'ho sposata solo dopo."

"Oh Brock, non è giusto parlare di me in mia assenza," disse Susie, entrando nella stanza. Dopo aver incontrato Susie in un giorno fatale, e dopo aver ricevuto il suo Vulpix, Brock era tornato ad essere un aspirante allevatore, e dopo che Ash era diventato maestro di pokemon, i due avevano cominciato come compagni d'affari nell'allevamento di pokemon, ma infine si erano sposati. "Tu devi essere Nick, del quale ho sentito molto parlare negli ultimi tempi!" disse, cercando di abbracciarlo. Nick invece si ritrasse. "Wow, devi essere timido," disse Susie.

"Veramente, solo con gli estranei," disse Misty. "Visto che io e Ash siamo i suoi genitori, come potrebbe essere timido?"

"Un punto per te," disse Brock, ridendo. "Be', andiamo al laboratorio di Ash?"

"Certamente," disse Misty incamminandosi.

Dopo aver raggiunto l'altra parte della città, dove si trovava il laboratorio del Professor Oak, raggiunsero la porta. Nick guardò la porta e cominciò a tremare, sia per i nervi che per l'eccitazione.

"E' tutto OK, Nicky," disse lei, "Andrà tutto bene." Nick si sentì rassicurato dalle parole di Misty, e bussò alla porta. In pochi minuti, Ash la aprì.

"Brock! Susie!" esclamò. "Non mi aspettavo di vedervi qui!"

"Ahh, siamo venuti solo a vedere la partenza di Nick," disse Susie.

"Dopo che Nick sarà partito, però, sarò felice di trattenermi un po' con te," gli disse Brock.

"Ne parleremo più tardi," disse Ash senza badarci più di tanto. Poi si concentrò totalmente su suo figlio. Ash credeva che non sarebbe mai arrivato questo giorno. Ma invece eccolo qui, sebbene lui avesse solo 30 anni e fosse più ragazzino che mai. "Sei completamente pronto per questo, Nick?"

"E' per questo che sono qui!" si lamentò Nick.

"In questo caso, puoi venire con me e scegliere il tuo pokemon di partenza," disse, tornando dentro la stanza. Misty, Brock, e Susie fecero per seguirlo, ma lui fece loro segno di fermarsi. "Questa è una cosa privata, che deve essere fatta solo tra padre e figlio."

Quando raggiunsero il retro del laboratorio, Ash si sedette e fece segno a Nick di faree lo stesso.

"Grazie per aver indossato i miei vecchi vestiti," gli disse.

"Nessun problema- almeno finchè non mi prometti che potrò togliermeli presto!" piagnucolò Nick. Ash rise.

"Be', ce l'hai fatta. A 10 anni, anch'io sono partito per il mio viaggio di addestramento. Ma prima che tu scelga il tuo pokemon, devo farti 'La chiaccherata'. E' qualcosa che tutti devono sapere dai loro figli. Ho ascoltato una simile chiaccherata da mia padre. Ma è specialmente importante per me parlarti, considerando la mia corrente posizione alla vetta del campionato mondiale di pokemon."

"Ahh, cavolo," disse Nick. "Ma credo di capire a cosa tu voglia arrivare."

"Bravo figliolo," disse Ash sorridendo. "Sei molto più obbediente di Misty o persino di me alla tua età. Ora, puoi dirmi come ti senti ora, in questo momento, che stai per diventare un allenatore di pokemon?"

"Be'," iniziò Nick, "Sono un po' nervoso. Ma, non credere che sia troppo emozionato per cominciare. Sono solo un po' spaventato perchè dovrò andare via da casa, tutto solo..."

"Anch'io ero spaventato all'inizio," gli disse Ash. "Ma sei pronto per questo. Nel tuo viaggio, lo strano è che troverai persino degli amici che verranno con te. Io ho fatto amicizia con Misty, Brock, e anche con un fotografo di nome Todd. Anche tu incontrerai qualche persona molto importante. E poi puoi chiamarci ogni volta che vuoi dai centri per pokemon." Nick annuì.

