Be my Valentine
 

 
Chiudi la porta di casa. Non c’è nessuno, i tuoi papà sono usciti a festeggiare insieme. Dio, che tenerezza che ti fanno. Sono sposati da chissà quanti anni e sono ancora innamorati come il primo giorno.
 
Vorresti tanto essere come loro, essere capace di fare sempre la scelta giusta, di non arrendersi mai.
 
Eppure non ci riesci.
 
Ti sdrai sul divano, accendendo con aria distratta la televisione. Cambi canale ogni due per tre, e, ironia della sorte, danno solo film sdolcinatissimi pieni di persone stupide che credono nell’amore. Tuami quel tipo di film, anche se adesso non hai esattamente voglia di guardarne uno.
 
Sospiri e guardi l’orologio: il tempo sembra non passare mai, le lancette sono immobili sul quadrante.
 
Non era così che immaginavi di passare questo giorno, vero, Rachel? Tu che sei sempre stata una persona romantica, pensavi che oggi avresti passato tutto il tuo tempo con la persona che amavi, ma hai rovinato tutto.
 
Per l’ennesima volta.
 
Hai detto a Finn di non essere sicura di volerlo sposare. E lui se l’è presa. È naturale, cosa pensi che avrebbe potuto fare? Mettersi a ridere e cantarci una canzone sopra? Dio, quanto sei stupida, a volte, Rachel. Il mondo non va sempre come vuoi.
 
Perché, anche se dopo averlo rifiutato gli hai ripetuto miliardi di volte quanto lo ami e quanto inutile sarebbe la tua vita senza di lui, non ti ha voluto ascoltare.
 
E come puoi dargli torto? Tu lo vuoi sposare, Rachel, sai di volerlo. Sai che è la cosa giusta da fare, la cosa che ti farebbe sentire bene.
 
Allora perché gli hai detto quelle cose?
 
Perché hai paura, ammettilo, hai una dannatissima paura. Paura di cosa, poi? Boh, forse paura del futuro, della distanza, della NYADA. Paura di tutto, e di niente insieme.
 
Hai rovinato tutto. Finn non ti parla da giorni, ormai, e non sai quando ricomincerà a farlo. Eri certa che il vostro rapporto non si potesse cancellare per un semplice sbaglio, eppure ora non sei più sicura di niente, e hai paura che lui non ti perdonerà mai e che si scorderà di te.
 
Come se fosse facile scordarsi di te, Rachel.
 
Persino in questi momenti si vede la tua vena egocentrica. Non puoi trattenere le lacrime. Cavolo! Riesci solo a pensare a quel rifiuto fatto a Finn, dettato dalla vena del momento, dall’ansia, dalla paura.
 
Perché è brutto, quando a dominarti è la paura, non lo pensi, Rachel?
 
Eppure ora sai come ci si sente, faresti di tutto per tornare indietro nel tempo solo di una settimana e cancellare quell’orribile errore che hai commesso. Ma non puoi farlo. Che tu sia Rachel Berry, Finn Hudson o Barbra Streisand, non importa, perché nessuno può andare indietro nel tempo per rimediare ai propri sbagli, bisogna andare avanti e accettare la realtà.
 
Ma tu non hai la forza di farlo. Non riesci. Ti giri e rigiri sul divano, cercando una posizione più comoda. Ormai è finita-pensi in un attimo di puro sconforto- Finn non mi vorrà mai più.
 
E quasi senza che tu te ne accorga, i tuoi occhi lentamente si chiudono.
 
***
 
Il suono del campanello ti fa alzare la testa di scatto.
 “Mi sono addormentata? Non ci posso credere!” pensi, distratta, stiracchiandoti un po’.
 
 Fai con calma, ti alzi e apri la porta. Davanti a te non c’è nessuno, solo un mazzo di rose rosse con un semplice biglietto, vergato da una scrittura un po’ infantile:

 
“Buon San Valentino, amore”

 
Quattro semplici parole che ti alleggeriscono il cuore, perché solo una persona può averle scritte.
 
Chissà, forse non è troppo tardi per passare un San Valentino come si deve, pensi, precipitandoti fuori dalla porta verso il ragazzo che ami.



 
Spazio Autrice:
 
Innanzitutto, buon San Valentino a tutti, anche se con un giorno di ritardo, ai fidanzati, ai single e ai casi disperati!
Ecco una piccola shot Finchel, un po’ diversa per un San Valentino un po’ diverso… che ne pensate?
 
Ringrazio chi ha letto e chi vorrà lasciare un commento, positivo o negativo che sia!
 
Alla prossima!
 
Un bacione,
 
Candy C