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Autore: tochan    20/02/2012    3 recensioni
Mi afferrò una ciocca di capelli biondi e me la mise dietro all’orecchio, rabbrividii leggermente al tocco socchiudendo gli occhi, poi dissi:” Ho pensato che potresti essere tu a mostrarmi quelle cose di cui mi hai parlato” “Quali cose?” “L’arte, la musica, la poesia… la natura” lui si fece serio, sembrava irritato dalle mie parole, poi si mise supino e gelido fece: “Dovresti tradire tutti i tuoi amici per realizzare ciò che hai appena detto. Dovresti aiutarmi a renderli infelici… e tu non sei fatta per far piangere le persone”
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus, Tyler Lockwood
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Note Autrice: Volevo fare un piccolo resoconto sul livello temporale di questa storia rispetto alla serie tv. Siamo al punto in cui Elijah si è appena risvegliato e probabilmente nel prossimo capito si parlerà anche di questo

Grazie

CAP 4: “Tanto più vicina era al diavolo tanto meno qualcuno poteva farle del male“

“ Ora facciamo un brindisi al mio amico Jack!” Caroline, completamente ubriaca, alzò il bicchiere in aria e poi se lo scolò in un solo sorso

“Jason, mi chiamo Jason!” fece il ragazzo mentre tentava di farle abbassare la voce imbarazzato.

Caroline dopo la conversazione avuta con Damon e gli avvenimenti dei giorni prima, si era sentita esausta. Non solo non era riuscita a farsi dire dove avessero nascosto la bara, ma si era anche dovuta sorbire tutto il disprezzo che Damon serbava nei suoi riguardi

 Così aveva deciso che aveva bisogno di prendersi una pausa. Purtroppo non aveva trovato alternativa migliore che infilarsi al Grill e scolarsi quanto più alcool poteva.

Il ragazzo che le stava accanto lo aveva conosciuto quello stesso pomeriggio,si era fatto avanti come un perfetto galletto sommergendola di complimenti e Caroline, dato che aveva bisogno di qualcuno che la compiacesse, non aveva rifiutato la sua compagnia.

Finalmente, con la testa vuota e leggera per l’alcool, cominciava a sentirsi bene. Voleva dimenticare tutto, che andassero al diavolo anche Damon e Klaus!

Con un gesto della mano si fece portare altri due drinks

“Che ne diresti se ce ne andassimo? Il mio appartamento non è molto distante…” fece lui vago mentre appoggiava una mano sopra a quella della ragazza

“Vuoi scherzare! Ho appena iniziato a divertirmi! Dai, ora dobbiamo brindare… vediamo… ah si! A tutta la gente che soffre per amore!” un’altra sorsata di alcool le causò bruciore alla gola, ma non ci fece troppo caso, si passo una mano sulle labbra per asciugarsele e ricominciò a cercare il barista

La testa le girava e i sensi era intorpiditi ma questo non le bastò. Si sentiva felice senza un motivo preciso, finalmente sentiva di poter respirare, era come riemergere da un’apnea durata un’eternità

“Jack! Ora facciamo un brindisi alla mia futura morte! Perché è così che andrà a finire questa sera!” il ragazzo la guardò incerto mentre era convinto che le scemenze che stava dicendo fossero causate dal troppo alcool.

Caroline stava perdendo ogni inibizione e più si lasciava andare più la fame dentro di lei cresceva. Quando era sobria riusciva a controllare i suoi sensi ipersviluppati, ma da ubriaca le risultava molto più difficile. Nel corso della serata le era passato più di qualche volta nella testa di portare quello sciocco ragazzo fuori dal locale e morderlo.

La sua intenzione non era ovviamente ammazzarlo, ma approfittarsi di lui quel tanto che le serviva per placare la sete che le faceva ardere la gola. Lanciò un’occhiata alla giugulare del ragazzo, poteva vedere il pulsare del cuore sotto la pelle.

Forse andare a casa di quel tizio le avrebbe permesso di bere da lui indisturbata.

