Fanfic su artisti musicali > Lost Prophets
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Autore: Ari_Chung    19/02/2012    0 recensioni
La conoscenza, l'innamoramento, i litigi, i km di distanza, un incidente di percorso.. Londra 2011
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Spaventosamente troppo sexy per un concerto rock, io e Marine siamo sedute sul sedile posteriore di un taxi e io sono tutta prese dalla gente e i colori che mi sfilano affianco. Mi sento ancora una turista a Londra nonostante siano passati 5 mesi da quando io e Marine ci siamo trasferite. E forse adesso le darò anche l'ultimo saluto se non troverò nulla da fare. Fatto sta che i Lostprophets nella mia vita hanno avuto un grande ruolo. E Ian. Cavolo quanto ero innamorata di lui. Poi mi distrassi, un pò per il lavoro ad Mtv che mi impegnava ed eccitava 24 ore su 24, un pò perchè lui si era superfidanzatissimo con una ricca modella californiana: quando senti una cosa del genere, perdi tutte le speranze. Ian era il mio Brad Pitt, e conoscete voi una donna più bella di Angelina Jolie? Il locale sembra bello. Davanti a noi una trentina di giovani dai capelli di tanti colori diversi, e un tizio che con un entusiasmo pari a quello di uno che sta per suicidarsi, strappa con le sue mani giganti i biglietti a fans felicissimi di correre sotto il palco a scatenarsi! Io e Marine passiamo per lo stesso iter e appena dentro andiamo a sederci a uno dei due sgabelli liberi che troviamo al bancone. Resteremo lì per tutta la serata dando l'impressione di essere le groupies della band ma non importa. Mentre Marine sfiora con mosse rapide il display del suo i-phone ordino due cocktail. Dopo 5 minuti la band fa il suo ingresso accolta da urla e luci; io sorrido. E quando sento le note iniziali di Where we belong mi viene quasi da piangere. Ma decido di alzarmi, coinvolgere Marine e ballare lì davanti al bancone gustandomi lo spettacolo per quello che è, e le mie orecchie e i miei neuroni mi lanciano messaggi di gradimento. Tutto questo durà un paio d'ore. Un sacco di persone hanno ammirato la nostra performance adolescenziale ma ci siamo divertite come pazze. Il locale comincia svuotarsi e io vado alla toilette per rifarmi il trucco. Christian Dior e la tonalità di rosso 999 non mi ha mai tradito! Faccio un lungo sospiro e porto la mano alla maniglia della porta, ma qualcosa mi precede: alzo lo sguardo e quello che ho davanti è un dio greco di 1 metro 1 novanta quasi, moro, sudato. Ho incontrato Ian in un cesso. Non male. Lui non si scompone più di tanto, mentre io mi affretto a fare una risatina per sdrammatizzare "Ciao Ian, probabilmente due vanitosi come noi dovrebbero esser felici di essersi incontrati davanti uno specchio". "ahahah sei divertente come in tv" io gli rispondo "oh meno male che ridi, il mio sarcasmo ha fatto incazzare Jared leto, purtroppo non penso molto prima di parlare ". Ian mi guarda, come se gli importasse di conoscermi. Io invece sono un pò imbarazzata, quindi gli sorrido e vado via. Raggiungo Marine impegnata a sedurre il barman, e gli racconto l'accaduto. Marine si agita e saltellando crea parole strane che in realtà hanno il significato di "te lo sei scopato?", e mentre ridendo cerco di calmarla Dave che è anche il proprietario del pub mi chiede se fosse davvero questo il mio intento; lo guardo, guardo Marine, guardo lui gironzolare e cedersi per una foto e un autografo agli ultimi fans che sono ancora dentro, e io sto provando tantissime sensazioni diverse di cui non mi capacito "No Dave, non voglio violentarlo". Do un'ultima occhiata al palco e vedo la band sistemare alcune cose, sorrido ancora, prendo il cappotto e vado a fumare una sigaretta all'esterno, cerco di farlo capire a Marine, ma i suoi ormoni sono troppo concentrati sui muscoli del sexy Dave. Ha smesso di piovere ma fa freddo, mentre espiro il primo tiro un braccio mi tocca la spalla. Fatico a crederci anch'io ma è Mr. Watkins che mi dice "Ciao Ale, piacere di conoscerti", io lo guardo estasiata e annuisco. "Ti va di bere qualcosa?" mi dice passando in rassegna ogni cm delle mie gambe "Belle scarpe, vai sempre vestita così ai concerti?" mi dice con un'espressione che dice "tistoprendendoingiro". Mi sento una perfetta idiota, cosa diavolo mi ha fatto pensare che 12 cm di tacchi andassero bene per un concerto? Pur di salvare un attimino la faccia punto su una delle mie espressioni teatrali più sexy e gli sussurro che "..passavo di qui per caso e ai Lostprophets non potevo resistere". Lui pare camminare a tre metri di altezza, e questo mi diverte. Mi prende per un braccio e mi invita a bancone. Dopo due ore e una bottiglia di vodka liscia, balcollando leggermente io e Ian torniamo nel bagno del nostro primo incontro avvolti da una passione improvvisa tanto da non chiuderci la porta alle spalle. Dieci minuti meravigliosamente intensi: indipendentemente da quanto dotato, le sue mani, le sue braccia, i suoi tatuaggi e le sue labbra sarebbero rimasti in eterno impressi nella mia mente.
  
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