"Sì, è vero. Non è questo che mi innervosisce, non più. Quello di cui ho più paura sei tu. Sento una così grande pressione, mi sembra di dover per forza diventare bravo quanto te.". Ash sospirò. Avrebbe dovuto immaginare che sarebbe arrivato un momento simile.

"Nick, ogni anno migliaia di bambini partono per il viaggio di addestramento. Di questi aspiranti mestri di pokemon, difficilmente uno diventerà famoso o avrà successo come me. Comunque, praticamente tutti loro imparano importanti lezioni e raggiungono i loro obbiettivi."

"Davvero?" chiese Nick, sorpreso. "Perciò non devo per forza diventare un maestro di pokemon?"

"Certo che no!" esclamò Ash. "Infatti, io ho smesso di pensare che sarei diventato maestro a un certo punto del mio viaggio. Ma alla fine sono riuscito a battere i quattro grandi. Non smettere mai di rincorrere i tuoi sogni, e forse sarai quello fra i milioni che riuscirà a diventare qualcuno."

"Questo mi rende felice," replicò Nick mentre si rilassava notevolmente. "Ora, è finita la nostra piccola chiaccherata?"

"Sì, ora andiamo a prendere un pokemon per te."

"BENE!" urlò Nick con gioia. "Che scelta ho?"

"Dal momento che ho catturato ogni pokemon esistente al mondo, praticamente puoi prendere quello che vuoi."

Proprio in quel momento, Pikachu entrò nella stanza.

"Pika, pika!" squittì.

"Papà, posso avere il tuo Pikachu?" chiese Nick.

"Sai che ne abbiamo già parlato," gli disse Ash, "Pikachu è molto vecchio e non è più in grado di combattere. E poi, voglio che tu abbia un pokemon di partenza diverso dal mio."

"Oh, okay," sospirò Nick. "Allora, non ne ho idea!"

"Be', che tipo di pokemon vuoi? D'acqua? Di fuoco?"

"Voglio un pokemon SPECIALE!" annunciò Nick orgoglioso. "Deve avere abilità uniche, un buon carattere, attacchi forti, deve essere carino, ma non raro come Mew o Dratini."

"Mio Dio Nick, pretendi un sacco di cose," gli disse Ash. "Ma penso di avere un pokemon che ti piacerà." Ash cominciò a camminare e andò in un'altra stanza. Pochi minuti dopo, ne uscì con un pokemon. "Questo è un Eevee, un pokemon che ho catturato di recente," disse Ash. "E' molto giovane, ha circa solo un anno, e penso che ti piacerà. Ha qualche caratteristica veramente unica."

"Puoi dirmi a che tipo appartiene?" chiese Nick.

"Questo è qualcosa che devi scoprire da solo," replicò Ash. "Ma forse ti imbatterai nei quattro fratelli Eevee a un certo punto. Loro potranno dirti tutto quello che hai bisogno di sapere sugli Eevees."

"Oh, bene!" sbuffò Nick. "Puoi farlo uscire?"

"Certo!" disse Ash, ridendo. "Solo due parole di avvertimento. A questo Eevee non piacciono le sfere poke. Finirà probabilmente che ti starà attorno, come il mio Pikachu ha fatto con me." Ash quindi lanciò la sfera poke. Da quella, apparve un piccolo e dolce pokemon.

"Eui, Eui!" fece.

"Hey Eevee!" lo chiamò Nick. "Io sono il tuo nuovo padrone, Nick! Tu ed io stiamo per cominciare un viaggio d'addestramento insieme!"

"Eui!" fece eccitato, e corse verso Nick.

"Penso di piacergli!" annunciò lui.

