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Autore: sophie97    17/02/2012    8 recensioni
Un amore forte, straordinario...la storia di un'assassina e di una vittima, la storia di un cuore di ghiaccio che incontra calore...Long fic scritta "a quattro mani" con Pakometallaro.
Buona lettura, aspettiamo le vostre recensioni numerose…se la storia non ha successo ci arrabbiamo!!!=)
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Pensieri


 

 
Luca era seduto sulla sua sedia, lo sguardo perso nel vuoto, e pensava; pensava all’incontro finito male con Sophie “Ma perché si è comportata così? Cosa le ho fatto?”. Luca non ce la faceva più, voleva risposte, ma di chiamare Sophie non se ne parlava nemmeno; lei non lo aveva mai chiamato nei giorni che erano passati dopo quell’incontro e lui non avrebbe ceduto.
Dalle finestre entrava un sole caldo e confortante e Luca si fece baciare dai suoi raggi, ricordò la bellissima sensazione che aveva provato quando aveva baciato Sophie e si accorse di quanto gli mancasse.
“No, lei  mi ha trattato male e senza motivo, quindi con lei è finita a meno che non mi spieghi tutto per bene.” Luca era testardo e per nulla al mondo avrebbe ceduto; amava Sophie, in cuor suo lo sapeva, ma ormai aveva deciso. Si guardò intorno e quando posò lo sguardo sull’orologio che aveva in studio capì di essere in ritardassimo “Cavolo, la difesa in tribunale è tra mezz’ora, Sophie anche a lavoro mi fai brutti scherzi!”.
Arrivò alla fermata degli autobus giusto in tempo; Luca aveva la macchina ma preferiva spostarsi in città con i mezzi pubblici.
Mentre saliva vide Sophie che camminava e gli venne l’idea di fermarla e chiarire con lei ma non lo fece, salì sull’autobus e la guardò camminare con uno sguardo fiero e deciso, come sempre.
“Chissà dove starà andando, magari ha un altro…ma certo! Tutto quadra: scompare per un bel po’ di tempo, si comporta in modo strano e per alcuni giorni non si fa né vedere né sentire…“  Luca cercava di trovare altre soluzioni ma gli veniva in mente solo quella, era la più plausibile; il suo volto si fece triste e cupo.
Sophie lo aveva tradito in partenza, certo non era ancora del tutto legata a lui ma a Luca fece male scoprire che Sophie molto probabilmente lo tradiva. Ora quella ragazza non gli mancava più, avrebbe solo voluto dirle quanto la disprezzasse.
 
 
Erano le 14:30 quando Sophie smise di pulire le sue armi; quando era nervosa puliva le armi, era il suo passatempo.
Con Luca non si sentiva da giorni e non lo avrebbe chiamato di certo per chiedergli scusa; ai suoi occhi ora era solo un bamboccio geloso, ma Sophie sapeva di essere in torto “Oh basta pensare a lui, pensiamo al lavoro”.
Sbirciò la lista e si fermò sul nome di Pietro Lavini: imprenditore che aveva ucciso moglie e due figli e poi era uscito di prigione dopo aver sborsato un ingente somma di denaro.
Sophie uscì dall’albergo e si diresse verso la casa della vittima.
Era un uomo magro e brizzolato con delle leggere rughe sul viso e gli occhi azzurri.
Sophie iniziò a pedinarlo: quell’uomo era noiosissimo, stava sempre con i suoi soci e non si staccava mai dal telefono. La fredda assassina lo tampinò fino a sera poi, quando decise di ritornare in albergo, la giornata ebbe una svolta: un uomo lo avvicinò e gli mise una busta gialla nella giacca. Sophie fu veloce, affiancò l’uomo e gli rubò la busta senza che questo se ne accorgesse.
In albergo lesse la lettera, che conteneva un fohlio su cui era scritto: “Ci vediamo domani sera alle 23:30 al bar del Ponte Vecchio per concludere l’affare dell’oro bianco…“.
Ecco, Sophie sapeva quando agire.
 
