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Autore: Il Saggio Trentstiel    20/02/2012    19 recensioni
-Sei un pezzo di merda...- esalò il punk, la voce vibrante di rabbia repressa.
Oh, eccolo lì il criminale dal cuore di pietra, ferito ed umiliato!
Scott gongolò, soddisfatto come non mai: era sempre un piacere procurare dolore ad altre persone!
-Tutto qui il tuo repertorio, finocchio?- lo sfotté, incrociando le braccia e trattenendo una risatina.

Una SxD.
Niente Dott, niente SamxDakota.
Ebbene sì, una ScottxDuncan, primo esperimento yaoi del sottoscritto!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Duncan, Scott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: A tutto reality - La vendetta dell'isola
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Alla fine quello stramaledetto reality era finito.
Ovviamente non aveva vinto.
La vittoria, e di conseguenza il milione, era andata a Zoey.
Quanto gli bruciava quella sconfitta...
Era stato battuto da una ragazza!
Chissà quanto lo avrebbero preso per il culo i suoi compagni di scuola, quella massa di...
-Basta, ci rinuncio!-
Si voltò, interrompendo la sua furiosa marcia lungo la spiaggia.
Una ragazza magra e pallida, dai capelli di un colore inguardabile, stava allontanandosi rapida e furiosa da un ragazzo abbigliato come un punk.
Gwen, gli pareva che si chiamasse lei.
Lui invece si chiamava Duncan, ne era certo.
Avevano avuto qualche lieve divergenza di pareri non più tardi della sera prima.
Scott si passò una mano sulla mandibola ancora indolenzita, squadrando malignamente Duncan.
Picchiava duro il punk, ma anche lui aveva fatto la sua parte.
L'occhio nero dell'altro la diceva lunga!
Sentendosi osservato, Duncan si voltò: un'espressione infastidita gli deformò il volto quando si accorse della presenza di Scott.
Grugnì qualcosa e fece per voltarsi, ma la voce sardonica dell'altro lo bloccò.
-Vai a rincorrere la tua gotica? O a rifarti il trucco?-
Duncan strinse i pugni e si avvicinò rapidamente a Scott.
Il rosso, senza accennare a smettere di ghignare, si preparò a difendersi.
Il punk però non sembrava intenzionato a scatenare un'altra rissa: si fermò a poca distanza da Scott, fissandolo con aria assassina ma senza tentare gesti violenti.
-Ti diverti, Scott?-
Il rosso annuì, una scintilla di divertita perfidia negli occhi chiari.
-Da morire!-
Duncan strinse i denti fino a farli scricchiolare ma, nuovamente, non accennò ad attaccare Scott.
Un silenzio pesante e teso si dilatò tra i due, infranto di tanto in tanto dal respiro profondo di Duncan.
-Sai cosa penso?- intervenne all'improvviso proprio quest ultimo -Che tu sia un frustrato, oltre che uno sfigato: farsi battere da una ragazza...-.
Scott sollevò un sopracciglio.
-Oh, ricordo male o tu sei stato sconfitto da Beth? Per quanto orrenda, è pur sempre una ragazza!-
Stavolta fu il turno di Duncan di ghignare: fece un passo avanti -Scott, d'istinto, strinse i pugni e sollevò appena le braccia- e socchiuse gli occhi.
-No, caro mio: la vittoria di Beth è stata decretata da una votazione, quella di Zoey dalla tua inferiorità!-
-Non provocarmi, punk da quattro soldi!- sibilò Scott, perdendo il suo sorriso sarcastico.
Per contrasto quello di Duncan si allargò ulteriormente.
-Ho toccato un nervo scoperto? Ti dà fastidio che io abbia ragione?-
Senza rendersene conto, Scott fece un passo in avanti.
I due erano adesso a pochi centimetri di distanza.
-Potrei farti le stesse domande! Ieri sera mi hai preso, anzi...- si corresse, il ghigno nuovamente al suo posto -... Ti sei fatto prendere a pugni dopo le mie, come le hai chiamate? Cazzate?-
La battaglia verbale tra i due era incredibile.
Entrambi riuscivano a mettersi vicendevolmente in difficoltà, in un susseguirsi di insulti, frecciatine e ghigni malevoli, senza tuttavia riuscire a prevalere l'uno sull'altro.
Scott proseguì il suo attacco.
-Secondo me non erano cazzate, infatti...- fece un cenno verso un punto imprecisato alle spalle di Duncan -... Anche la tua ragazza se n'è resa conto e ti ha piantato in asso!-.
Duncan sembrava lì lì per esplodere.
Il volto paonazzo, i pugni così serrati da piantarsi le unghie nella carne e il digrignare sordo dei suoi denti preludevano ad una sola cosa: un attacco violento e brutale ai danni di Scott.
Ai danni del volto di Scott.
Incredibilmente Duncan abbassò le mani, fino a quel momento tenute all'altezza del petto.
Il gesto non sfuggì a Scott che, subodorando qualche trucchetto, si fece guardingo.
-Sei un pezzo di merda...- esalò il punk, la voce vibrante di rabbia repressa.
Oh, eccolo lì il criminale dal cuore di pietra, ferito ed umiliato!
