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Autore: miki_koishikawait    25/09/2006    5 recensioni
Un meeting di un forum fa incontrare di nuovo a Micaela il suo primo amore. Cosa succederà? In una settimana tutto può succedere!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Micaela non ti conviene andare a letto

In questa FF sono presenti alcune persone del forum di CT, ringrazio tutti coloro che mi hanno concesso l’autorizzazione a pubblicare il loro nick.

Gli altri personaggi non sono realmente esistenti e sono inventati dalla sottoscritta.

Vi auguro una buona lettura e aspetto commenti di qualsiasi genere.

Colgo l’occasione per salutare il forum e tutti i suoi pazzi utenti!

-miki-

 

 

 

-Micaela non ti conviene andare a letto? Sono già le due di notte e domani devi lavorare!- una donna di 48 anni stava appoggiata allo stipite della porta fissando la figlia con sguardo preoccupato.

La ragazza davanti al computer intenta a fissare lo schermo e schiacciare velocemente i tasti sullo schermo disse solamente –Ancora 5 minuti mamma, poi vado a dormire.-

La madre per tutta risposta alzò lo sguardo verso il soffitto e disse tra sé e sé –Mai che mi dia retta…- poi rivolgendosi nuovamente alla figlia –Fai come vuoi, però cerca di dormire un po’ che se no il tuo corpo ne risente! Buona notte-

Micaela si girò verso sua madre e le augurò la buona notte per poi tornare a scrivere.

Stava finendo di scrivere la sua fan fiction su Capitan Tsubasa, era arrivata all’ultimo capitolo e non voleva lasciarlo in sospeso, dato che non sapeva quando avrebbe continuato.

Ogni tanto faceva una piccola pausa bevendo un sorso d’acqua per poi riprendere a scrivere.

Quando ebbe terminato salvò il suo lavoro e sorridente diede un’ultima lettura prima di spegnere il pc.

Quando spense il monitor accese la luce della stanza per poter infilare il pigiama estivo ed andare in bagno a lavarsi velocemente i denti.

Tornò in camera e si mise sotto le lenzuola, si tolse i due braccialetti e l’orologio e prese il suo cellulare per sistemare la sveglia.

Erano già le 3.30 di notte e lei si sarebbe dovuta alzare alle 6.00 per andare al lavoro, ma non si sentiva per nulla giù di morale dato che quello sarebbe stato l’ultimo giorno di lavoro.

Si girò su un fianco e iniziò a fantasticare sulla sua fan fiction per poi addormentarsi dopo pochi minuti.

 

DRIIIIN DRIIIIIN DRIIIIIN DRIIIIIN

-Uhm…che scatole…-

Con gli occhi ancora chiusi cercò con la mano il cellulare e quando lo trovò lo accese e spostò la sveglia avanti di 15 minuti.

Però passarono talmente in fretta che fu costretta ad alzarsi di malavoglia.

Andò in bagno camminando a zigzag per il corridoio e si lavò abbastanza velocemente per poi vestirsi con la stessa fretta.

Prese la sua borsa a tracolla nera dell’eastpak e uscì di casa chiudendo la porta a chiave.

Scese velocemente le scale, uscì dal portone del suo condominio e si avviò verso la metropolitana percorrendo quel viale alberato che la faceva sentire serena.

Quel giovedì mattina la rendeva veramente di buon umore, non solo perché c’era un cielo limpido e una leggera brezza che non faceva sentire la solita afa milanese, ma anche perché non sarebbe più dovuta andare a quel lavoro che odiava. Ci metteva sempre due ore per arrivare e due per tornare e poi non era il lavoro che aveva sperato.

Dopo quel giorno avrebbe passato la fine di luglio e il mese di agosto in vacanza e poi avrebbe lavorato presso un’agenzia di viaggio come accompagnatore turistico.

