21/02/2012
3 recensioniBourbon.
Il rumore delle foglie calpestate mi fa compagnia in questa notte solitaria.
Cammino avanti e indietro, senza una meta precisa.
Per quanto mi sia difficile ammetterlo, Rose aveva ragione. Non esiste nessun tasto. Possiamo solo decidere di ignorarlo, ma rimarrà sempre lì.
Quasi come un film mi ritornano in mente sempre le stesse parole , ripetute centinaia di volte, come un mantra.
Maybe that's the problem.
Non sto spegnendo niente.
Anche volendo, non potrei.
Ironico, no?
L'amore dovrebbe dare felicità, non ... questo.
Che poi non so nemmeno descrivere bene cosa sia.
Gocce di Bourbon sul calar della notte, rumore di foglie caplestate... E cos'altro?
Sofferenza. Ecco.
Solitudine.
Ho la straordinaria capacità di innamorarmi perdutamente di persone che non mi vogliono.
Anzi, sottolineo, persone che vogliono mio fratello.
Non so cosa sia peggio.
Un'altra goccia. E un altra.
Sono patetico. Restare qui ad ubriacarmi, come l'ultimo degli adolescenti sconsolati che è stato lasciato dalla fidanzatina prima del ballo.
Io, Damon Salvatore.
Ma a chi voglio darla a bere?
Quel Damon ...
Non esiste più da troppo tempo.
Quel Damon avrebbe già ucciso, mutilato, ferito, troppe cose e persone.
Quel Damon non sarebbe qui a struggersi perché è innamorato di qualcuno che non lo vuole.
Ridursi in questo stato non era nei miei programmi.
Niente di tutto questo era nei miei programmi...
Il bourbon scende giù, brucia ma lo ignoro. Bruciano più altre cose.
L'orgoglio. Oh, quello sì. Ma ho rinunciato a lui tanto tempo fa.
Anche le ferite.
Sì, ma quelle che neanche nei vampiri si curano subito.
Non dovrei essere qui, a stare male, a bere.
Dovrei divertirmi, bere un pò di sangue, voltare pagina, magari.
E dimenticarmi di tutto.
Sono patetico. Non vorrei mai dimenticare tutto questo.
Può far male, e , vi assicuro, fa male, più di un paletto nel cuore, ma quei pochi sguardi, quella sensazione di non essere del tutto rifiutato... E poi? Cosa?
Sentirsi accettato. Anche un pò.
Damon Salvatore in preda ad una crisi esistenziale.
Farebbe ridere anche i polli. Anche io rido, tanto non c'è nessuno qui intorno che possa scoltarmi. Per questo ho scelto questo posto. Vagando mi sono imbattuto in questa radura, abbastanza lontana dalla città da permettermi di riposare in pace.
E soffrire in pace.
Forse dovrei smetterla.
Il Bourbon scende, scende... Non sono più sicuro di dove sono, ma poco importa.
Va un pò meglio così.
Posso sempre rimanere accanto a lei per proteggerla.
Proteggerla.
Mentre lei si da alla pazza gioia con Stefan, sì.
Rimanere accanto a lei, sempre. Basterebbe.
Per vedere quanto i due piccioncini sono carini?Vuoi realmente farti questo?
Forse andrà bene lo stesso.
Me lo farò bastare.
L'importante è che lei sia al sicuro. Sempre.
Significa sacrificare la tua di felicità. Ne vale veramente la pena?
Non si tratta di me, della mia felicità, no.
Si tratta di lei.
Lei.
Mi alzo e butto giù l'ultimo sorso di Bourbon. La notte è appena finita, l'alba si affaccia su Mystic Falls come un faro minaccioso.
E'ora di andare.
I have died everyday waiting for you
Darling don’t be afraid I have loved you for a thousand years,
I’ll love you for a thousand more...
Nota. Eccomi , è la prima volta che mi diletto a scrivere di Damon... e sono molto nervosa, mi sembra di storpiarlo. Forse ci sarà un seguito. Forse. Vediamo come accogliete questa :) Volevo farvi capire come ogni notte, Bourbon o no, i pensieri, le cose, siano sempre gli stessi. Notti tormentate da dubbi. Spero vi piaccia :)