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Autore: Louder_    19/02/2012    3 recensioni
Il sogno inglese, e quello che Londra può offrire.
Il sogno irreale di un giovane, l'allegria di una notte spensierata in totale indipendenza, in una città non tua con un baglio di sogni nel cassetto.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La storia non ha nessuno scopo, e nata solo ed esclusivamente dal mio ricordo di Londra.
Spero da aver dato una buona immagine di questa stupenda città. I personaggi e la storia, sono logicamente inventati.

 

1. When a man is tired of London, he is tired of life.
 


Londra.
La moderna Londra degli anni presenti e futuri.

Il cielo quella sera era particolarmente chiaro, privo di una qualsiasi imperfezione e cattivo tempo.
Aveva grandi stelle lucenti come diamanti.
L’aria che si respirava era pulita e tranquilla, priva delle polveri sporche della Metro, leggermente pungente, forse per il freddo, e lasciava quella spiacevole sensazione di umido della quale ne era caratteristico il posto.
Le luci di quelle stelle brillavano sull’acqua poco pulita del Tamigi, reso ancor più scuro dalla notte.

Brillavano ancora le luci del Big Ben e del London Eye.

Miriadi di persone girovagavano ancora per quelle vie, nonostante l’ora tarda.
Era Westminster.

Nessuno faceva caso a quella straordinaria bellezza quella sera, se non pochi turisti, affacendati in scatti primordiali in modo da poter dire ‘ Io ci sono stato ‘.
Molte persone affollavano le alte sponde a muratura del fiume, osservando sotto, e poco distanti da ciò vi erano scomode seggiole per le persone più stanche o forse più pensierose.

Eppure, se un fotografo professionale avesse scattato una foto a tutto il panorama circostante comprese le seggiole, avrebbe certamente notato che li ci stava seduta una ragazzina da poco maggiorenne.
U
na ragazzina, in vacanza, spensierata e libera pronta a vivere una nuova avventura in quel posto sconosciuto, ma così famoso, così ricco di storia.Eppure, c’era un lui. Un lui fotografo e sognatore di nome Immanuel.
E lui era capace di rapire i migliori particolari, grazie ai suoi sogni e alle sue realtà. Al suo esser genio.

Gli occhi curiosi di lei fissavano allegri sul davanti la moltitudine di luci colorate.
Tutto era bello li, compresa quella figura. Forse la più bella di tutte.Era come una Marilyn del presente, con azzardato giudizio. Ed è proprio questo il nome che il più accurato e professionale fotografo gli vuole attribuire, non conoscendola.

Aveva capelli lunghi, al vento, apparentemente scuri con i vari riflessi della notte e scompigliati dalla leggera brezza, poco fredda.
Un viso magro e dai lineamenti giovani e appuntiti, quasi aspri.
Occhi di un blu scuro, quasi liquido reso brillante dalla luce di quella sera pronta a volversi in notte.
Era appoggiata mollemente su una di quelle panchine dure, e non badava a nessuno dei passanti del posto. Era la spensieratezza, il sogno, l’allegria fatta a persona. Forse era davvero solo un sogno, Immanuel non riusciva a comprenderlo bene.
La sua curiosità lo spinsero a sedersi nella panchina affianco, e a scattare diverse foto nella più totale indifferenza del soggetto immortalato. Passarono interminabili minuti, e lui continuava a fissarla. Si sentiva sereno, realizzato e così stesso si addormentò. Sembrava quasi ubriaco, era la stessa sensazione. Ma lui era solo allegro, avete presente quell’allegria, quella felicità ed emozione che ti fanno quasi esplodere il cuore? Ecco era quello.

La mattina seguente, si svegliò alle prime luci dell’alba. Il London Eye, era spento e fermo, e il Big Ben faceva da riflesso al poco pulito river Thames. Si svegliò con un bel sorriso sulle labbra, ma Marylin non c’era più davanti a lui. Andò subito a cercare nelle foto, un particolare rilevante che gliela ricordasse. Ma lei non c’era. Ed ecco il perché della sua bellezza, e indifferenza verso i passanti, semplicemente lei non c’era. Era il bell’occhio del prossimo che la vedeva. Era l’allegria di Immanuel, e l’euforia di stare a Londra.

Non incontrò più minimamente nei suoi più grandi sogni Marylin, gli era bastata quella notte. Dentro di lei ci aveva visto tutta l’allegria e la spensieratezza di un giovane in vacanza,e probabilmente era Londra che faceva quest’effetto, nonostante le vecchie strutture aveva ancora un cuore giovane per far emozionare il prossimo.

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