Don't look at him

“Colin?”

“Mh?”

Gli diedi un pugno sul braccio dopo quella risposta distratta e voltò lo sguardo, indignato e interrogativo, incontrando il mio infuriato.

“Aho, cosa?” chiese con enfasi, non capendo quel gesto, mentre si massaggiò il bicipite su cui avevo indirizzato la mano.

Misi il broncio “Smettila di guardarlo!” ribattei sottovoce, per non farmi sentire ma senza perdere l'aria stizzita, mentre lo stomaco mi si era chiuso improvvisamente da quando avevo notato il suo 'strano' interesse verso chi c'era in cucina.

“Ma chi?”

Soffiai “Hai capito chi!” ribattei con ancora più rabbia mentre incrociai le braccia al petto e feci il muso, alzandomi dalla sua spalla a cui ero stato appoggiato fino a prima per via del film che avevamo cominciato a guardare.

“No, non ho capito Jared!” scandì con il mio stesso tono, ora seccato per farmi intendere che non sapeva di cosa stessi parlando.

Assottigliai lo sguardo, studiandolo e sfidandolo allo stesso tempo, anche se qualcosa di fastidioso mi stava prendendo la gola, come una violenta agitazione verso un pensiero che non avevo mai fatto ma che mi era balenato nella testa come un lampo a ciel sereno.

Continuò a guardarmi interrogativo, mentre io non persi l'atteggiamento scocciato, anche perché me l'ero presa.

“Dimmi una cosa”

“Cosa?” concesse rassegnato.

“Hai mai pensato a mio fratello?....” alzò le sopracciglia come se non riuscisse a credere a quello che avesse appena sentito.

Deglutii, specificando “...intendo...in quel senso, in un certo modo”

La frase non fece altro che amplificare il suo stato sorpreso che culminò in una risata che non riuscì a trattenere e che lo fece piegare in avanti per un istante poi battere le mani mentre tornò ad appoggiarsi per aumentare il suo stato di divertimento.

Tirai ancora di più l'espressione, la rabbia e l'indignazione che ora stavano arrivando a livelli pericolosi...quasi esplosivi.

“Ma sei fuori? Cosa diavolo ti viene in mente!” ribatté, ancora faticando a smettere di ridere e gli diedi una spinta sulla spalla per inviargli il mio disappunto tornando a incrociare le braccia subito dopo e aumentando il broncio.

“Allora perché lo stavi guardando in quel modo?!” accusai a denti stretti, dopo il blocco al fiato che mi era venuto quando l'avevo visto con la coda dell'occhio controllare Shannon che ci aveva superati per andare in cucina e su cui aveva lasciato lo sguardo per qualche secondo.

Dalla posizione in cui eravamo noi lo si vedeva per metà.

Colin scosse la testa, alzando le spalle senza capire.

“Quale modo cristo santo?!” sbuffò esasperato e io divenni solo più deciso.

“Come se volessi scopartelo sul momento!” affermai secco ma abbassando ancora più il tono e lui alzò del tutto le sopracciglia, sgranando gli occhi e rimanendo a bocca aperta.

Il fatto era che non ci avevo mai pensato ed ero anche troppo abituato a Shannon che si fregava tutte le ragazze, alcune anche tra quelle che erano piaciute a me, e che se si doveva parlare di quello sexy e da scopare in un secondo partivano in quarta per andare da lui, prima che da me. Sapevo l'effetto che faceva.

Io ero quello con gli occhi dolci e la bella voce.

Vaffanculo.

E, sinceramente, non avevo la più pallida idea di cosa potesse pensare Colin, di come vedesse la situazione e se avesse mai pensato anche a una piccola possibilità di farselo perché lo trovava attraente.

Quell'unione di pensieri, mai fatti prima, che mi colpirono la testa insieme e troppo di fretta mi fecero sentire malissimo, soprattutto correlati allo sguardo precedente di Colin e alla gelosia furente che avevo nei suoi confronti.

Tornai a guardarlo direttamente quando rise di nuovo dopo il primo attimo di sconcerto totale.

“Ma ti sei fottuto completamente il cervello?! Io non ho mai pensato di scoparmi tuoi fratello e nemmeno lo farei!” affermò con foga, copiandomi lo stesso il tono basso di voce.

Distolsi lo sguardo da lui, ora indeciso ma anche in imbarazzo, volendo che per una volta qualcosa di cui io avevo perso completamente la testa fosse solo mio. L'unica cosa che non volevo condividere con nessuno, nemmeno Shannon.

E che corrispondeva a quel dannato irlandese che ora stava sorridendo divertito e sornione, una mano già sulla mia gamba che accarezzò lentamente e il viso che avvicinò al mio per darmi un bacio sulla guancia, capendo perfettamente che si trattava solo di gelosia.

“Allora finiscila di guardarlo così!” biascicai a bassa voce, non perdendo lo stesso il muso e con ancora l'agitazione presente.

“Senti, non so in che modo pensi che io l'abbia guardato, ma non mi è mai interessato tuo fratello e, se non ti ricordi, io e lui ci odiamo..è così che deve essere” affermò ironico, riuscendo inevitabilmente a farmi sorridere trattenendomi per non mostrarglielo.

Dannato lui.

Tornai a guardarlo ora con una vena più speranzosa.

“Davvero?” miagolai.

Scosse la testa, guardandomi rassegnato per poi tirarmi verso di sé dalla guancia e darmi un bacio calmo.

