Quello che provavo per lei non sarebbe passato nemmeno tra mille anni, 

certe emozioni non si cancellano. 

certi tipi d'amore non muoiono mai.

Col passare degli anni mi sarei chiesto dove fosse lei, 

condannandomi a una vita di rimorsi per averla persa.

Lei se ne era andata con il mio cuore in mano, e da quel momento ogni cosa riuscissi a provare

mi ricordava che lei non c'era più.

Per questo ad un certo punto decisi di non provare più nulla. 

Ogni luogo che visitavo, 

ogni chilometro che percorrevo,

sapeva di lei. 

Mai più avrei trovato l'amore, al diavolo le speranze.

Bensì sapevo che da qualche parte, c'era una ragazza con i suoi stessi capelli color cioccolato,

i suoi occhi scuri in cui perdersi,

la sua pelle chiara e la sua soave voce, 

nessuna avrebbe mai potuto essere alla sua pari. 

Quello che avevo saputo trovare in lei, non lo avrei trovato mai in nessun'altro. 

Avevo viaggiato così tanto, e attraverso gli anni il suo ricordo mi aveva accompagnato.

Sapevo che se lei fosse qui non sarebbe stata fiera di quello che ero diventato, di quello che facevo.

Ma lei non c'era, e io seminavo odio e dolore per ripicca. Lei non c'era.

"Concedetemi questo ballo, signorina" 
"Ser Niklaus, non ci è concesso di ballare insieme, le nostre famiglie ci osservano!"
"Abbi il coraggio di rischiare, mia signora. E non se ne pentirà"

Quel fugace ricordo era il mio compagno in quella notte senza stelle, 

come se non volesse lasciarmi in pace.

Sospirai, ogni volta che incrociavo gli occhi di Katherine, di Elena, le due doppelganger.. Tornava tutto a galla. Il dolore, la rabbia, la paura.. 

Non lo avrei mai ammesso, ma, quando prima di addormentarmi disegnavo il suo volto, una lacrima rigava il mio viso.