“Ok Jack! Portami a casa tua!” fece battendo il pugno sul tavolo ma proprio mentre saltava giù dallo sgabello si sentì afferrare la vita

Non riuscì a capire molto bene quello che stava accadendo, però notava che il ragazzo era troppo lontano da lei perché fosse lui a toccarla

“ E tu dove credi di andare? Ti ho cercato dappertutto!” bastò solo la sua voce, sussurrata all’orecchio, per farle venire la pelle d’oca. Sentì che le ginocchia la stavano abbandonando e se non fosse stato per lui che la sorreggeva sarebbe finita senza dubbio con il sedere a terra.

Fu avvolta dal suo profumo, che cominciava a piacerle sempre di più ogni volta che lo sentiva, e involontariamente afferrò il braccio del ragazzo per sostenersi

“Klaus…che diavolo…” biascico mentre tentava di rimanere in piedi

“E tu chi sei?” fece il ragazzo conosciuto nel pomeriggio, irritato che qualcuno gli avesse rovinato la scopata della serata

“Sono il suo fidanzato…” fece l’ibrido stampandosi un sorriso di circostanza sulle labbra

“Cosa?” fece Caroline mentre si sorreggeva ancora a Klaus perdendo l’equilibrio

Il ragazzo sbiancò “Guarda che non avevo nessuna intenzione di farle del male… io credevo… lei non mi aveva detto che…”

“Ti conviene andartene” bisbigliò Klaus “ Purtroppo sono un tipo molto protettivo!” lo sconosciuto  non se lo fece ripetere due volte girò i tacchi ed uscì in fretta dal locale

“Chi saresti tu?? Il mio fidanzato???” richiese Caroline mentre tentava di metterlo a fuoco

Non si erano mai ritrovati così vicini, le braccia di Klaus le avvolgevano ancora la vita. Si guardarono per qualche secondo, poi la ragazza lo spinse via e si rimise sullo sgabello

“Grazie per avermi rovinato la serata!” fece lei mettendo il broncio

“Non avevo capito che te lo volevi portare a letto!” le rispose facendo il finto sorpreso

“Infatti non lo volevo! Però avevo fame! Non hai idea di quanto stressante sia contenere sempre la fame ed accontentarsi di sacche di sangue!” piagnucolò lei mentre appoggiava la testa a un braccio

“ E allora dovresti ringraziarmi… non ti saresti fermata in queste condizioni, l’avresti ammazzato , ti ho evitato il senso di colpa che ti avrebbe accompagnato per l’eternità“

Caroline sospirò, sapendo che quello che stava dicendo era vero “Questo però non ti perdona il fatto di aver detto che sei il mio fidanzato!” fece lei puntandogli il dito contro fino a toccargli il petto

Lui scoppiò in una risata fragorosa, la prima che sentiva da quando lo conosceva “ Mi sono lasciato prendere la mano”

Caroline rimase ad osservarlo, era bello, vederlo ridere era una cosa che l’affascinava

“Klaus” bisbigliò appena il suo nome, ma grazie ai suoi sensi lui alzò la testa “ Damon non mi ha detto dove tengono la bara…” non ci voleva girare troppo attorno, infondo lui era lì solo per sapere se lei aveva eseguito a dovere il suo compito

L’ibrido si irrigidì appena, per qualche secondo si guardò attorno, poi fece “Ok, dai ti porto a casa!”

“Non sei arrabbiato? Non mi vuoi staccare la testa davanti a tutti?”

“ Per lo meno non questa sera, avanti…” e così dicendo le porse la mano per aiutarla a scendere dallo sgabello. Caroline rimase ad osservarlo incerta, poi afferrò la mano del ragazzo leggermente tremante.

Camminava a fatica, aveva bevuto davvero troppo ma l’aria fredda della notte la fece rinvenire un pochino. Stando in silenzio iniziarono a camminare sempre tendendosi per mano. Caroline guardò di soppiatto l’ibrido e rabbrividì, c’erano dei sentimenti ancora incomprensibili che iniziavano a sfuggirle di mano.

Quando era con Klaus tutto sembrava strano, ai suoi occhi non era più il pazzo spietato pronto ad uccidere chiunque gli mettesse i bastoni tra le ruote,ora era quello incompreso e forse anche volubile

“Non voglio andare a casa!” fece lei mentre gli lasciava la mano “Non voglio stare da sola, se sto da sola inizio a pensare e…”

“Ok non ti porto a casa…” si portò le mani dietro la schiena e con un cenno della testa la invitò a proseguire. Così Caroline si ritrovò a seguirlo e mentre camminava osservò la sua schiena così ampia e all’apparenza forte.