Con la musica del suo lettore mp3 nelle orecchie il viaggio passò molto in fretta e arrivò al lavoro, si cambiò infilandosi la sua divisa, salutò i suoi colleghi e scese al piano di sotto pronta per la sua ultima giornata lavorativa.

 

-Mamma sono tornata!-

Entrò in casa, posò le chiavi sul tavolo in sala e la borsa su una sedia. Fece un giro della casa per cercare sua madre, ma non la trovò. Evidentemente era ancora al lavoro, quindi non si preoccupò più di tanto.

Accese il computer e dopo aver aspettato che si connettesse ad internet si collegò subito al forum di Capitan Tsubasa.

Per prima cosa diede un’occhiata veloce alla home del forum per poi dedicarsi alle sezioni specifiche, come al solito si divertiva un mondo nel leggere i vari topic e a rispondere, ormai quel forum era diventato come una droga…

Aveva conosciuto un sacco di ragazze e di ragazzi e si era affezionata subito a loro, era come una grande “famiglia” di matti (e qui tutti che mi tirano dietro qualcosa… NdM)

Avevano in programma un meeting in una cittadina in provincia di Firenze per quel sabato, quindi mancavano solo due giorni e lei non stava più nella pelle.

Non sarebbero andati tutti perché alcuni di loro avevano problemi negli spostamenti, ma sarebbero stati di certo un bel gruppo.

Non vedeva l’ora di incontrare la sua sorellina Claudia, la sua amora Girl_fan e le altre ragazze del forum; avrebbero potuto sparlare di tutto ciò che volevano!

Pensò ancora un po’ a come sarebbe stato quel raduno e poi tornò con i piedi per terra; guardò l’orologio: erano le 18.45 e Silvia sarebbe passata a prenderla nel giro di una mezz’oretta.

Quella sera aveva deciso di uscire con le sue compagne di classe dato che era da un bel po’ che non le vedeva.

Avevano deciso di andare a mangiare al Pastarito Pizzarito di Lambrate per poi bere qualcosa in un locale dalle parti di Cassano d’Adda (paesino della provincia est di Milano. NdM)

Aprì l’acqua della vasca e nel frattempo preparò i vestiti da indossare dopo: un paio di jeans blu scuro e una maglia a lupetto senza maniche azzurra.

Quando l’acqua era a metà si tuffò letteralmente nella vasca a mo’ di pesce palla e si lavò in fretta e furia.

Stava per sciacquarsi i capelli, quando sentì uno squillo: Silvia era partita in quel momento da casa sua e ci avrebbe messo meno di dieci minuti prima di arrivare da lei.

Mentre sbraitava parolacce a tutto andare, cercò di lavarsi ancora più velocemente ed uscì dalla vasca al volo; corse in camera e dopo essersi asciugata si infilò i vestiti e si pettinò.

Rinunciò all’idea di asciugarsi i capelli dato che non ce l’avrebbe mai fatta e poi era estate e si sarebbero asciugati da soli!

Si lavò i denti senza badare a come aveva ridotto il povero bagno e prese cellulare, marsupio e portafoglio per poi scendere.

-Caspita Miki ce ne hai messo di tempo! Dai mettiti la cintura che siamo già in ritardo!- (come al solito… NdM)

Miki obbedì e si allacciò la cintura per poi mettersi a parlare del più e del meno assieme alla sua amica.

Quando arrivarono davanti al locale dovettero aspettare qualche minuto prima di trovarsi con le altre due ragazze.

Entrarono nel ristorante e dopo aver dato il nominativo della prenotazione si sedettero al tavolo indicatogli dal cameriere.

Scelsero velocemente ciò che volevano mangiare dal menù e dopo aver ordinato si misero a parlare dei soliti pettegolezzi.

-Sabato sera si fa qualcosa? Io non ho voglia di rimanere in casa…- Veronica appoggiò i gomiti sul tavolo e guardò speranzosa le altre ragazze.

-Per me si può fare, si può chiedere anche agli altri se vi va bene no?- Silvia rispose per poi rimettersi a parlare.

