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Autore: Il Saggio Trentstiel    16/02/2012    18 recensioni
"Last solution".
Inarcò un sopracciglio, domandandosi perché mai Trent volesse farle leggere quella cosa che, a giudicare dall'entusiastica introduzione dell'autrice (una tal TrewenForevah), doveva essere “ricca di lacrime e colpi di scena”.

Una raccolta -senza alcuno scopo offensivo- di tutti i cliché, gli orrori e le banalità presenti nelle fanfiction sui protagonisti di "Total Drama", vecchi o nuovi che siano.
Ripeto, non c'è l'intenzione di offendere nessuno, ma solo quella di farsi due risate!
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-... Tutto accadde quando ancora andavo al liceo...
C'era una festa, c'era tanta gente, tanto alcool... E lui...
Ci provò più volte con me, io lo respinsi, ma quando uscii per una boccata d'aria...-
 

-Lasciami indovinare, lui ha cercato di violentarla? E magari è arrivato un eroe da operetta a salvarla?-
Courtney lanciò un'occhiata altezzosa al punk comodamente sdraiato accanto a lei sul divano.
-Duncan, sei davvero un essere insensibile! Claire...- indicò lo schermo del televisore, dove una bella ragazza bionda piangeva e raccontava ad un'amica la sua storia struggente -... È rimasta traumatizzata da quel tentativo di abuso! Ma d'altronde tu sei un uomo, cosa vuoi saperne?-
Duncan alzò gli occhi al cielo, gesto che non passò inosservato alla ragazza.
-Cos'è, ti dà fastidio ammettere che ho ragione?-
Il punk, sorprendentemente, ghignò: Courtney si aspettava una risposta sarcastica, o magari scocciata, ma di certo non quel sorrisetto soddisfatto!
Rapido il ragazzo si impadronì del telecomando, spense il televisore e, sordo alle proteste di Courtney, si alzò dal divano.
-Visto che l'argomento sembra interessarti così tanto, voglio mostrarti qualcosa di divertente!-
Courtney cercò di strappargli il telecomando dalle mani ma, dopo due tentativi falliti, si limitò a stringere a sé un cuscino e a metter su un'espressione ostinata.
Duncan fece spallucce e si allontanò dal salotto, non senza aver lanciato un'occhiata divertita alla ragazza.
-Come vuoi, io sono in camera!-
-Ecco, bravo, restaci...- borbottò inacidita Courtney, seguendolo con lo sguardo finché non fu uscito.