“Sei qui con la tua macchina?” le chiese senza guardarla

“No…” continuava a seguirlo, poi ad un certo punto Caroline accelerò  il passo finchè non riuscì ad afferrargli la giacca “Davvero Klaus… non portarmi a casa, so che la mia presenza ti innervosisce, che dovrei essere già morta per aver mancato al mio dovere, ma ti prego…” e così dicendo appoggiò la fronte alla schiena del ragazzo

Sentiva il battito del suo cuore, il respiro regolare il tepore caldo di un altro corpo

“ L’alcool fa perdere ogni inibizione…” commentò lui sarcastico“ Ascolta! Non ti porto a casa, però sono stanco di starmene in mezzo alla strada in piena notte quindi ora mi segui e sali sulla mia macchina”

“ Non se ne parla!” fece la ragazza battendo i piedi a terra

“ E cosa vorresti fare?” il ragazzo iniziava ad irritarsi

“Voglio che mi porti in braccio… sono stanca… e la testa mi gira… rischierei di cadere…” rispose lei ancora ubriaca mentre gli faceva gli occhi dolci

“Tu sei pazza!” e così dicendo il ragazzo cominciò a camminare da solo costringendo Caroline a corrergli dietro.

Quando salì in macchina fu assalita da un’ondata di sonno. Appoggiò la testa di lato e rimase a guardare l’ibrido mentre guidava. Quegli zigomi alti e quei capelli… avrebbe tanto voluto accarezzarli… poi gli occhi si fecero pesanti, si rendeva conto che era in macchina con un pazzo omicida, avrebbe davvero potuto portarla in mezzo ad un bosco e lì ammazzarla! Nessuno avrebbe mai ritrovato il corpo della povera Care, ma in quel momento era l’unica persona che voleva vicino, chiuse gli occhi sperando che quella non fosse l’ultima notte di vita per lei.

 

 

Caroline si svegliò a causa di un leggero raggio di luce che entrava nella stanza.  Non aveva ancora aperto gli occhi, stava prima tentando di rimettere in ordine i fatti della sera prima. Il profumo che l’avvolgeva era però ancora quello di Klaus.

Con una mano si rimboccò le coperte e constatò con meraviglia che le lenzuola erano di seta, incuriosita e anche un pò intimorita aprì piano gli occhi e si ritrovò al suo fianco l’ibrido.

Si morse le labbra per evitare di urlare per la sorpresa, lanciò un occhiata sotto le coperte e sospirò di sollievo quando si rese conto di essere ancora vestita, addirittura ancora con la giacca addosso.

Allora non l’aveva riportata a casa… e non l’aveva nemmeno lasciata sola

Guardò nuovamente verso Klaus che stava dormendo ancora profondamente. Era girato su un fianco, precisamente verso Caroline ad una cinquantina di centimetri di distanza.

Era la prima volta che vedeva il suo volto così rilassato, sembrava un cherubino. Labbra carnose e rosee, lineamenti perfetti contornati da riccioli color miele.

Veloce si guardò attorno e non ci mise molto a capire che doveva trovarsi nella stanza di Klaus. Era tutto arredato con uno stile classico ma di estremo gusto. Quei mobili dai toni scuri mettevano in risalto lenzuola, tappeti e tendaggi dai colori candidi

Lo guardò ancora e ancora, finchè  intimidita avvicinò la mano al viso del ragazzo. Con un dito toccò appena i suoi capelli, il cuore le batteva tanto da credere che sarebbe uscito dal petto, sempre con la punta del dito percorse le linee perfette di quel volto. La pelle era liscia e morbida, quasi come quella di un bambino se non fosse stata per quella leggerissima barba che lo rendeva irresistibile

Senza nemmeno avere il tempo di accorgersene la sua mano fu afferrata da quella del ragazzo che rimase semplicemente in silenzio a guardarla.

Caroline non aveva paura, non questa volta. Non temeva una sfuriata o una minaccia, il tempo in quella stanza si era fermato, si rendeva conto di essere al sicuro, tanto più vicina era al diavolo tanto meno qualcuno poteva farle del male.