-Per me no problem! E poi ci saranno tanti bei maschioni!- Chiara si passò una mano nei capelli e mosse leggermente la testa.

Nel frattempo Micaela che stava cercando di catturare un fungo non si accorse della domanda, se la fece ripetere e dopo esser riuscita a prendere un  pezzo di pancetta al posto del fungo rispose un po’ desolata:

-Ehm io passo, sabato sera non ci sono…-

-Come non ci sei?-

-Vado a Firenze per un meeting con il forum e starò via fino a domenica l’altra-

-Zo***lona e non ci dici nulla?!?- Chiara disse questa frase a voce un po’ troppo alta che fece girare nella loro direzione metà ristorante.

-Ma si che ve l’ho detto! Uhm…no forse no…mi sarà sfuggito di mente dai! Non è mica tutta questa tragedia!- finì la frase con una risata.

-E quindi passerai una settimana a spassartela allegramente in mezzo a soli ragazzi e non dici nulla alle tue amiche?- Una leggera malizia illuminò il viso di Silvia.

-Non ci saranno solo ragazzi! Sarà un raduno tra tutti gli utenti del forum! Non vedo l’ora di partire!- disse euforica, le ragazze risero contagiate dall’allegria della loro amica.

-Dì la verità! C’è anche un ragazzo che ti piace vero?-

-Ma no cosa pensate?!?- un leggero colorito rossastro iniziò a colorarle le guance.

-E allora perché stai diventando tutta rossa? Miki tu non ce la racconti giusta! Sputa il rospo!- Veronica la fissò e notò che Micaela era diventata ancora più rossa.

-In effetti c’è un ragazzo…ma non è che mi piaccia! È solo che mi trovo benissimo quando chatto con lui! Sembra che ci conosciamo da una vita intera!- fissò la bottiglia d’acqua con occhi sognanti.

-Vuoi dire che hai già dimenticato il tuo grande amore? Il tuo amico d’infanzia? Com’è che si chiama…? Ah si! Alessandro!-

-Ma no che non l’ho dimenticato!!!-

E come faceva ad averlo dimenticato? Era stato il suo primo amore da quando era piccola, ma ora era cresciuta, non era più innamorata di lui, però ogni tanto ci pensava; voleva sapere che cosa avesse fatto della sua vita, che scuola avesse frequentato e che opinione aveva di lei, dato che da piccola gli aveva fatto non pochi dispetti e l’aveva messo in difficoltà molte volte.

Chiara passò una mano davanti agli occhi di Miki e la riportò alla realtà.

-Ehm scusate mi ero soprappensiero…-

-Se se dicono tutti così! Noi sappiamo a cosa stavi realmente pensando, porcona!- risero allegramente tutte e quattro.

Dopo aver finito di mangiare, si alzarono e si diressero verso la cassa per pagare e poi uscire.

 

Durante tutto il viaggio in treno non aveva fatto altro che dormire e ogni tanto guardare fuori dal finestrino con la musica del lettore mp3 nelle orecchie.

La notte prima non aveva chiuso occhio, si era messa a chattare con Genzo86 (scusate il nick originale =____= NdMiki) ed erano andati avanti fino alle 4 del mattino, finchè lei non si era resa conto dell’ora tarda e dato che entrambi avrebbero dovuto prendere il treno a distanza di poche ore si erano salutati.

Diede un’occhiata veloce all’orologio e vide che segnava le 11.35. Mancava meno di mezz’ora e poi sarebbe arrivata nella stazione di Firenze S.M.Novella.

Alle 12.00 in punto il treno entrò nella stazione di Firenze e si fermò al binario centrale (miracolooooo un treno di trenitalia che arriva in orario!!! Si vede che è una ff >.< NdM); Miki si infilò la borsa a tracolla e prese la sua valigia per poi scendere dal treno.

Non appena arrivò in testa al treno notò un gruppo di ragazzi che rideva e scherzava allegramente.