Scott gongolò, soddisfatto come non mai: era sempre un piacere procurare dolore ad altre persone!
-Tutto qui il tuo repertorio, finocchio?- lo sfotté, incrociando le braccia e trattenendo una risatina.
Era il momento che Duncan stava aspettando: balzò in avanti e lo afferrò per la canottiera, spingendolo contro il ruvido tronco di una palma.
Scott, distratto dalla sua apparente vittoria, non ebbe tempo di difendersi e si ritrovò a mugugnare di dolore: Duncan rise sonoramente.
-Chi è il finocchio, ora?- sussurrò a pochi centimetri dal volto dell'altro.
Scott si divincolò, insultandosi mentalmente per essersi fatto -mai termine fu più adatto!- infinocchiare come un poppante.
-Mollami subito!- ringhiò, gli occhi grigi puntati in quelli cerulei di Duncan.
Il punk non accennò a lasciarlo libero, anzi, serrò maggiormente la presa sulla canottiera di Scott e lo spinse ancora di più contro il tronco, strappandogli un basso gemito.
-Se e quando vorrò, Scotty. Dobbiamo chiarire un paio di cosette.-
Il rosso abbandonò ogni tentativo di liberarsi, ansimando come un animale ferito: era inutile, Duncan era più massiccio e più forte di lui, la sera prima era stato solo bravo a coglierlo di sorpresa...
-Punto primo...- cominciò Duncan -... Fai un altro apprezzamento su Gwen e ti troverai a raccogliere i tuoi denti dal pavimento*.-
Scott inarcò le sopracciglia: le minacce non lo spaventavano minimamente.
-Punto secondo: non osare più darmi della checca davanti a tutti. Questi insulti risparmiali per tuo padre!-
A queste parole Scott fu preso da una rabbia feroce ed inconsulta ma, di nuovo, ben poco poté contro la presa ferrea del punk.
-Punto terzo...- continuò Duncan -... Racconta a qualcuno del nostro scambio di opinioni di oggi, e rimpiangerai di essere nato!-
Scott non ebbe il tempo di fare alcunché.
Duncan scattò in avanti e lo baciò con foga, mozzandogli il respiro.
Quasi inconsciamente schiuse le labbra, avvertendo la lingua di Duncan farsi spazio nella sua bocca.
Il freddo metallo del suo piercing lo infastidiva, ma dopotutto non era male.
...
Non era male.
Scott si sarebbe voluto seppellire dopo aver pensato quelle tre parole.
Possibile che fosse... No, era escluso!
Lui non era un finocchio!
Allora perché stava rispondendo al bacio?
Perché le sue mani vagavano incontrollate lungo la schiena di Duncan?
Perché cazzo stava provando una sensazione di inebriante piacere?
Duncan mollò la presa sulla canottiera di Scott, posandogli delicatamente le mani sulle spalle.
Scott quasi non si accorse di quel tocco, preso com'era dal bacio.
Si accorse però del tocco successivo.
Una ginocchiata.
Dritta nello stomaco.
Si separò di scatto da Duncan, piegandosi su se stesso e gemendo di dolore.
Il punk si passò il dorso della mano sulle labbra, osservando con aria sdegnosa un sempre più sofferente Scott.
-Ricordati il terzo punto, Scotty.-
Il rosso alzò lo sguardo e lo osservò allontanarsi.
Non si mosse dalla sua scomoda posizione, con un ginocchio poggiato a terra e le mani strette sullo stomaco dolorante.
Avvertiva ancora sulle labbra il sapore penetrante di quelle di Duncan, e lo odiò per questo.
Lo odiò per averlo baciato, incastrato e fottuto senza possibilità di scampo.
Avrebbe potuto confessare tutto, negando ogni sua "responsabilità", difendendo la sua eterosessualità.
Non l'avrebbe fatto.
Il sapore penetrante del bacio di Duncan era ancora troppo forte.
Maledisse se stesso e il punk, rialzandosi con cautela.
Osservò le impronte di lui sulla sabbia, indeciso se seguirle per trovarlo, affrontarlo e baciarlo... Picchiarlo, picchiarlo!
Si incamminò infine nella direzione opposta.
Avrebbero sicuramente avuto altre occasioni per affrontarsi, un'altra divergenza di pareri.
Con tutto quello che ne sarebbe conseguito.







Prima yaoi.
Con questa posso davvero dire di essermi messo a dura prova in quasi tutti gli ambiti delle fanfictions.
Questa one shot ha una storia curiosa: in breve, stanotte ho sognato che un uomo dai capelli rossi, fiancheggiato da uno dai capelli neri, mi inseguiva in macchina con un fucile.
Al risveglio, ancora rimbambito dal sonno, ho associato quei due a Scott e Duncan e (non chiedetemi perché) è nata l'idea di una yaoi tra loro due.
Oh, i termini come "finocchio" e "checca" sono utilizzati volutamente per calzare con i caratteri di Duncan e Scott: io, da bravo anti-omofobo, non li condivido.
Ultima cosa: non so se sarà Zoey a vincere TDROTI, è tutta una mia invenzione ;)
*Battuta tratta da "Will&Grace", ad opera di Karen Walker: una citazione di un telefilm simile in una yaoi ci stava benissimo, secondo me xD
   
 
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