Cos all of the stars are fading away
Just try not to worry, you'll see them some day
We're all of us stars, we're fading away
Just try not to worry, you'll see us some day
(Stop crying your heart out – Oasis)
“Stai diventando pigro, fratellone.”
Michael non sollevò neppure lo sguardo,
rannicchiandosi maggiormente nella gelida aura di Lucifer; il ghiaccio
dell’essenza di questi soffocava le fiamme della sua, nascondendolo agli
attacchi dell’Inferno.
Giacevano così da un’eternità, le ferite che si erano
inferti nel corso dei millenni che lentamente guarivano, quando Michael lo
allontanò.
“Cosa?” domandò Helel, contrariato, attirandolo
nuovamente a sé.
Il Principe dei Serafini non protestò, affondando
nel suo abbraccio con un grato sospiro. “Il Purgatorio, qualcuno l’ha aperto.”
“Quella landa desolata?!” esclamò l’altro. “Perché
mai?”
“Le anime,” rispose lui, blando.
Il minore si strinse nelle spalle, confuso. “I
figli di Eve? Ma…”
“Sono carburante, non capisci?” tagliò corto
Michael, esasperato.
Socchiuse le palpebre, frastornato dall’eco di una
tale esplosione. Come poteva Lucifer non essersi reso conto di nulla? Era stata
la caduta a recidere per sempre il legame con la loro casa e i loro fratelli,
oppure l’Inferno? Sarebbe presto accaduto anche a lui?
Le ali di Lucifer si avvolsero intorno al suo
corpo, sollecite e delicate. Una piuma gli solleticò la guancia, e Michael
sorrise: suo fratello poteva essere ormai sordo alla voce del Paradiso, ma non
lo era di certo alla sua.
“Credi che qualcuno di noi possa averlo fatto?”
chiese la Stella del Mattino.
“Il potere è potere. Non è poi molto diverso dal
sangue di demone che bevevi tu,” ribatté il maggiore, senz’alcuna acredine, le
sue parole una mera costatazione dei fatti.
Lucifer gli sfiorò la fronte, deciso a far
scomparire la linea dura fra le sue sopracciglia. “Chi? Raphael?”
“Può darsi,” considerò Michael, sovrappensiero.
“Chiunque sia, ne ha prese milioni.”
Il minore si interruppe. “È quindi onnipotente,”
mormorò, pieno di meraviglia.
Le labbra dell’altro si piegarono in un freddo
sorriso. “Crede di esserlo,” corresse.
“Cosa vuoi dire?”
Michael lasciò vagare a lungo lo sguardo, come
cercando la risposta migliore. “Immagina tutte quelle creature nella testa,
ognuna con la propria voce,” cominciò, allontanandosi di nuovo. “Non è lui ad
avere il controllo, non veramente.”
Cadde il silenzio. Denso, teso, assordante. Fu
Lucifer a romperlo. “Vorresti essere lì, vero?” chiese, in un sussurro.
Le dita di Michael si strinsero attorno al suo polso,
calde e rassicuranti.
Non c’è
altro posto in cui vorrei essere.
“La cosa non ci riguarda, Lucifer.”
Chiuse gli occhi, per impedire a suo fratello di
leggervi tutti i suoi dubbi.
La cosa non ci riguarda, aveva assicurato, ed era
vero. Voleva che lo fosse. Eppure, la sua mente ruotava intorno a un pensiero
fisso: il Purgatorio era stato aperto, c’era un nuovo sceriffo in città,
onnipotente e senza controllo. Un essere che avrebbe potuto estirpare con
facilità qualsiasi forma di vita dall’Universo, se solo l’avesse ritenuto
opportuno. Quanti dei suoi fratelli l’avrebbero seguito?
Senza dubbio, moltissimi. Vivono per eseguire gli
ordini.
“Sono nato
per servire, sono orgoglioso di servire!”