Il silenzio di quella stanza era pieno di parole e frasi non dette. Per Caroline era così dannatamente bello dimenticarsi di tutto, per un po’ si era lasciata da parte la solita vita ordinaria e aveva lasciato spazio a qualcosa di nuovo e assolutamente attraente

Gli occhi azzurri di lui la osservavano con insistenza finche non le afferrò una ciocca di capelli biondi e gliela mise dietro l’orecchio, lei si sentii rabbrividire al tocco socchiudendo gli occhi, poi disse: “Ho pensato che potresti essere tu a mostrarmi quelle cose di cui mi fai parlato”

“Quali cose?” fece lui con la voce roca per il sonno

“L’arte, la musica, la poesia…la natura”

Lui si fece serio, sembrava irritato da quelle parole, poi si mise supino e gelido fece: “Dovresti tradire tutti i tuoi amici per realizzare ciò che hai appena detto. Dovresti aiutarmi a renderli infelici… e tu non sei fatta per far piangere le persone”

La vampira sospirò, rendendosi conto invece che lo avrebbe fatto. Dal momento in cui era stata trasformata in un vampiro aveva iniziato a soffrire. Per quanto si sforzasse di non pensarci si rendeva conto che qualcosa non andava, lei non era felice lì, aveva bisogno di aprire le sue ali e per quanto volesse bene a sua madre e ai suoi amici, aveva capito che non poteva rinunciare alla sua felicità per loro, altrimenti si sarebbe ritrovata ad odiarli

“ Forse non sono la bella persona che credi che sia…” rispose seria

“ Non stavo cercando una bella persona quanto ti scelsi…”

“ E cosa stavi cercando? Perché mi hai “scelta”? ” fece lei.

Lui rimase in silenzio

“Un’altra di quelle domande a cui non avrò mai risposta?” proseguì ironica lei

“ Mi sono avvicinato a te… per il semplice fatto che mi incuriosivi. Tu mi sorprendi! Ogni volta che sono certo che ti comporterai in una maniera tu fai la cosa opposta. Se avevo una certezza era quella che tu alla fine di tutto mi avresti odiato a morte… non avrei mai pensato che ieri sera mi avresti pregato di non lasciarti sola”

“ è che tu sconvolgi le mie certezze “ fece lei arrossendo mentre guardava il soffitto

“ Di solito le principesse non si innamorano mai del cattivo…”

“Beh… di solito le principesse non sono dei vampiri…” rispose lei sorridendo

Lui scoprì i denti candidi “Non dovresti fare troppo affidamento su di me, ti potrei fare del male, anche senza volerlo, ho le mie priorità e credo che non mi fermerei davanti a niente… è probabile che ti uccida anche oggi stesso”

“ Klaus non prendermi in giro, mi hai portato fino a casa tua, ho dormito sul tuo letto… Credo che tu abbia bisogno di me almeno tanto quanto io ne ho di te”

“ Sono un mostro e non me ne importa!”

“Anche io sono un mostro! Devo nutrirmi di persone per vivere!” prese fiato e continuò ”Perché hai tentato in tutti i modi di aprirmi gli occhi se poi non ti assumi tutte le responsabilità del caso!?”

“ Responsabilità?” ripete lui guardandola sorpreso

“ Hai distrutto ogni mia certezza!!! Credimi ero convinta di amare Tyler più di ogni altra cosa al mondo…” Caroline si rese conto troppo tardi di  quello che aveva appena detto. Si sentì avvampare mentre guardava il soffitto

“ E ora?” Klaus si sollevò e portò il suo viso esattamente sopra a quello di lei. Lei non rispose mentre si mordeva le labbra, lui insistette “E ora?” voleva sentirglielo dire, desiderava ardentemente sentire quelle parole uscire da quella bocca sensuale

“ Mi rendo conto che posso fare a meno di lui…” Caroline strinse i pugni lungo i fianchi. Si sentiva terribilmente tesa ma soprattutto sconfitta, le labbra di lui si trovavano a pochi centimetri dalle sue, sarebbe bastato un piccolo avvicinamento, anche solo un sussulto e si sarebbero toccate