“Sì scemo..e ti ricordo che l'unico Leto per cui ho perso completamente la testa sei sempre e solo tu” mi sussurrò sottovoce, i nostri visi tremendamente vicini e le sue mani strette sulle mie guance “..e lo rimarrai”

Persi ogni sensazione e atteggiamento sostenuto, sciogliendomi solo per quella frase e per il suo sguardo e facendogli un verso emozionato per poi attaccarmi di nuovo alle sue labbra e spingendolo indietro sul divano, finendogli sopra.

Riprendemmo a baciarci, dimenticandoci completamente chi ci fosse a poca distanza, che era anche lo stesso che ci aveva fatto l'improvvisata di tornare a casa prima quando gli avevo espressamente chiesto di lasciarmela vuota fino a sera.

Sapevo che l'aveva fatto apposta, sapevo anche che non voleva assolutamente vedere certe cose con un 'certo' qualcuno in casa quando c'era anche lui, ma al diavolo, dovevo vendicarmi e gli avrei fatto pagare la sua rientrata anticipata.

Mi attaccai a lui con un immensa voglia di svestirlo e di fare sesso fino alla mattina dopo, sentendomi realizzato e, per una volta, soddisfatto di aver trovato qualcuno che trovasse solo me interessante e non anche mio fratello.

Soprattutto se quel qualcuno si trattava di Colin.

Ci staccammo per riprendere aria e anche per non fare troppo casino, sentendoci entrambi a livelli già pericolosi.

“Evita di uscirtene con altre stronzate del genere” affermò a bassa voce facendomi sorridere e arrossire insieme per poi tornare sulle sue labbra con foga.

Il guastafeste non ci mise nulla a continuare a svolgere il suo lavoro egregiamente, quando uscì dalla cucina e dovette per forza passare dalla sala per tornare in camera sua.

“Ah-vi-prego! C'è una camera di là se non ve ne siete accorti!” ribatté con uno sbuffo scocciato misto a rabbia, poi tirandoci addosso un cuscino che prima colpì me poi Colin quando rimbalzò su di lui.

“Ahia ma..”

“Ehi!”

Bloccai di scatto Cole che fece un gesto brusco per togliersi me di dosso e saltare addosso a mio fratello che reagì allo stesso modo.

Risultato: mi trovai a bloccare entrambi dal petto che si guardarono in cagnesco e che si sarebbero distrutti se solo avessi lasciato la presa.

“No-no guys, state fermi ok?”

Tentativo inutile, non mi ascoltarono minimamente.

“Qualche problema Leto?”

“Sì direi che ne ho parecchi! Mi secca decisamente troppo quello che fai con mio fratello!”

“Dovrai abituartici quindi vedi di farteli passare”

“Non finché sarai tu a provocarmeli”

“Se vuoi la possiamo risolvere in un altro modo”

Mio fratello aprì le braccia di lato in un invito aperto “Quando vuoi Farrell”

Sospirai, alzando gli occhi al cielo, non credendo alle mie orecchie e al fatto che fossi costretto a vedere scene del genere. Le mie mani che li stavano ancora tenendo fermi e la mia pazienza al limite.

Uomini.

“Ragazzi?! Finitela ok? Shan vai a suonare che così ti sfoghi, noi abbiamo altro da fare!”

Mio fratello mi guardò malissimo, dandomi una pacca sulla nuca che non riuscii a evitare visto che avevo le mani impegnate a tenere fermi loro due e feci un verso di dolore per la forza che ci mise, facendo scattare di nuovo Cole che dovetti bloccare con entrambe le braccia per i fianchi per non farlo finire inevitabilmente su mio fratello.

“Cole sta calmo dai..” riprovai inutilmente, non mi sentì nemmeno.

“Prova a rifarlo e vedi!”

Shan mimò un'espressione di paura “Ora sì che sono spaventato, vorrei proprio vedere cosa mi faresti! E ti ricordo che è mio fratello, posso fare quello che mi pare!”

Cole trattenne un ringhio di rabbia, continuai a tenerlo stretto ma Shan si decise a smetterla di rompere, si fecero una smorfia poi mio fratello ci diede le spalle spostandosi verso camera sua.

“Ti odio” Colin.

“Io ti odio di più” Shannon.

La porta che sbatté subito dopo mi fece sobbalzare ma aspettai comunque lo stesso qualche secondo prima di lasciare del tutto Cole per paura che potesse saltare il divano e correre nell'altra stanza a dargliele.

Soffiò di rabbia mentre tornò seduto, incrociando le braccia al petto con nervosismo e staccandosi da me con un gesto brusco.

E poi ero io quello immaturo, eh?

“Cristo quanto non lo sopporto! Mi spieghi come fate ad essere fratelli? Siete completamente diversi”

Lo guardai alzando le sopracciglia con leggero sarcasmo, sospirando tra me e me e scuotendo la testa, mentre tornai a sedermi ripensandoci sulla notte di sesso sfrenato oppure avevo idea che ci saremmo ritrovati Shannon in camera con una motosega.

Riaccesi il film anche perché Cole mi ignorò di striscio per tutti i minuti successivi, solo impegnato a imprecare, mentalmente e non, contro mio fratello.

Lo guardai piatto ma sollevato allo stesso tempo.

“Ritiro tutto quello che ho detto prima. Tu, a mio fratello, ci pensi solo in un modo..e non è sicuramente quello sessuale”