 
Erano le 23.00 quando Sophie arrivò al bar, e fu sorpresa di vedere la sua vittima già lì, con mezz’ora di anticipo. Ma questo avrebbe giocato a suo favore.
Pietro Lavini imboccò una via secondaria, fumando distrattamente una sigaretta.
La criminale lo seguì, estrasse la pistola, ma prima che potesse sparargli alle spalle, l’uomo si voltò.
I due rimasero a osservarsi per qualche istante.
«Chi sei?» chiese poi lui.
Sophie rimase ferma, puntandogli contro la pistola…si sentiva a disagio, non parlava mai con le sue vittime prima di ucciderle.
Eppure non premette il grilletto come avrebbe potuto fare da un momento all’altro, ma rispose: «Io so chi sei tu, e questo basta.».
L’uomo mise una mano in tasca, cautamente: «E potrei almeno sapere cosa hai intenzione di fare con quell’arma?».
«Semplice…» disse lei. “Ucciderti” avrebbe aggiunto, ma la sua mente fu improvvisamente invasa dai ricordi di Luca. Chissà se lui avesse scoperto la sua vera identità come avrebbe reagito? C’era mancato poco qualche giorno prima. E chissà se…
I pensieri di Sophie vennero interrotti da un brusco movimento da parte di quella che doveva essere la sua vittima: l’uomo tirò fuori dalla tasca un coltello e con scatto fulmineo si mosse verso la ragazza.
Alzò il braccio e poi lo abbassò velocemente, ferendo Sophie ad un fianco.
Lei nello stesso istante sparò, uccidendo il criminale.
Ci fu un attimo di silenzio, caddero entrambi a terra.
 
Sophie avvertì un dolore terribile al fianco sinistro, le si appannò la vista.
Rimase a terra, immobile per qualche istante.
Osservò il corpo di Pietro Lavini, che giaceva senza vita...
Cominciò a fare respiri profondi, guardò la sua maglietta che era completamente inzuppata di sangue.
Stava per perdere i sensi, sentiva tutto quello che la circondava più lontano…quando sentì dei passi avvicinarsi.
“Qualcuno ha sentito il colpo…devo sparire…” pensò.
Si alzò a fatica, trattenendo a stento un grido di dolore.
E si allontanò barcollando verso l’albergo.
 
 
Erano le 23.30 quando Sophie entrò nella sua camera e si distese sul letto, distrutta.
La ferita continuava a sanguinare e faceva molto male…rimase ferma per qualche minuto guardando il soffitto.
Improvvisamente sentì bussare alla porta.
Indossò una felpa per nascondere la ferita e chiese: «Chi è?».
La risposta la meravigliò, non se lo aspettava: «Sono Luca…devo parlarti.».
Sophie aprì la porta e si trovò davanti a quel ragazzo che non vedeva ormai da qualche giorno, di cui si era perdutamente innamorata, anche se faceva fatica ad ammetterlo persino a sé stessa
Eh si, alla fine Luca era andato da lei, ma non per riconciliarsi…
«Come sei pallida, tutto bene?» chiese lui appena entrato.
Sophie annuì. Era incridebile come quel ragazzo capisse sempre se c’era qualcosa che non andava.
«Cosa ci fai qui?» chiese lei fredda, ignorando la domanda di Luca.
«Sophie, voglio sapere chi sei.».
L’assassina alzò un sopracciglio sorpresa da quella richiesta e lui continuò: «Ho letto il giornale ieri. È stato trovato il corpo di una donna che è stata uccisa qui a Firenze.».
«E allora?».
«Allora quella donna è stata uccisa il giorno che noi due ci siamo incontrati, nella strada su cui si affaccia il retro del bar dove siamo stati e alle 19.15…quando tu ti sei allontanata per andare in bagno.» spiegò Luca, un misto di rabbia e preoccupazione negli occhi.
«Non capisco dove tu voglia arrivare…» disse la criminale che invece si sentiva scoperta.
Luca fece un attimo di silenzio, poi respirò profondamente: «L’hai uccisa tu?» chiese tutto d’un fiato.
«Pensi davvero una cosa del genere? Tu pensi…Luca, credevo che ti fidassi di me.».
«Sophie, io non so niente di te! Mi hai detto che sei una manager ma io non so se è la verità! Io non ti conosco…» esclamò il ragazzo.
Sophie annuì. Non voleva perderlo…e non gli avrebbe mai detto chi era lei veramente.
Fece un passo verso di lui…ma inciampò.
Cadde tra le sue braccia e gridò per il male al fianco che quella maledetta coltellata gli provocava.
Luca la guardò, subito non capì.
Ma quando si guardò le mani rimase a bocca spalancata: erano sporche di sangue!
«Ma tu sei ferita! Sophie!».
Di nuovo alla ragazza si appannò la vista, sentiva che le forze la stavano abbandonando.
Lui era in preda al panico. Avrebbe voluto chiamare un’ambulanza, ma aveva dimenticato il cellulare. Doveva uscire dalla stanza.
«Resisti…io…vado a chiamare qualcuno, arrivo.» balbettò posando Sophie sul letto.
«Non…ne me laisse pas…je t’aime…» sussurrò lei, prima di chiudere gli occhi.
 
 


Buonasera!
Allora, sta perdendo colpi la nostra assassina? Luca adesso è molto sospettoso e lei è ferita, così la situazione si complica…cosa accadrà?
Grazie a tutti coloro che ci seguono e in particolare ai recensori per i loro commenti e i preziosi consigli!
Sophie & Pakometallaro

  
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