Il punk, come aveva poco prima preannunciato, raggiunse la camera da letto e, entratovi, si diresse verso il computer: lo accese, si accomodò davanti alla scrivania ed osservò con un ghignetto l'orologio appeso alla parete.
-Meno tre... Due... Uno...-
Un colpetto di tosse attirò la sua attenzione: sulla porta c'era Courtney, l'espressione meno ostinata di prima, ma che lasciava intendere che ancora non era disposta a dargli ragione.
Come previsto, pensò divertito Duncan.
Fece un cenno alla castana e, non appena la ebbe a tiro, la trasse a sé e la fece sedere sulle sue gambe: ignorando i suoi urletti di protesta, le tappò la bocca con un bacio.
-Perdonato?-
Courtney roteò gli occhi, puntandoli poi sullo schermo del computer.
-Forse. Cosa volevi farmi vedere?-
Duncan cominciò a digitare qualcosa su un motore di ricerca, sinceramente divertito.
-Vedrai, principessa! È qualcosa di sensazionale!-
La ragazza sbuffò sarcastica, cercando di leggere cosa stesse scrivendo il fidanzato.
-Immagino. Spero sia qualcosa di meglio di quello Scary Maze che mi hai propinato l'ultima volta!-
Duncan la osservò di sottecchi.
-Oh, stai ammettendo di esserti spaventata? Dopo soltanto... Due settimane?-
-Spaventata? Io?- protestò con enfasi Courtney -Figuriamoci! È solo che non tollero certe forme di divertimento, cose da veri incivili, privi di humour e raziocinio, e...-
Duncan la ignorò come sempre, scorrendo la pagina internet davanti ai suoi occhi alla ricerca di quello specifico link: quando lo vide gli si illuminarono gli occhi.
-Trovato!- annunciò, mettendo fine alla ramanzina della ragazza.
Questa avvicinò cautamente il volto allo schermo, come se temesse l'apparizione di qualche altro volto mostruoso, e lesse silenziosamente la descrizione del link che il cursore indicava.
Terminata la breve lettura si voltò verso il fidanzato.
-Fanfictions? Intendi quelle storie scritte da... Beh, dalle persone comuni, che hanno come protagonisti personaggi di libri, film, fumetti...?-
Il punk annuì, ridacchiando.
-Sei molto preparata per essere una cinica aspirante avvocatessa!-
Courtney replicò con una smorfia.
-Credo sia più preoccupante il fatto che tu ti diletti con questi passatempi... Dunkyno_Punk?- quasi urlò, leggendo sconvolta il nome comparso sullo schermo.
Duncan ebbe il buonsenso di apparire almeno un po' imbarazzato.
-Ecco, quello... Non sono io! Giuro, è un autore che si è ispirato a me per scegliere il suo nickname!-
La ragazza esibì un'espressione vittoriosa, cosa che fece quasi rabbrividire il punk.
-Sai che mestiere voglio fare, vero Dunkyno?-
L'altro annuì, ammutolito.
-Molto bene. Saprai anche, spero, che per fare questo mestiere bisogna essere abili nel riconoscere le bugie. Tu. Stai. Mentendo.- sillabò, avvicinando sempre più il volto a quello via via più annichilito del fidanzato -Dunkyno.- aggiunse divertita subito dopo.
Duncan sbuffò sonoramente e si voltò verso lo schermo, riprendendo a digitare sulla tastiera e rifiutandosi di guardare Courtney.
Dal canto suo la ragazza gioiva interiormente, ma non riusciva a non pensare a cosa stesse per mostrarle l'altro: uno scherzo discutibile? Un video disgustoso? Un video porno?
-Ecco qua!- comunicò Duncan con aria scocciata, indicando le parole appena comparse sullo schermo.
Prima di cominciare a leggere, Courtney gli afferrò il mento con una mano, costringendolo a girarsi, e lo baciò dolcemente.
-Perdonata?- sussurrò, terminate le effusioni.
Duncan la fissò con il suo solito ghigno stampato sul volto.
-Forse. Avanti, leggiamo!-
I due si avvicinarono appena allo schermo, cominciando a leggere quella che aveva tutta l'aria di essere una storia.
Effettivamente c'erano un titolo, una breve introduzione e qualche riga che accennava alla trama della storia: Duncan afferrò il mouse e fece scorrere la pagina più in basso, impedendo a Courtney di leggere.
-Aspetta!- la mise a tacere lui prima che potesse cominciare a protestare -Facciamo un patto: se questa storia ti sembrerà divertente, stasera...-
L'espressione libidinosa dipintasi sul volto di lui lasciò intendere a Courtney quali fossero i termini del patto: curiosamente non protestò, limitandosi ad un'indifferente scrollatina di spalle.
-Va bene.-
Sicuro di aver vinto, Duncan sorrise e cominciò a leggere ad alta voce le parole sullo schermo del computer.

Cortney-Marie Barlow era una ragazza come tante altre...”

-Scusa un attimo, ho sentito bene? Cortney? Marie? Quella... Sarei io?-
Il punk, già preso da attacchi di risatine, annuì: la ragazza cominciò a borbottare.
-Roba da matti, neanche il mio nome è riuscita a scrivere... E chi è questa Marie? Io mi chiamo Courtney Alice Barlow!-

... Ma aveva un terribile segreto.
Ma torniamo indietro di qualche mese per scoprire cosa era successo...

FLASHBACK NEL PROSSIMO CAPITOLO :D”

-Co...? Già finito? Questa sarebbe...-
-... L'introduzione, sì.- confermò Duncan -Ovviamente il meglio deve ancora venire!-
La pagina seguente cominciava con una lunga serie di vaneggiamenti dell'autrice -insomma, si firmava “Kokka_DxC”, doveva essere una ragazza- su quanto fosse stato arduo per lei scrivere il capitolo, su quanto amasse la DxC (Courtney si domandò più volte cosa accidenti stesse a significare quella sigla) e via discorrendo, in un turbinio di chiacchiere futili e sgrammaticate.
L'occhio critico di Courtney individuò non meno di dodici errori grammaticali, più innumerevoli altri che, almeno sperava, erano di distrazione.
-Ora capisco perché proprio tu sei capitato su questo sito!- commentò sarcasticamente, non riuscendo però a cancellare il sorriso dalla faccia di Duncan.

Courtney si trovava in discoteca.
Era andata lì per svagarsi, assieme alla sua migliore amica Bridgette e al fidanzato di lei, Goeff.”

Discoteca? Goeff?
A parte che non aveva mai messo piede in una discoteca... Ma da quando lei e Bridgette erano diventate migliori amiche? Insomma, la ragazza era simpatica e gentile, e ci aveva anche scambiato qualche parola di tanto in tanto, ma migliori amiche le sembrava eccessivo!

Un ragazzo alto, con indosso una camicia attillata rossa ed un paio di pantaloni di velluto blu, aveva cominciato a ballare con lei.”

Courtney rabbrividì impercettibilmente.
-Ma questo tipo si è vestito al buio?-
Duncan rise rumorosamente, indicandole con un cenno di proseguire.

Era carino, con quei capelli biondi e gli occhi smeraldini.
Si chiamava John.

-Hm, fantasia all'ennesima potenza...- commentò la castana, procurando un altro attacco di risate al suo ragazzo.

