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Autore: Ginger Si Nasce    16/02/2012    1 recensioni
PRESENTAZIONE: Un'ingombrante raccolta di poesie scritte tra gli 11 e i 12 anni, giudicate scadenti a 13, rivalutate e corrette a 14.
Ho cercato di dar loro un ordine, che non fosse brutalmente alfabetico e la suddivisione in capitoli mi pare l'unico modo per renderla meno pesante.
Più che poesie sono concetti di poesie, che forse, per chi non le ha vissute, non verranno a significare un bel niente. Siate clementi: sono frammenti della mia infanzia.
"Densi cumuli
di mera carta straccia,
farfugliante le bozze di poesie,
già destinate ad un loro oblio mostruoso
di pubblica e privata dimenticanza;
vittime
della stupidità umana"
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 ARTISTA
C'è un fantasma,
nell'aula fredda e scura,
condensazione satura di arte.
E muove,
Nei suoi abiti avvolgenti,
un suo corpo, privo di contorni
Perfetto,
nello scenario impressionistico
di questa nostra inetta classe.
 
Ma il suo aperto in un grido volto,
a sbarrati occhi ricerca
nelle mani la calda morsa
di una matita.
 
L'arma che crea e distrugge.
Il suo scettro, nel regno di carta
di cui noi siamo inconsapevoli pedine.
 
L'Artista.
Condannata a professoressa.
Destinata a ignota vita
E illacrimata sepoltura.
 
A SILVIA
Alla mia Silvia,
che ancora, spero, vive
che ancora, spero, insegna
che ancora, spero, ride.
Come faceva un tempo,
quando ci conoscevamo ancora,
quando, contro ogni regola
m'ha insegnato a scrivere poesie.
 
Alla mia Silvia,
Per quel suo grande errore
Per la sua forza d’animo
Per il suo grande cuore.
Perché so che rimembra ancora
il tempo in cui è stata
la mia prima professoressa di italiano.
 
Di NUOVO SILVIA
Di nuovo Silvia,
che masticava le ore
come il tabacco di toscanelli andati a male
storceva il naso
sputava in una tabacchiera:
ricamava abilmente una poesia
sul tessuto stopposo della noia
 
PROFESSORESSA DI FRANCESE
Sulla tua pelle,
raggrumata in lunghe rughe
giace il fantasma di una bellezza arcana.
Sulle tue labbra, cicatrici di baci,
tra i tuo capelli, ombre di carezze.
Parigi, cosa mai ti ha dato?
Solo un nostalgico, leggero amore,
il cui ricordo rimane sul tuo corpo,
come i segni rossi di una grammatica sbagliata
 
BAMBINA
Va a scuola,
il vento suona un valzer,
ma i capelli legati non danzano.
 
SCUOLA
Spiega la professoressa,
una vecchia poesia,
alunni disattenti ad ascoltare:
lo sguardo perso
al cielo mira.
Lei li guarda,
Sorride:
Fiammella nel cuore s’accende:
ricordo di fanciullezza perduta
 
LETTERATURA
(''solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana" A. Einstein)
(solo)
Larve umane,
spuntate fuori da biblioteche
sanno popolare i miei incubi.
E (Due cose sono)
i dialoghi e i canti
dei notturni pastori erranti o viaggiatori
Entrambi fagocitati dalle ombre
Che (infinte)
E volte a un cielo di stelle,
invocano sconsolate la luna
E (l’Universo)
Che spiava di nascosto
 tra le dita discostate della mano
La lori paura ad occhi aperti,
Nel serioso tentativo di non guardare
(e) forse di non vedere neanche
Densi cumuli di mera carta straccia
Farfugliante le bozze di poesie,
già destinate ad un loro oblio mostruoso
di pubblica e privata dimenticanza;
vittime
del(la stupidità umana)
 
LA MATEMATICA
La matematica non è una scienza esatta
la matematica non è un’opinione
la matematica è un altro tipo di musica:
la canzone che i numeri cantano
un’ora prima di andare a dormire.
  
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