"Voi due andrete sicuramente d'accordo. Puoi portarlo a farlo vedere a tua madre e a Brock. Solo, lascia che ti dia qualche oggetto che ti sarà utile per il tuo viaggio," disse Ash e lasciò ancora una volta la stanza. Ritornò portando con sè sfere poke, pozioni, antidoti, e altri generi di prima necessità. Li mise nello zaino di Nick.

"Andiamo," disse, facendo segno a Nick di seguirlo. Il ragazzo prese in braccio Evee e uscì dall'edificio.

All'esterno, Misty stava aspettando impazientemente di vedere quale pokemon avesse scelto Nick. Sperava veramente che non fosse un pokemon d'acqua, così non avrebbe avuto pokemon simili ai quelli di lei. Con suo grande sollievo, tornò da lei con un Evee.

"Mamma, Brock, Susie, ne ho scelto uno!" disse Nick, ridendo. Misty prese in braccio l' Eevee.

"Ahh, che carino," disse, facendogli il solletico. Non gradendo, Eevee la graffiò. "Ahi!" gridò.

"Agli Eevee di solito non piace essere maneggiati da qualcuno che non sia il loro padrone," spiegò Brock.

"Gli Eevee di Brock non lasciano nemmeno che li tocchi!" continuò Susie.

"Oh, capisco," disse Misty, strofinandosi il bracio ferito.

"Bene, credo che per te sia ora di andare," disse Ash a Nick.

"Non così velocemente!" pronunciò una voce maschile dietro di loro.

Ash si girò e vide il suo vecchio rivale, Gary e sua figlia. Nonostante vivessero nella stessa città, Ash non aveva quasi più visto Gary. Da quei giorni in cui allenava pokemon, Gary era diventato più odioso che mai e si era detto che avesse problemi dovuti al bere e relazioni con donne più giovani. Ash si era completamente dimenticato che la figlia di Gary, Elise, era nata lo stesso giorno in cui era venuto al mondo Nick e che avrebbe anche lei ricevuto un pokemon lo stesso giorno.

"Tuo figlio non può partire senza aver avuto un regalino da mia figlia!" sogghignò Gary .

"Di che diavolo stai parlando?" chiese Ash.

Elise fece un passo avanti. "Sfido Nick ad un incontro di pokemon!"

"Ma Nick non è ancora pronto-" Ash venne fu interrotto da suo figlio.

"Papà, conosco gli attacchi di Eevee," disse Nick calmo. "Studio il mio pokedex da molto tempo ormai."

"Davvero?" chiese Ash con uno sguardo sorpreso. "Oh, ecco cosa facevi in camera tua di notte!"

"Sbrigati, o il suo pokemon attaccherà te!" disse Gary con un ghigno.

"Va bene! Eevee, scelgo te!"

"Bellsprout, scelgo te!" gridò Elise.

"Eevee, attacco azione!" Eevee attaccò, ma fece solo un piccolo danno.

"Devi fare meglio di così!" urlò lei. "Bellsprout, stretta con le liane!" Bellsprout attaccò, ed Eevee cadde a terra quasi subito.

"Andiamo Eevee, torna a combattere!" urlò Nick. "Eevee, usa il colpo coda!" Il pokemon usò tutta la sua forza, e il colpo riuscì a ferire Bellsprout. "Bel lavoro, Eevee!"

"Bellsprout, muoviti! Usa la polvere velenosa!" Dopo che Bellsprout riuscì con un po' di fatica a rialzarsi, usò quell'attacco. Eevee venne avvelenato, e ormai combatteva solo per restare in vita.

"Oh no! Eevee, stai bene?" gli chiese Nick.

"Eui, Eui!" Piagnucolò, rimettendosi in piedi come se volesse ancora lottare.

"Usa un attacco veloce con le ultime forze che ti rimangono!" Eevee lo fece, e Bellsprout finì a terra. Dopo l'attacco, però, il pokemon di Nick crollò e cominciò a boccheggiare.