Courtney lo respinse.
Non era un bel periodo per lei, e poi la discoteca non le piaceva così tanto, e poi aveva bisogno di aria.”

-E poi uscì!- aggiunse Duncan tra le risate, strappando un sorriso anche a Courtney.

Giunta all'esterno, si accese una sigaretta...”

Courtney smise di sorridere.
Detestava il fumo, come provavano le continue discussioni con Duncan, e quella lì scriveva che lei si accendeva una sigaretta?

... Quando avvenne l'irreparabile.
Jack uscì dalla discoteca, ubriaco fradicio, la camicia rossa un po' macchiata.
Afferrò Courtney e la spinse in un vicolo, cominciando a baciarle il collo.
Una mano bloccava i polsi di lei, l'altra le accarezzava i fianchi.
La ragazza urlò, ma lui le tappò la bocca con la mano libera.”

Duncan era ormai preda di risate incontrollabili, mentre Courtney impallidiva sempre di più.
Ma quel tipo non si chiamava John? E, in nome del cielo, quante mani aveva?
Ora capiva l'insensibilità di Duncan mentre guardavano il film...
-Duncan...- mormorò, indecisa se piangere o arrabbiarsi.
L'opzione “unirsi alle sue risate” non era assolutamente contemplata.
Il punk provò a dire qualcosa, ma una nuova ondata di risate gli impedì di parlare.
Courtney si accigliò, ma decise di proseguire la lettura di quella cosa.

Cortney...”

E dalli, pensò scocciata la vera Courtney.

... Piangeva, mentre l'altro tentava di slacciarle il reggiseno.
<< No... >>
<< Ci divertiremo io e te... >>
<< Non ci contare!!! >>”

Che fine avevano fatto i verbi?
Courtney ricontrollò attentamente il passo appena letto, alla ricerca di qualche parola che magari, a causa delle risate di Duncan, le era sfuggita.
Niente da fare: non vide un “disse”, un “sussurrò” o un “gridò” da nessuna parte...
Mollò una gomitata sul petto a Duncan, irritata dalla sua immotivata ilarità, e continuò.

Un ragazzo muscoloso, pieno di pirsing e con una cresta mohicana verde si era avvicinato.
A colpire Courtney furono gli occhi color acquamarina del ragazzo.”

A questo punto Courtney si voltò orripilata verso Duncan.
Non poteva essere vero... Non doveva essere vero...
Il punk si asciugò le lacrime ed accennò col capo allo schermo del computer.
-Già finito?-
Courtney era, strano a dirsi, senza parole.
Chi aveva osato scrivere un orrore simile con lei come protagonista?
-Principessa?-
Lei non aveva mai subito avances pesanti o, addirittura, tentativi di stupro.
Lei non frequentava le discoteche.
Lei non era la migliore amica di Bridgette.
-Courtney?- ritentò Duncan, un po' preoccupato.
Lei non era stata colpita dagli occhi acquamarina di Duncan.
-La cresta, la cresta!- urlò all'improvviso, facendo sobbalzare Duncan e schizzando in piedi -La prima cosa che mi ha colpito di lui è stata la cresta! Quale essere con un minimo di logica noterebbe prima gli occhi e dopo questi assurdi capelli?-
Duncan si allontanò prudentemente, nel caso in cui la ragazza decidesse di prendersela con lui: sembrava fragile, ma quando si arrabbiava era davvero in grado di fargli male.
Molto male!
-... Fumare? Non ho mai neanche sfiorato quegli schifosi concentrati di tabacco, nicotina...-
Il punk alzò gli occhi al cielo.
Quella che gli era sembrata un'idea divertente per rallegrare la serata (e per ottenere qualcosa da Courtney, ovviamente) adesso gli appariva come la più grande stupidaggine mai concepita da mente umana.
Courtney sarebbe andata avanti per ore, lo avrebbe incolpato di chissà cosa, si sarebbe rifiutata di dormire con lui per giorni...
-Duncan!-
Ecco, il momento tanto temuto era arrivato prima del previsto!
-Sì?- tentò lui, sperando che la voce non gli tremasse.
Courtney gli si avvicinò e gli puntò un dito sul petto.
-Domattina telefonerò ai miei avvocati: questo scempio dovrà finire!-
Il punk annuì, sperando di cavarsela con poco: magari un ceffone, o qualche giorno di astinenza...
-Adesso voglio solo io, te e sesso!-
Cosa?
Prima che il ragazzo potesse reagire, Courtney lo aveva afferrato per le spalle e aveva cominciato a baciarlo avidamente, con una violenza mai utilizzata prima e che a Duncan, tutto sommato, non dispiaceva.
Mentre lei gli strappava letteralmente di dosso la maglietta, lanciò un'occhiata al computer ancora acceso ed un sorriso astuto gli si disegnò sul volto.
Fanfictions scadenti, vi amo!

   
 
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