Nove versi per te, o Lucas
Apollo, dio delle arti
O figlio di Apollo,
come puoi tu essere
tale opera?
Quale stupenda creatura,
con il cielo incastonato nelle iridi,
con il nero corvino sui capelli,
con il sole che bacia la tua pelle
così delicatamente perfetta…
Nove versi per te, o Helen
Io mai ho capito
Come un viso potesse
Far impazzire un uomo.
Impazzire, fare cose folli,
azioni senza uno scopo preciso;
ma la radiosità del tuo
Volto, o Helen
Potrebbe illuminare l’oscurità più profonda:
come potrei io non diventar matto?
Spazio dell’ “autrice”: Aspettando Dreamless (con infiniiiita IMpazienza) mi è girato lo schizzo di scrivere due poesie, nate (ipoteticamente) dai rispettivi cuori, di Helen e di Lucas. Notare la frequenza del numero 9: entrambe hanno nove versi, queste scemenze sono scritte a grandezza 9, le poesie a 18 e i titoli a 27. Troppo Dante fa male vero? Dovrebbero provarlo scientificamente.
P.S.: Ovviamente scherzo, Dantuccio caro, sarai sempre uno dei miei preferiti insieme al mitico Ariosto, a Catullo e a Leopardi :) e a quelli che non ho ancora avuto modo di apprezzare ;)