Erano le 6.00. Chiara stava guardando fuori dalla finestra di casa...Non era riuscita a dormire tutta la notte, aveva ancora gli occhi socchiusi e un malditesta da morire...Rimase lì per un pò, poi andò a vestirsi...
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“Chiara! svegliati...”una voce la stava chiamando,ma lei diede nessuna risposta... “Cavolo...svegliati! se la prof. ti vede dormire sei nei guai!”ripeté la voce...
“Cos-a?...!” chiara si svegliò di sopprasalto, la vista gli era sfocata...ma poteva riconoscere la figure che stavano intorno a lei..
Era nella nuova classe,non si era resa conto di quante ore erano passate...si rivolse alla sua compagna si banco...
“Che c'è?!” bofonchiò Chiara...
“Ti sei addormenta e non ti svegliavi più..”spiegò Sarah “ma che hai oggi?non mi sembri in forma...”
“Che ore sono?...”provò a cambiare discorso“Sono le...9.45” rispose Sarah “tra un pò c'è l'intervallo!...”
“Em...mi spiace interrompere la vostra discussione,ma ora c'è Matematica!” era la professoressa, il suo sguardo era più minaccioso che mai!
“Mi scusi prof...”provò Chiara a scusarsi “io..non volevo..”
Un silenzio assordante avvolse la classe e poi il tempo si fermò, le compagne(i compagni sono 2) immobili e l'insegnate sembrava un statua di cera...
All'improvviso qualcosa di viscido e schifoso,accarezzò la spalla di Chiara, un freddo pervade il suo corpo...rabbrividì all'idea di girarsi e vedere cosa c'è dietro di lei...
“Oh...guarda cosa c'è qua...una bella bambina...” sussurrò una voce fredda
Senza accorgersene incominciò a tremare,il freddo si faceva sempre più denso(come se qualcuno la pungesse con degli aculei)e il respiro affannoso...
“Cos...”prima che potesse finire la frase,qualcosa la bloccò...una mano gli aveva chiuso la bocca
“Shhh…ora ascoltami bene,noi due abbiamo una cosa da fare…” ghignò la voce “Tu sarai il corpo e io la mente…”
In quel momento, Chiara vide un uomo davanti a sé,era completamente ustionato(il maglione che portava sembrava molto vecchio e sgualcito,il capello gli copriva la nuca…) e portava alla mano destra un guanto artigliato(al posto delle dita c’erano artigli d’acciaio)la prima impressione era che stava sognando…ma era reale!Rimase immobile,sperando che quel l’uomo se ne andasse…
E poi…il tempo ricominciò a scorrere…l’uomo se n’era andato…
“Chiara Henson,esca subito dall’aula! E vada dalla preside…” gli ordinò la prof.
“Come.. scusi?” ribatté Chiara
“Ho detto…vada dalla preside!Non ammetto durante le mie lezioni, che non si ascolti!…” ripeté l’insegnate
Senza dir niente,si alzò dal suo posto e uscì dalla classe…percorrendo il corridoio si fermò davanti alla porta della preside..
“Forza è coraggio, Chiara!” si disse a se stessa
Si avvicinò alla porta,ma in quell’istante si aprì e sulla soglia c’era la preside.
“Entra signorina Henson…” gli ordinò la preside “avremo molto da discutere…”
Detto questo entrò, si sedette e ascoltò il rimprovero…Rimase tutta l’ora in quella stanza…e il pensiero di quel l’uomo non riusciva a levarselo dalla mente…
Continua…