Capitolo 1: Rivelazione Non avevo mai visto un ospedale. Non dal vivo, solo nei film. Odio gli ospedali. Troppo bianco. E le infermiere con sempre quel sorriso stampato in faccia, anche quando escono da una salo operatoria vedendo un paziente morto, ti sorridono. Per rassicurarti, certo, ma quella faccia mi fa saltare i nervi. E poi avete visto quanto è grande un ospedale? Quello dove sono io ora è enorme. Pieno di stanze. E se mi perdessi? Incomincerei a vagare senza trovare una meta fino alla fine dei miei giorni? Almeno sono già in ospedale per essere ricoverata. Davvero molto rassicurante. Ora voi vi chiederete chi sono e perché sono in un ospedale. Magari a voi non ve ne frega niente di me, Gwen, una ragazza dark e solitaria, una traditrice, una ruba fidanzati, una “tetra figura”. Forse non mi conoscete nemmeno. Forse in questo momento state pensando chi sia io. Perché anche se ero una concorrente di “A Tutto Reality” non ero una delle più gentili, generose, altruiste, eccetera. Però nonostante questo ho scoperto di avere alcuni fans,(strano vero?),e ho deciso di scrivere un libro su di me. Forse non lo leggerà nessuno, o forse solo poche persone, non so perché ho questa voglia ma sento che devo farlo. E inizio, come ho già detto prima, dall’ospedale. Incomincio a correre spinta da una frase che mi martella nel cervello. “E se Duncan muore?” Gli infermieri mi guardano male ma non mi interessa. Voglio arrivare da lui il prima possibile. “E se Duncan muore?” Questo bianco spento mi fa quasi rabbrividire. O forse è per questo pensiero? - Signorina! Non sa che non si può correre nei… si fermi!- Fantastico! Ora mi sono anche fatta sgridare da un dottore. Ma che mi importa. “E se Duncan muore?” Cavolo…ma quanto è grande questo ospedale? La stanza di Duncan è al sesto piano…accidenti…l’ascensore? Trovato. Entro mentre si sta chiudendo bloccandolo con la mano. Una vecchietta accanto a me mormora con sdegno. Faccio finta di niente e appena si aprono le porte schizzo fuori. “E se Duncan muore?” Cerco la sua stanza: 35. 31. 32. 33. 34. 35… 35! Un'altra stanza bianca, apro la porta. Dentro è tutto bianco, ovvio, con delle tende a una finestra che da sul giardino, c’è anche un tavolo e un appendiabiti. E un lettino. - Duncan…- ha il braccio fasciato,una coperta bianca gli arriva al torace. Sulla faccia ha dei graffi. Ha gli occhi chiusi. Forse dorme. O forse no.. Mi avvicino con timore. È bellissimo. La cresta non ce l’ha più, i capelli neri sono più lunghi e gli coprono la fronte. Sono arrivata accanto a lui. Mi siedo sulla sedia, bianca, posizionata vicino al lettino. - Duncan…- Chiudo gli occhi. - Serviva uno stupido incidente per vederti di nuovo?- Apro di scatto gli occhi, Duncan mi sta guardando sorridendo. - Duncan!- esclamo felice. Il suo sorriso diventa sempre più debole. - Sono contento che tu sia qui..- - Anche io. - Gli sorrido. Lui mi sorride. Mi faccio coraggio. - Duncan..tu..mi sei mancato..- sussurro. - Anche tu mi sei mancata…ma ti devo spiegare delle cose..- Cerca di tirarsi su ma ricade sofferente. Metto una mano sul suo braccio,dove non è ferito. - Tranquillo, mi spiegherai tutto quando sarai uscito.- Mi sorride. Quanto mi è mancato in suo sorriso.. Gli sorrido anche io. All’improvviso il suo sguardo cambia, come se si sia ricordato qualcosa di terribile. - Come hai potuto farmi questo?- - Farti cosa?- Lui sta per rispondere, quando viene interrotto. - Duncan…Oh mio Dio, stai bene?- Una ragazza, beh, Courtney, entra come una furia nella stanza e prende la mano di Duncan. - Tranquilla principessa, è tutto ok, mi sento già meglio.- - Come sono felice..- Lei fa un ampio sorriso. Poi si gira verso di me, notando chi sono per la prima volta. - Gwen? Ma sei tu?- Si avvicina incredula. - Ehm, già Courtney, quanto tempo…- - Non sei cambiata affatto.- Lo dice con gentilezza, non con disprezzo. - Nemmeno tu. – In effetti è proprio così. Io sono sempre la solita dark solitaria, anche se un po’ meno, e lei sembra essere tornata “la solita ragazza della porta accanto”. No, aspetta, principessa?? A quel pensiero il mio sorriso si spegne. - Tutto bene?- mi chiede. - Oh, certo..- - Chi lo immaginava che ci saremmo incontrate di nuovo grazie al mio ragazzo.- Mi giro a guardarlo. Lui sta ancora con la mano tra quella di Courtney. - Il tuo ragazzo?- - Non te l’ha detto?- No, non me l’ha detto e poi perché avrebbe dovuto dirmelo?! Noi due non ci vediamo più da poche settimane dopo il Tour, quando lui mi dice che deve partire per andare a New York per alcuni mesi, non si è nemmeno degnato di spiegarmi il motivo, ha detto che avrebbe pensato sempre a me e cose simili, per un po’ ci siamo anche sentiti attraverso internet e cellulare ma da settimane non ho sue notizie! E sai perché sono qui? Perché Bridgette, grazie a Geoff, è venuta a sapere che Duncan ha avuto un incidente in aereo nel ritorno, così mi sono catapultata qui, in questo orribile ospedale, soltanto per vedere Duncan che fino a un secondo fa credevo fosse il MIO ragazzo!!!!! Vorrei rispondere questo a Courtney, ma non so perché rispondo con un semplice: - No. - - Beh, ora lo sai. - - Già, e da quanto state insieme?- - Pochi giorni.- si affretta a rispendere Duncan. - Hai ragione tesoro, il tempo è volato così in fretta a New York che sembrano solo pochi giorni, anche se in realtà sono alcuni mesi. New York? Alcuni mesi? - Allora eri con lei a New York…- - Come?- chiede lei. Devo aver sussurrato così piano che non ha sentito, meglio così. - Gwen…..- - Vi lascio soli…- Esco di corsa per non far vedere le miei lacrmene che rmai scendono dai miei occhi... Continua *-* Angolo Autrice prima fan fiction accetto qualsiasi commento ** Spero che non mi uccidiate T.T Ciaooooo xD