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Autore: olly winch    18/02/2012    1 recensioni
Non era lei quella sbagliata, ero io. Lei amava stefan e poteva fare quello che voleva con lui mentre c'ero anche io. Era il suo fidanzato ed era libera di fare tutto, anche mentre ero io presente.
Lei era un'umana, e gli umani si innamoravano, anche di due persone contemporaneamente.
Una role mia e di Ele.
Un grazie a quelli che la leggeranno, la prenderanno in considerazione, o qualsiasi altra cosa.
Grazie :)
Enjoy, Lover.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV DAMON_

Elena si svegliò e tirai subito indietro la mano con la quale le carezzavo il volto. Si mise seduta e incominciò a piangere, poggiando la testa sulla mia spalla, io poggiai a mia volta la mia testa contro la sua e ricambiai la stretta di mano. Quando disse quelle parole fu come se morissi io, dentro.
''Tu non morirai. Non lo permetterò. Mai nessuno ti farà del male, ok? Non finché io sarò in non-vita.''
Dissi con il suo viso tra le mani. La guardai negli occhi e tentai di asciugarle il mare di lacrime che fuoriusciva dai suoi occhi stanchi.
''Siamo d'accordo? Tu non morirai.'' La guardai. Non avrei mai permesso questo. Sarebbero dovuti passare sul mio cadavere impalettato per poterla uccidere.
''Non perderai nessuno, e noi non perderemo te, non perderai la tua vita per gli altri, Elena. Troveremo una soluzione.''
Per un secondo mi passò per la testa l'idea del vampirismo, ma questo sarebbe stato peggio che privarla della propria vita. Era una maledizione che non auguravo a nessuno. Mentre tenevo il suo viso tra le mie mani mi sentivo meglio, perché un un certo senso era come essere ricchi. Perché avevo una stella tra le dita e non me n'ero accorto prima di allora. Abbozzai un sorriso sollevando un angolo delle labbra. Non mi resi conto di quello che stavo facendo. In un certo senso ero contento di quel momento, potevo essere ricco con uno sguardo. Era quella la mia ricchezza più grande: Lei.

POV ELENA_
 
Le sue parole mi rassicurarono. Non che credessi più di tanto al fatto che mi avrebbero salvato da Klaus. Non potevano. Nessuno poteva. Ma fu rassicurante lo stesso. Mi calmai, smisi di piangere. La mia faccia umida era ancora tra le sue mani. Cercai di rispondere al sorriso. Venne fuori una specie di smorfia. Risi vedendomi riflessa nei suoi occhi dannatamente azzurri.
Tutta la paura, lo sconforto, la rabbia, tutto se ne era andato. Eravamo rimasti noi due. Quei momenti erano quelli che mi piacevano di più, quelli che avrei voluto non finissero mai. Erano quegli istanti dove tutto quello che sentivamo l'uno per l'altra veniva fuori. Visibile forse solo a noi, perchè in quei momenti il resto non esisteva più.
''Mi dispiace. Per tutto.''
Damon mi guardò sorpreso, ma non mi interruppe.
''Mi dispiace di aver provato a farmi uccidere. Mi dispiace di averti fatto del male, anche con le piccole cose. So ciò che senti, o almeno credo di saperlo, e mi dispiace di averti causato dolore.
Mi venivano in mente tutte le volte che avevo abbracciato o baciato Stefan davanti a lui.
''Davvero. Non volevo. Ho provato a nascondere quello che sento davvero, e mi dispiace. Mi dispiace anche di essere qui adesso, di sembrare una stupida, una stupida che non fa altro che piangersi addosso.''
Quel discorso era rivolto a lui o a me? Era vero. Non avevo fatto altro che piangermi addosso invece che reagire. Era il momento di cambiare. Eliminare l'immagine dell'Elena indifesa e piagnuccolosa. Era il momento di reagire. Avevo sofferto abbastanza. Nessun'altro mi avrebbe fatto del male, non lo avrei più permesso. Se Klaus avesse voluto uccidermi avrebbe dovuto impegnarsi. Non mi sarei consegnata senza ribellarmi. Ma non avrei nemmeno permesso a qualcun'altro di pagarne le conseguenze. Mi autoconvinsi che volendo avrei potuto sconfiggere Klaus. O almeno l'idea di poterlo fare mi diede la forza fer far nascere una nuova Elena. Un'Elena che reagiva e che non avrebbe più esitato o nascosto ciò che era o sentiva. Ero a pochi centimetri da lui. Mandai al diavolo tutto e feci quello che avrei dovuto fare tempo prima. Le mie labbra toccarono le sue per la seconda volta nel giro di ventiquattro ore. Non mi avrebbe fermato nessuno. Ne lui ne suo fratello mi avevano chiesto di scegliere. L'aveva fatto Katherine. E anche se fino ad allora non avevo voluto ammetterlo io la mia scelta l'avevo fatta. Nel preciso istante in cui avevo varcato la porta del pensionato la notte precedente. Tutto quanto sparì, c'eravamo solo noi due e non sarebbe potuto essere più perfetto.