Riconobbe alcuni di loro grazie alle foto postate sul forum e corse come una pazza verso i ragazzi.

Una ragazza dai capelli neri lunghi fino alle spalle si voltò e vide correre quella furia verso di lei e iniziò a sbracciarsi e a correrle incontro; quando la raggiunse si abbracciarono e si salutarono con i consueti tre baci.

-Amora!!! Che bello vederti di persona!!!- Girl fan le aveva preso la borsa a tracolla e ora si dirigeva assieme a lei verso il gruppetto di ragazzi.

-Non dirlo a me! È stranissimo!!!- rispose Miki ridendo.

Non appena raggiunsero gli altri si salutarono e iniziarono a fare battute.

Sarebbero stati in tutto diciassette persone e avrebbero dormito tutti nella stessa casa: una villa su tre piani concessa gentilmente dal nonno di un utente del forum situata a un chilometro dal mare.

In stazione si sarebbero trovati in 14 e per ora mancavano solo due persone: God e Sacco (ma va O.O dite la verità che vi siete persi…Sacco non farti contagiareeeee NdM); il loro treno era in ritardo di 10 minuti, ma a momenti sarebbero arrivati.

-Secondo me God ha sbagliato treno e si è perso come suo solito…- disse Shingo con aria seria, poi guardò gli altri e scoppiarono a ridere.

-Chi è che si è perso?!? Infami! Vi querelo tutti quanti!-

-Ciao ragazzi! Il treno ha fatto ritardo perché è stato contagiato dal senso dell’orientamento di God!-

-Sacco non ti ci mettere anche tu, infame!-

Altre risate e altri saluti!

Quando tutti e 14 i ragazzi erano pronti si diressero verso l’uscita della stazione per predere l’autobus che li avrebbe condotti alla villa gigantesca di Genzo86.

Durante tutto il tragitto parlarono del più del meno, sempre con qualche battutina e ridendo sulle cose anche più stupide!

Le tre persone che mancavano all’appello erano Hante, Claudia e Genzo, ma presto si sarebbero incontrati anche con loro.

Il pullman girò in una vietta sterrata a destra e si inoltrò poco più avanti in un lunghissimo viale alberato.

In lontananza si poteva distinguere la grande villa bianca e rosa che con maestosità si affacciava sul mare situato sulla sua destra.

Il pulmino si fermò proprio davanti l’ingresso e non appena fece scendere i passeggeri con i loro bagagli ripartì, per poi sparire dopo il lungo viale.

Una ragazza dai lunghi capelli neri leggermente mossi corse incontro ai nuovi arrivati e li salutò abbracciandoli.

Miki non appena la vide urlò a gran voce –Sorellinaaaa!- e l’abbracciò con grande forza.

Hante, che arrivò pochi secondi dopo, fece la stessa cosa e aiutò alcune ragazze con i loro bagagli.

Entrarono tutti quanti dall’ingresso principale: un grande portone in ferro tra il bianco e il grigio, e si fermarono nell’atrio impressionati dalla grandezza della villa.

Un ragazzo dai capelli a spazzola castani scese le scale e iniziò a ridere.

-Caspita siete proprio come vi avevo immaginato!-

Miki che stava parlando con Sanae e Archerv si bloccò di colpo.

Quella voce l’avrebbe riconosciuta fra mille persone, forse era un po’ più profonda, ma era sempre la stessa che quando era piccola la faceva sognare.

Si girò di scatto e vide quei due occhi grandi e profondi che le ricordavano il suo primo amore, non era possibile, non poteva essere lui, non li.

-Micchan?- lui rimase più sorpreso che mai, forse anche più di lei. Dalle foto non l’aveva riconosciuta, ma ora era li, di fronte a lui, la piccola peste con la quale giocava sempre quando era un bambino.

-Alessandro?-

Gli occhi di Miki si offuscarono e rimase a bocca aperta: era lui.

  
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