Parole pronunciate un migliaio di anni fa, quando
ancora la lealtà nei confronti di suo Padre e il bisogno di dimostrarsi un buon
figlio contavano più di ogni altra cosa. Cos’era cambiato da allora? Cosa lo
aveva cambiato? L’Inferno, certo, ma non era solo questo, se ne rendeva conto;
in fondo, gli era occorso moltissimo per accettare che la sua caduta non fosse
parte di un disegno molto più complesso o la giusta punizione per i suoi
errori. La verità era che solo l’amore di Lucifer gli aveva finalmente aperto
gli occhi. Non sapeva ancora se vi fosse o meno un disegno, se il destino di
ognuno di loro fosse immutabile e scritto, sapeva soltanto che non voleva più
essere parte del copione. Non voleva più recitare per un Dio pronto a qualsiasi
sacrificio pur di mettere in scena la sua pièce.
Il senso di colpa non l’avrebbe mai abbandonato,
ne era consapevole. Non per suo Padre, non più. Era il soldato dentro di lui
che non poteva assolversi: aveva lasciato scoperta la sua guarnigione, e
qualcuno ne aveva approfittato. Il Purgatorio era sempre stato una sua
responsabilità, suo dovere era stato custodire quelle anime[1]. Se fosse rimasto al
suo posto, niente di tutto questo sarebbe accaduto. Tuttavia, non era la sua
defezione forzata ad angustiarlo, quanto piuttosto la gratitudine che provava
in quel momento. Amava i suoi fratelli, li amava. Quando Dio aveva ripudiato i
suoi figli e questi si erano rivolti a lui, lividi e smarriti, li aveva accolti
nella propria luce, che ormai sola risplendeva nei Cieli. Li aveva protetti e
guidati, ed era questo che avrebbe dovuto desiderare anche adesso: tenere salda
la loro fede, morire con loro, se necessario. Eppure, non poteva. Michael aveva
ritrovato la sua luce, il resto non
contava.
Si abbandonò ancora contro Lucifer, ma non venne
accolto dal benigno abbraccio del gelo. Fiamme tormentose laceravano la sua
essenza e lambivano le sue ali. Una bianca cortina scese a coprirgli la vista.
Tutto bruciava.
Delle voci riempirono l’aria, urgenti e agitate.
Non distingueva parola alcuna, al di sopra del rombo nella sua testa.
L’intonazione gli era però familiare: si trattava di suppliche, preghiere.
No, non
qui...
Dal lontano istante in cui lui e Lucifer avevano
smesso di lottare, l’Inferno era sempre stato freddo, oscurità, silenzio. Pace.
“Michael!” Lucifer gli strinse la spalla, e il
dolore lo riportò alla realtà. Il sibilo di suo fratello gli disse che il breve
contatto aveva ferito entrambi. Lucifer non lasciò la presa.
“Non ti vedo,” ansimò Michael.
“Ma chi odia
il suo fratello è nelle tenebre e cammina nelle tenebre e non sa ov’egli vada,
perché le tenebre gli hanno accecato gli occhi[2],”
gli fecero eco le voci, salmodianti.
“Non andare. Ti prego, non abbandonarmi di nuovo,
Michael, non potrei sopportarlo.”
Lacrime di ghiaccio piovvero su di lui. Suo
fratello piangeva.
Michael sollevò una mano, insicuro, e Lucifer la
guidò alla propria guancia. Le sue dita erano incandescenti contro la pelle
polare dell’altro, e vi disegnarono un piccolo solco. Era l’unica promessa che
Michael potesse fargli, in quel momento.
“Non guarirla finché...”
Venne trascinato a fondo.
1.
Secondo Sant'Anselmo, il Principe della milizia celeste è onnipotente in
Purgatorio, per decisione di Dio, ed è custode delle anime che ivi risiedono.
2.
I Giovanni 2,11. Bibbia di Re Giacomo.
Note: Lo splendido disegno è opera della bravissima Vahly,
che questa volta si è proprio superata, partorendo ben TRE capolavori!
Ti vogliamo bene, Clo <3