POV DAMON_

Quando smise di piangere mi sentii sollevato. Anche se il suo viso era impregnato di lacrime non lo lasciai. Lo tenni ancora dolcemente stretto tra le dita.
Era così bella. Poi parlò. Le sue parole mi sorpresero e per quanto volessi replicare non ne ebbi la forza e continuò a parlare lei. Volevo dirle che non era colpa sua.
Non era lei quella sbagliata, ero io. Lei amava stefan e poteva fare quello che voleva con lui mentre c'ero anche io. Era il suo fidanzato ed era libera di fare tutto, anche mentre ero io presente.
Lei era un'umana, e gli umani si innamoravano, anche di due persone contemporaneamente.
Poi, appena dischiusi le labbra per parlare, lei unì le sue morbide labbra alle mie. Appena mi resi conto di ciò che stava accadendo, il mondo intorno a me scomparì. Ricambiai il bacio, con passione.
Aspettavo questo momento da tanto tempo e la sera prima stava accadendo, se Katherine non ci avesse interrotti. Lei aveva ricambiato il mio bacio, non si era allontanata come avrebbe fatto qualche giorno fa. Ora aveva accettato tutti i suoi sentimenti. Katherine le aveva detto di scegliere, io non l'avrei mai fatto. Perché se fossi stato io nella posizione di scegliere non avrei mai potuto farlo. Perché una persona non può scegliere in quattro e quattrotto chi amare, con chi stare, con chi passare del tempo della sua vita. In quell'attimo in cui Elena era costretta a scegliere tra me e Stefan aveva esitato, mi aveva guardata supplichevole e alla fine aveva dato come risposta mio fratello. Anche perché l'avevo pregata di farlo, il più in fretta possibile.
 
Le nostre labbra si muovevano al contempo. Entrambi volevamo sempre di più l'uno dell'altra. Chiusi gli occhi e mi godei quel momento pieno di passione e tensione.
Era come baciare una rosa. Avevo coltivato l'amore per quella rosa dalla prima volta in cui l'avevo presa. L'avevo curata, ma l'avevo anche quasi fatta morire. L'avevo lasciata li, non curandomi delle conseguenze, del fatto che per il resto del giorno non le sarei stato accanto e non l'avrei curata, non l'avrei presa in considerazione. Ma poi quando ragionavo e capivo che avevo sbagliato cercavo di fare tutto il possibile per farla rinsavire. Provando in mille modi, tutte le soluzioni per non farla appassire. Lei era una rosa forte, si riprendeva sempre anche dopo aver passato ore da sola. Lei si riprendeva sempre, ogni volta che le facevo del male. Rinasceva, sempre. L'avevo amata e ferita, ma lei si era sempre ripresa. Proprio come una rosa. Lei era la mia rosa.
E da quel momento capii che non me ne sarei mai separato, anche se avessi dovuto fare l'impossibile, anche se ci sarebbero state delle vittime collaterali, non mi sarebbe importato. Per me l'unica cosa importante ora era lei. Solo lei. Nessun altro.
Mi allontanai, con il suo viso tra le mani, la guardai negli occhi. I nostri visi vicini, il suo battito cardiaco era aumentato, ed io stavo quasi per bruciare. Quel momento era stato come un incendio in mezzo ad un campo di grano. Si espandeva ad ogni contatto e le persone bruciavano di passione. La guardai negli occhi, non azzardai a parlare per rovinare quel momento così perfetto.

