Nota: prima di tutto, buon S. Valentino!
Lo so, sono in ritardo; mi ero ripromessa di postarla ieri, così che noi poveri "Valentini" da soli potessimo farci compagnia con questa piccola OS.
Ma sono stata costretta a letto dalla febbre ç-ç
Ma, come si dice? Meglio tardi che mai!
Spero vi piaccia :)



Era davanti allo specchio da almeno mezz’ora: i suoi capelli erano perfetti, ma a Lui apparivano ingovernabili.
Quest’anno aveva deciso di prendere la forma di un ragazzo dagli occhi color del cielo e i capelli castani; aveva indossato un paio di jeans attillati e un pullover color panna; sapeva di essere bellissimo, ma ancora non era soddisfatto: se il Dio dell’Amore e della Bellezza non può essere vanitoso, allora chi dovrebbe esserlo?
Dopo aver fissato per la centesima volta i capelli con la lacca, si decise a scendere: quest’anno gli era stato affidata Lima, in Ohio. Impaziente come ogni anno, cominciò a guardarsi intorno, in attesa di vedere la caratteristica luce che si accendeva nei cuori degli Uomini quando erano innamorati.

Dopo un’intensa mattina di lavoro, si concesse una pausa in un bar: ordinò un caffè e si sedette ad un tavolo per rilassarsi.
Si guardò intorno e tutti i tavoli erano occupati da coppiette innamorate; inspirò, felice: l’amore era una cosa meravigliosa.
 Aveva appena ricevuto il suo caffè, quando un ragazzo davvero carino gli chiese se poteva sedersi.
«Certo» rispose con un sorriso. Il ragazzo rispose a sua volta con un sorriso e si sedette di fronte a lui.
Era davvero molto bello: lo scrutava incantato con i suoi occhi verdi e un adorabile sorriso sul volto.
«Allora… come mai un bel ragazzo come te è tutto solo a S. Valentino?» cominciò lo Sconosciuto, bevendo dal suo bicchiere un po’ di caffè.
Il Dio arrossì: era la prima volta che qualcuno si rivolgeva a lui così.
«Potrei chiedere la stessa cosa a te» rispose con un sorriso.
«Touché» esclamò il ragazzo ridendo. «Comunque, io sono Blaine, piacere» continuò il ragazzo, porgendogli la mano.

Il Dio restò immobile per un millisecondo: non poteva rispondere “Piacere, Cupido”!

Si guardò intorno velocemente, alla ricerca di un nome, poi si ricordò quello del ragazzo che aveva “colpito” pochi minuti prima: «Kurt» esclamò, stringendogli la mano.

Blaine sorrise e “Kurt” vide che, piano piano, si stava accendendo una luce sottopelle, proprio dove doveva trovarsi il cuore di Blaine.
No, non poteva essere. Questo ragazzo si stava innamorando di lui!

Nessuno si era mai innamorato di lui; lui era colui che portava l'amore nel mondo, ma mai nessuno l'aveva guardato in quel modo.
Kurt sorrise dolcemente e anche Blaine fece lo stesso: «Hai davvero un cuore puro, Blaine. Non preoccuparti, ti troverò qualcuno» esclamò Kurt, alzandosi in piedi.

Blaine lo fissò confuso, poi lo seguì con gli occhi mentre Kurt si avvicinava a lui e lo baciava dolcemente sulla guancia; a poco a poco, vide il chiarore sottopelle spegnersi lentamente.

Si avviò verso l’uscita e urtò un ragazzo che stava entrando: «Scusi» disse, allontanandosi velocemente.
Il ragazzo gli sorrise, poi si massaggiò la spalla: Kurt sorrise e vide la piccola freccia conficcata nel suo braccio – identica a quella con cui aveva colpito Blaine – cadere a terra.
Poi lo seguì con lo sguardo e lo vide sedersi vicino a Blaine; erano davvero una bella coppia.
Kurt sorrise, soddisfatto di sé: «Buon S. Valentino, Blaine.»