“ Se continui a starmi vicino ti trascinerò all’inferno”

“ Credo di esserci già! Mi sento così tremendamente cattiva a desiderare la tua compagnia… il fatto è che quando sono con te non mi devo sforzare di essere quella che non sono. Non devo sembrare perfetta, con te mi sento me stessa per la prima volta”

Lo sentiva così vicino, sentiva il suo respiro caldo e sensuale. Socchiuse gli occhi pregando che fosse lui a fare la prima mossa, ma con un movimento rapido sentì il peso di lui sollevarsi dal materasso. Insoddisfatta si mise a sedere sul letto

“Che hai da guardare?” fece lui divertito mentre si legava l’orologio al polso “Credi davvero che sia così semplice, Caroline?”

Lei arrossì ripensando a quanto lo stava desiderando un secondo prima

“Avrei dovuto capirlo che mi stavi prendendo in giro!” urlò lei scendendo dal letto

“Avanti non fare la bambina! Non puoi avere tutto e subito. Però, se devo essere sincero  mi ritengo più che soddisfatto dalla nostra chiacchierata!” si infilò la giacca in pelle “Credo fosse palese cosa volevi!”

“Guarda che tu non hai capito proprio un bel niente!” balbettò lei imbararazzata

“Ok. Come vuoi tu! Se ti fa stare meglio possiamo far finta che non sia mai successo niente!”

Caroline scosse la testa sconfitta mentre notava quanto invece lui si stesse divertendo a prenderla in giro “E adesso dove vai?” fece lei alzando le braccia

“ Vado a minacciare Stefan!” le rispose come se fosse la cosa più ovvia del mondo “Ma tu rimani qua, fatti una doccia se vuoi… in effetti puzzi un po’ di alcool!”

“ Vai al diavolo! Vai al diavolo Klaus!” urlò lei arrabbiata mentre lui si chiudeva la porta alle spalle

 

Ok, questo è un capitolo molto intenso però non c’è ancora il bacio! Anche se Caroline era quasi lì lì per supplicarlo. Credo comunque che si siano detti delle cose importanti. Il loro rapporto, a parte essere contornato da un’elettrizzante attrazione fisica, è fatto di parole e frasi meravigliose. Credo che i silenzi di Klaus dicano molto di più di quello che lui vorrebbe far sapere

Grazie a tutti quelli che mi seguono comprese le persone che mi recensiscono, quelli che hanno messo la storia tra i preferiti e quelli che l’hanno messa tra le seguite. Grazie

Anna Veronica: Come vedi Caroline ha preso la sua decisione anche se questo farà soffrire non poche persone! Credo però che il suo sia un comportamento veritiero, infondo ognuno fa sempre quel che è meglio per se stesso. Dici che in questo cap sono riuscita a rendere Klaus un tantino più romantico? Infondo questa volta non l’ha mai minacciata di morte. Grazie un bacio

Cindernella: Caroline anche in questo capito ha esposto chiaramente la sua decisione! Se ne vuole andare da Mystic Falls e chiudere definitivamente con tutti per evitare di odiarli in futuro. Sembra che si sia data anima e corpo a Klaus, ma è anche vero che nei prossimi capitoli rivedrà il caro Tyler e magari le sue scelte vacilleranno anche solo un po’. Seguimi e lo scoprirai! Un bacio

Petra: Anche in questo capitolo ti propongo un altro dialogo tra Klaus e Caroline. Un tantino più profondo degli altri! Ma ormai credo che non abbiamo nemmeno più bisogno di parlarsi, si sono talmente trovati come affinità d’animo che tante cose sembrano ormai superflue. Continua a seguirmi! Grazie

Amabili Resti: La tua recensione mi ha fatto molto piacere! Ovviamente amo alla follia questo telefilm, lo trovo perfetto in ogni cosa e quindi non ti nascondo che scrivere una storia alternativa a qualcosa che già va bene così è difficile,ma la cosa mi diverte e spero di far piacere anche voi continuandola. Grazie

Coccinellanna: Bene, mi fa sempre piacere quando mi dite che riesco a rimanere nel personaggio. Spero che questo cap ti sia piaciuto altrettanto. Continua a seguirmi, grazie

 

 

  
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