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Autore: CateDiaries    16/02/2012    5 recensioni
Sara, una ragazza italiana cacciatrice di vampiri, si trasferisce a Mystic Falls con il fratello Rob. In questa città farà nuove conoscenze e rincontrerà, dopo sei anni, Elijah, con il quale nascerà inevitabilmente una storia d'amore. Finirà bene? Finirà male? Ma soprattutto, quale sarà il ruolo di Sara nella "guerra" contro Klaus? Se siete interessate a scoprirlo, leggete.
Dal primo capitolo:
- Lei è un vampiro, vero? Uno di quelli buoni-
Elijah le aveva sorriso amaramente. - Non esistono i vampiri buoni. Essendo una giovane cacciatrice dovresti saperlo.-
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Elijah, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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1-      La lettera

 
Era un sabato mattina quando Stefano ricevette quella lettera. Fin dal primo momento in cui l’aveva presa in mano aveva percepito che quella non era una lettera di saluti tra due vecchi amici. È vero lui e Liz non si sentivano da parecchi anni, ma non ci aveva messo molto a capire che quella lettera avrebbe portato solo guai alla sua famiglia. La aprì e la lesse attentamente.
 
Caro Stefano,
come avrai già capito questa lettera non è per ripercorrere la nostra amicizia o cose del genere. Ho un problema e tu sei l’unico con cui io possa parlare. Riguarda i vampiri. La città è infestata e dato che tu sei un ottimo cacciatore ho pensato di rivolgermi a te. Ti prego, ho bisogno del tuo aiuto. La situazione mi sta sfuggendo di mano e non so come porre fine a tutti gli attacchi. Le cose peggiorano di continuo quindi ti prego di raggiungermi al più presto.
Grazie in anticipo. Con affetto,
Liz.
 
- Non avrai davvero intenzione di andare là, vero?- gli chiese la moglie, quando le riferì della lettera.
- Silvia, Liz sembra davvero disperata e…-
- No, non starò qui ad aspettare tue notizie in preda al panico. Verrò con te, sono pur sempre una cacciatrice di vampiri. E poi i ragazzi sono grandi e possono cavarsela da soli.-
Stefano sorrise e strinse le mani della moglie. - Appunto per questo avevo avuto un’altra idea…-
 
***
 
 - Brava! Bel colpo sorellina! Nessun vampiro sarebbe capace di sfuggirti!- disse il ragazzo ventitreenne, castano e con gli occhi verdi mentre guardava la sorella che sparava con la balestra una freccia precisa nel cuore del manichino che usavano per allenarsi.
Lei gli sorrise. – Non c’è bisogno che me lo ricordi Rob. Forse sono io a doverti ricordare che ho solo 18 anni e ho già ucciso più di 200 vampiri.-
Anche lei era altrettanto bella, con lo stesso colore di capelli e occhi. Si allenavano tutti i giorni per essere in grado di contrastare i demoni della notte. E si divertivano come pazzi al pensiero di trucidarne grandi quantità. D’altronde che cosa vorreste aspettarvi dai figli dei due più grandi cacciatori di vampiri della storia?
- Rivincita?- chiese la ragazza al fratello.
- Con piacere-
In quel preciso istante comparvero i loro genitori.
- Rob, Sara. Dobbiamo parlarvi-
Dallo sguardo della madre si capiva benissimo che qualcosa la turbava.
- Guai in vista?- chiese Roberto.
- Esattamente. È arrivato il momento per voi, di mettere nuovamente in pratica le vostre abilità. Ho ricevuto una lettera da una mia vecchia amica, Liz Forbes. La sua città è infestata dai vampiri e la situazione le sta sfuggendo di mano. Ha chiesto il nostro aiuto e ho pensato che sarebbe stata un’ottima occasione per voi.- spiegò il padre.
- Sì, ci sto. È elettrizzante! Tu che ne pensi Sara?-
Ci pensò un po’ su e poi disse: - Andata. Dov’è che dovremmo andare?-
***
 