POV ELENA_
 
Era successo. Mi aveva ricambiato. Non sarei potuta essere più felice.
Sentivo che era esattamente quello che volevo, non avevo più dubbi. Io volevo lui. Mi guardò negli occhi, non c'era bisogno di parlare. Tutto il mio mondo era lì, dentro quelle sue iridi azzurre.
Il mio battito era accellerato. Sostenni il suo sguardo dolcemente. Niente avrebbe potuto rovinare quel momento. Ne Katherine, ne Bonnie, ne Klaus e nemmeno lo stesso Stefan.
Un po' mi sentivo in colpa verso di lui. Come se l'avessi preso in giro. Stavo con lui e intanto ero felicemente incollata a suo fratello. Dovevamo parlare. Avrei dovuto chiarire tutto a Stefan. Non avrei fatto il doppio gioco come Katherine. Avevo fatto la mia scelta e non me ne pentivo. Volevo risolvere tutta quella situazione al più presto, per potermi godere fino in fondo quei momenti. Ma Stefan dove era? Non lo vedevo da tempo. Erano passate diverse settimane dall'arrivo di Klaus e Stefan era sparito tanto velocemente quanto era arrivato, come potevo parlargli se non sapevo dove fosse e se non rispondeva al cellulare? 
Basta con Stefan. Tornai al presente. La persona che volevo era lì, mi stava guardando. Lo baciai ancora. Giusto per confermargli la mia scelta, non era un errore. Mi allontanai di qualche centimetro.Scivolai nuovamente con la testa sulla sua spalla e mi strinsi a lui. Mi abbracciò e rimanemmo così, nelle braccia dell'altro, non capii per quanto tempo. Desiderai che non finisse mai. Guardai le nostre mani stringersi a vicenda, mi chiesi se fosse reale o se stavo sognando ed ero ancora svenuta. Lo guardai negli occhi. Si, era reale. Sorrisi. C'era ancora una cosa che dovevo fare. Il mio battito accellerò ancora. Ero nervosa. Lo fissai intensamente.
''Ti amo, Damon.''
Dissi dolcemente. Ecco. L'avevo detto. Forse era troppo presto. Mi sentì un'idiota. Avevo rovinato tutto? Spostai lo sguardo e strinsi più forte la sua mano, come per non permettergli di andarsene, anche se non sembrava fosse sua intenzione. Aspettai che dicesse qualcosa qualcosa, qualsiasi cosa. Il mio cuore non voleva rallentare. Guardai ancora le nostre mani sperando di non aver rovinato tutto quanto dicendo di amarlo, non ero mai stata molto brava in queste cose, sbagliavo i tempi. Forse era quello il motivo per cui non aveva funzionato con Matt. Con Stefan non avevo sbagliato perchè non ce ne era stato tempo, ci eravamo messi insieme subito, nemmeno sapevo chi fosse. All'inizio lo amavo su serio, ma ultimamente mi chiedevo se quello che se quello che sentivo per lui era ancora amore o se era piuttosto l'abitudine.
In ogni caso non era come quello che provavo per Damon. Non mi ero mai sentita come se tutto, ma proprio tutto, intorno a noi fosse sparito con Stefan. Si lo avevo amato davvero ma in ogni momento i nostri problemi venivano sempre fuori. Non mi ero mai sentita totalmente presa da lui, non come stava succedendo in quegli istanti. Ero una cosa sola con Damon. Quell'abbraccio era il posto più stupendo dove fossi stata e che non avrei mai voluto lasciare. Sperai solo di non avere rovinato tutto quanto con la mia impulsività.

POV DAMON_
 
Quelle tre singole parole mi confusero. La mia mente rimase annebbiata, come la vista.
Nessuno mi aveva mai detto sinceramente una cosa così e ora non sapevo come reagire, non ero abituato a fare cose del genere. E poi, ripensandoci, ma Stefan? Che fine aveva fatto? Il così tanto desiderato e amato santo Stefano con cui aveva passato momenti indimenticabili? Certo, con lui.
Perché con me ne aveva passati solo di orribili. Io ero quello che faceva soffrire chiunque, che non aveva un cuore, non aveva un'anima e la sua parte umana si era sbriciolata quando si era trasformato in un malvagio vampiro che uccideva persone innocenti per puro divertimento.
Ecco ciò che pensavano di me le persone in questa città, compresa lei. Nessuno sapeva ciò che ero dentro, neanche io lo sapevo e l'idea di scoprirlo mi spaventava.
Ora quelle parole mi resero la persona non in vita più felice del mondo. Guardai Elena. Il suo sguardo trapelava speranza, insicurezza e timore. Forse pensava che quelle parole non mi avrebbero fatto bene. Pensava fosse stata troppo avventata nel dirle dopo un solo bacio. Un po' lo era stata. La guardai ancora. Aveva paura della mia risposta.
Mi alzai. La sua stretta divenne ancora più salda, allentai la presa sulla sua e feci un passo. Stavo per andarmene quando sentii che Elena mi afferrò il polso. Come se non volesse lasciarmi andare, mai.
Sorrisi e mi voltai a guardarla, ghignando.
''Hai avuto paura, eh?''
Dissi prendendola in braccio.
''Anche io ti amo. Alla follia.''
Dissi baciandola. L'amavo più di ogni altra cosa, persino più di me stesso. Non avevo mai amato nessuno come lei. Neanche con Katherine c'era quest'affinità, la tensione, la passione che ci si provocava sfiorandosi con un solo sguardo.
''Ti amo..''
Dissi sussurrando per poi baciarla nuova mente e poggiarla sul letto.
''Ti amo.''
Di nuovo, mi avvicinai.
''Ti amo.''
Dissi stendendomi di fianco a lei.
''Per sempre.''


Eccomi qua.
A pubblicare un'altra role. Però spero che questi giorni mi facciano bene per scrivere finalmente la mia Defan.
E' una role mia e di  E l e n a_G i l b e r t
Spero vi piaccia.
Alla prossima.
Lover

   
 
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