"Papà, sta morendo!" disse Nick nel panico. "Aiutami! Che devo fare?" Ash rimase completamente rilassato. Guardò nello zaino di Nick e tirò fuori un antidoto e una pozione.

"Ecco, usa questi," gli rispose. "Non c'è nessun problema." Come Nick le usò, notò che anche Elise stava usando una pozione sul suo Bellsprout. Si avvicinò a lei.

"Bell'incontro," disse.

"Sì, magari un giorno possiamo fare una rivincita," replicò lei.

"Infatti. Magari potremmo fare un po' di strada insieme," pensò Nick ad alta voce. "Non voglio davvero viaggiare da solo."

"Nemmeno io," ammise Elise. "Possiamo viaggiare insieme e rimanere rivali, proprio come le generazioni che ci hanno preceduto sono sempre state rivali fra loro." I due si strinsero la mano, dichiarandosi pace.

"Hey, aspettate un minuto!" urlò Gary. "Non voglio che tu vada in giro con il moccioso di Ash!" Elise lo fissò.

"Me ne sto andando per stare per conto mio, e posso prendere decisioni da sola! Magari non voglio essere antipatica quanto te!" Gary rimase senza parole. Benchè non ne fosse contento, decise di non prendersi la briga di separarli.

Mentre Gary ed Elise si salutavano, Nick si avvicinò alla sua famiglia e ai suoi amici.

"Arrivederci a tutti quanti," disse lui. "Non sono sicuro che questa Elise mi sia simpatica, ma almeno non sarò solo."

"Nick, lascia che ti dica una cosa," disse Misty. "Talvolta quelli che erano rivali diventano grandi amici, o anche compagni per la vita. E' quello che ho scoperto nelle mie avventure con Ash."

"Tsk!" si lamentò Nick. "Non mi piacerà mai una ragazza come quella!" Ash, Brock, e Susie si scambiarono una risata benevola.

"Capirai quando sarai più grande," gli disse Susie.

"Allora, questo è un arrivederci," disse Nick, dando a tutti un abbraccio. "Tornerò a Pallet Town quando avrò raggiunto tutti i miei obbiettivi."

"Sono contenta," disse Misty, sorridendo.

"Nick, sbrigati!" lo chiamò Elise. "Voglio cominciare il più presto possibile!"

"Bell!" confermò Bellsprout.

"Va bene, sto arrivando!" urlò Nick. Prese in braccio il suo Eevee e corse per raggiungere Elise e il suo Bellsprout mentre con un cenno dava un ultimo saluto ai suoi genitori. Nel giro di pochi minuti, i due erano scomparsi dalla vista.

"Wow, non riesco a credere che se ne sia andato," disse Misty. "Non avrei creduto che sarebbe accaduto."

"Deve essere incredibile," disse Susie. "Un giorno, mi piacerebbe avere un figlio mio," disse lei, sorridendo a Brock. Ma a Brock sfuggì completamente la sua frase, perso nei suoi pensieri.

"Ash," disse dolcemente Brock, "Nick ha te come padre e Misty come madre, due dei più grandi allenatori di pokemon dei nostri giorni. Ha sicuramente un dura strada da percorrere."

"Sicuramente," affermò Ash, "Ma mi rifiuto di pensare che questo lo tratterrà dal diventare il grande allenatore che può essere."

"Anch'io," disse Misty. "Buona fortuna, figlio mio," bisbigliò piano. "Possa Dio sempre essere con te."

FINE

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(Nota dell'autrice: Sì, un trama stra-usata, ma penso di averne tirato fuori una storia carina! Non continuerò a scrivere la gesta del figlio di Ash perchè penso che rovinerebbe la 'magia' di questa storia, e molte storie che parlano di personaggi non apparsi nella serie che vanno in viaggio tendono ad essere noiose, secondo me. Spero che vi sia piaciuta!)

  
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