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Autore: vincent89    19/02/2012    3 recensioni
quando l'atrocità viene raccontata da un uomo...
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho ammazzato mia moglie,l’altra sera…
Ero appena tornato dal lavoro,come ogni santo giorno. Lei mi aveva preparato un’ottima cena:bistecca ben cotta,patate arrosto e una bottiglia di buon vino fresco. Tutto perfetto…
Ci siamo messi a tavola e ricordo distintamente la sua voce mentre mangiavo:mi stava raccontando che aveva sorpreso la vicina con un altro uomo,molto probabilmente il suo amante,ed era così felice di averlo scoperto che rideva col suo solito modo: Acuto e penetrante.
Io mi misi a guardarla negli occhi,quei suoi occhi neri da cagnolino. poi il mio sguardo si posò sulla bottiglia di vino:un chianti invecchiato…qual’era la data? Eheheheh…l’ho scordata. Poi il resto si spiega da sé: presi la bottiglia e gliela spaccai in testa. Il vino si sparse ovunque,sporcando il tappeto. O era sangue? Beh,era vino rosso,non è facile distinguere le due cose.
Lei era ancora viva:strisciava come un paralitico a cui hanno tolto la carrozzina. Aveva dei grossi pezzi di vetro infilati in testa e vidi chiaramente la sofferenza nei suoi enormi occhioni neri. Non riuscivo a togliere lo sguardo da quello spettacolo così strano e grottesco. Tutt’ad un tratto mi ripresi e mi fiondai in camera. Lì tenevo nell’armadio una vecchia mazza da baseball in metallo;un ricordo di quando ero giovane…mi piaceva giocare a baseball. Beh,presi quella mazza e tornai da mia moglie. Lei stava cercando di rialzarsi aiutandosi con una sedia.Le tolsi l’unico appiglio che aveva ,mi misi sopra di lei e…cominciai a colpirla. Era un movimento continuo: su e giù,su e giù,dall’alto verso il basso,sempre più veloce,sempre più forte. Ero come in trance. Mi fermai solo quando mi accorsi che la sua testa era diventata un specie di polpetta. Il salotto era imbrattato da un lago di sangue,c’erano pezzi di cranio e cervello ovunque. Tirai un respiro profondo,mi diedi una ripulita e fini di mangiare la mia cena in tutta tranquillità.
Ora so quello che state pensando:che io sia un pazzo omicida,un sociopatico,un schizofrenico che dovrebbe stare richiuso in manicomio. Ma io non lo sono. Non sono matto. Non ho mai fatto follie in vita mia! Non ho mai ucciso nessuno,a parte mia moglie,naturalmente,ma non che mi sia piaciuto! A me non piace uccidere. Cazzo,non sono uscito di casa con un mitra in mano ad accoppare i primi cristiani che mi capitavano a tiro. Non sono mica un serial killer!
Sapete,ci sono state un sacco di persone che mi hanno fatto la stessa domanda,continuamente,quasi fosse un obbligo chiederlo: perché? Perché l’hai fatto? Qual è il motivo di tale gesto? Cosa ti ha spinto? Eccetera eccetera… La forma è diversa ma il significato è lo stesso: perché?
La verità è che io non ho un perché. Io non ho una motivazione per quel che ho fatto. L’ho fatto e basta. Questo basta a far di me un pazzo? Solo perché ho ucciso una persona senza ragione? E allora,gli eserciti sparsi intorno al globo che si massacrano a vicenda? Loro c’è l’hanno un motivo?
Ma per favore! La verità è che a voi serve che le persone come me abbiano un motivo per fare quello che fanno,perché così siete a posto con voi stessi,con la vostra coscienza. Perché sapete nel profondo dell’anima che la vostra esistenza non ha scopo.
Pensateci:avete un motivo per alzarvi la mattina? Lo avete per andare al lavoro? E quando mangiate? O magari quando andate in chiesa o in banca a pagare il mutuo! Lo avete il motivo,lì?
E ancora,quando fate l’amore con vostra moglie o con una qualche sgualdrina trovata per strada,la trovate una motivazione per scopare come maiali? No…voi non c’è l’avete.
Non c’è un motivo per vivere,o per morire. Si vive e basta,cosi come si muore e basta. Azioni come mangiare,dormire,lavorare;rubare,scopare,uccidere…sono la stessa cosa:è l’istinto,non la ragione,che ve lo fa fare;Tutto qua.
Noi siamo animali,se vogliamo fare una cosa,non c’è legge o motivazione che tenga,la facciamo e basta.
Io ho spaccato la testa di mia moglie con una mazza. Non ho motivo per averlo fatto,l’ho fatto e basta. Non cercate scuse,perché un giorno,potreste trovarvi al mio posto…
fine
  
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