Quella sera Sara era in camera sua e stava facendo i bagagli. Intanto parlava al telefono con la sua migliore amica, raccontandole della lettera.
- Mystic che?- chiese quella.
- Mystic Falls, Ali. È una cittadina della Virginia dove, a quanto pare hanno qualche problema con i vampiri e hanno un disperato bisogno del mio aiuto! Credi che debba portarmi anche la giacca pesante?- rispose Sara ridacchiando.
- Nah, secondo me è uno di quei posti in cui fa un caldo bestiale tutto l’anno. Ma quindi andrai a scuola lì?-
Ridacchiò – Eh, già…mi mancherete un sacco!-
- Anche tu, ma potrò venirti a trovare ogni tanto?-
- Dipende…devo prima constatare quanto è grande il problema con i vampiri. Ormai li riconosco dall’odore-
Alice rise. – Già, ormai sei un’esperta. Ma a proposito di vampiri. L’hai più rivisto?-
Sara sospirò toccando il ciondolo che portava al collo. – No, Ali…non sai quanto vorrei rivederlo. Ha salvato la vita a Rob, gli devo un favore.-
- Mhh…solo per questo? Sbaglio o avevi una cotta per il misterioso vampiro dagli occhi neri?- rispose Alice maliziosa.
- Ali! Smettila, ha salvato la vita di Rob, ma è pur sempre un vampiro. Non ci si può fidare di quelli come lui.- disse Sara cercando di convincere più se stessa che l’amica.
- Ok..se lo dici tu. Ora ti devo salutare. Fai buon viaggio mi raccomando e chiama appena arrivi!-
Sara rise. - Certo mammina. Dai non preoccuparti tanto c’è Rob con me. Ciao Ali! Mi mancherai!-
Chiuse la chiamata. Una volta finita la valigia prese da sotto il letto la scatola con il simbolo degli Hunter dove teneva tutto l’equipaggiamento da cacciatrice. La aprì e controllò che ci fosse tutto: paletti, granate, proiettili di legno e soprattutto verbena.
Dopo di che si mise a letto e le tornarono in mente le parole di Alice. “L’hai più rivisto?”.
No, non lo aveva più rivisto. Erano passati sei anni da quando quel misterioso e bellissimo vampiro aveva salvato la vita di suo fratello, ma Sara ricordava tutto come se fosse stato ieri. Aveva 12 anni e Roberto stava dando la caccia ad un vampiro. Lei voleva aiutarlo, ma il fratello aveva paura per lei e non voleva che prendesse parte alla cattura del mostro. Quando riuscì a trovarlo scoprì che il vampiro era molto più forte di lui. Roberto rimase ferito gravemente, era in fin di vita. Fortunatamente Sara aveva seguito il fratello: attaccò il vampiro alle spalle e lo uccise. Dopo chiamò i suoi genitori e portarono il ragazzo all’ospedale. I medici dissero loro che era grave e poteva non sopravvivere. Sara passò tre giorni accanto al letto del fratello sperando che si riprendesse, ma questo non dava segno di vita. Un giorno un uomo che Sara non aveva mai visto entrò nella stanza.
- Chi è lei?- aveva chiesto Sara all’uomo tra una lacrima e l’altra.
Non sapeva chi fosse e questo la spaventava.
Lui le aveva sorriso, fissandola con i suoi profondi occhi neri. - Mi chiamo Elijah. Sono qui per aiutare tuo fratello.-
Gli occhi di Sara si erano illuminati di speranza. - Lei può davvero aiutarlo? Come?-
Elijah l’aveva fissata intensamente cercando di trasmetterle con lo sguardo la risposta e lei aveva capito tutto.
- Lei è un vampiro, vero? Uno di quelli buoni-
Elijah le aveva sorriso amaramente. - Non esistono i vampiri buoni. Essendo una giovane cacciatrice dovresti saperlo.-
Sara non aveva avuto il coraggio di rispondere. Era rimasta ad osservare Elijah mentre si mordeva il polso e faceva bere il suo sangue a Roberto.
- Adesso devi stare attenta che non gli accada nulla per le prossime 24 ore. Se dovesse morire, diventerà un vampiro. Non perderlo di vista.-
Stava per uscire dalla stanza quando Sara lo aveva afferrato per la manica della giacca e lo aveva abbracciato. In così pochi minuti si era già affezionata a quel misterioso vampiro.
- Ti prego, non andare via.- gli aveva detto tra le lacrime.
Lui le aveva accarezzato la testa e le aveva detto. - Un giorno ci rivedremo. Te lo prometto.- E, dopo averle legato al collo una collana con una semplice pietra blu, le aveva posato un dolce bacio sulla fronte prima di sparire nel nulla.
Rivivendo quei ricordi Sara si sentì vuota. – Avevi detto che ci saremmo rivisti. Sono passati sei anni e di te ancora nessuna traccia. Mi hai mentito.- sussurrò stringendo il simbolo della sua promessa e iniziando a piangere sul cuscino. Aveva bisogno di lui. Aveva bisogno che le fosse vicino, ma lui non c’era. Le mancava. Si addormentò pensando a quello sguardo, freddo e caldo al tempo stesso. Quello sguardo che di lì a poco avrebbe incrociato di nuovo.
  
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