Capitolo 1-  La ragazza d'acciaio 

 

Il suono della sveglia , la fece sobbalzare . Letteralmente , perché la ragazza si ritrovò a terra , immersa dalle lenzuola bianche di lino .

Si rialzò sbuffando , e raccolse il volume che , fino a poco prima , teneva in grembo .

Era un vecchio album fotografico , di lei e i suoi vecchi amici che aveva alle medie . Già le medie . Ormai le sembrava passato un secolo , quando si trattava di meno di un anno .

Non sapeva come doveva sentirsi quella mattina : triste , perché stava cambiando scuola , o elettrizzata ed eccitata , per la novità .

Si diresse a passo pensante verso la cucina , dove suo padre le stava cucinando la sua colazione preferita , uova strapazzate e succo d'arancia . 

< Buongiorno pa' > esordì , per salutare .

< Buongiorno stellina ! Come ti senti oggi ?? Sei pronta per oggi ?? Sei contenta ?? Ehi rispondi ?? >

< A quale > lo interruppe lei < Delle tue innumerevoli domande ? ! > aggiunse in tono acido .  " Stellina , poteva anche evitare di dirlo ! " ma questo preferì tenerselo per sé .

< Uh , sei nervosetta , mi sembra normale ! Oggi cambi scuola ! > disse sempre il padre , Spirit , ridendo .

" Grazie per avermelo ricordato ! " . La sua pazienza stava già per esaurirsi . 

Ma i suoi pensieri vennero interrotti da un dolce profumo , il piatto che le aveva preparato Spirit , era già in tavola .

< Forza , siediti e mangia , o farai tardi >  le offri il piatto e sorrise bonario.

Anche la ragazza sorrise e iniziò ad addentare , il prelibato pasto .

Quando ebbe finito si sentì un po' in colpa , e pensò che le uova si sarebbero riversate sul volume del suo sedere , ma vedendo la sua immagine riflessa in uno specchio , decise di ignorare l'idea.

Erano anni che consumava la medesima colazione , ed erano anni che Maka Albarn aveva un fisico assolutamente perfetto . 

Bé quasi perfetto , perché , anche se era magra e snella , aveva un piccolo , grande difetto . Non era un granché sviluppata , anzi sembrava poco più di una bambina .

Contorse il viso alla vista del suo petto , piuttosto piccolo e minuto .

Anche stavolta decise di lasciar perdere e fece passare la spazzola tra i lisci capelli biondo cenere . Fu indecisa se tenerli sciolti o meno , qualche volta le avevano detto che stava molto meglio , ma sentendosi più a suo agio legandoli con quei due buffi codini , optò per la seconda opzione .

Afferrò lo zaino e il suo ciondolo portafortuna , una collana a trama fine con una pietra , un bellissimo smeraldo . Lei non amava i collier elaborati , e tanto meno si divertiva ad indossare molti gingilli , come le sue coetanee.

Anche il suo modo di vestire era piuttosto sobrio , spesso i suoi vestiti erano neri o comunque abbastanza scuri . 

Che dire , avrebbe tanto voluto essere " invisibile " agli sguardi degli altri , soprattutto nei confronti dei ragazzi , che spesso la deridevano , per via del suo corpo.

Ma tutto sommato poteva definirsi una ragazza fortunata : aveva un carattere molto forte , era brava a scuola , aveva sempre avuto almeno qualche amico , e per quanto riguarda l 'amore... bè quello era la sua unica pecca . Anzi quello era proprio un argomento proibito , per così dire . 

La ragazza odiava gli uomini . Giovani , vecchi , persino i bambini maschi li considerava dei mostri . Così lenti ad apprendere , così stupidi . Questo era ciò che pensava di qualsiasi individuo di genere maschile , qualsiasi , e suo padre non faceva certo eccezione . Anzi lui era in cima alla lista , ed era per colpa sua se Maka Albarn odiava gli uomini . 

Tentò di liberare la mente da quei fastidiosi pensieri e si diresse verso l'uscita di casa .

Diede un ultima occhiata a Spirit  e lo salutò con un cenno , dopodiché girò la grande manovella di ottone , e fece per uscire ed addentrarsi , come diceva lei , in quel mondo pieno di " mostri " .

 

Le strade erano affollate , e gli autubus tardavano ad arrivare ma non ostante tutto , riuscì a prendere il pullman che l'avrebbe portata nelle vicinanze della grande scuola .

Si sedette affianco ad una vecchia signora , quelle che si alzavano all' alba per andare a messa  quando si reggevano appena in piedi .

Maka le odiava . Erano ben poche le cose che Maka Albarn riusciva a sopportare e la religione non era tra queste . 

Se veramente esisteva un dio , o qualunque cosa fosse , perché non l'aveva mai aiutata ? Perché non aveva permesso ai suoi genitori di andare sempre di accordo ? Perché ? . 

Ovviamente non aveva mai trovato alcuna risposta , alle sue innumerevoli  domande . 

La vecchietta provò a dire qualcosa , magari aveva voglia di fare due chiacchere , ma per fortuna arrivò la fermata della ragazza , che si congedò con un cordiale saluto .

Quando scese dall' autubus , la vista era sconvolgente : migliaia di studenti erano riuniti intorno alla porta principale , che da li a poco si sarebbe dovuta aprire .

Diede un 'occhiata veloce alla folla e pensò : " Con almeno qualcuno , riuscirò a fare amicizia ? " . Ma le sue speranze vennero interrotte dall'arrivo di quattro ragazzi , dall'aria minacciosa .

Dovevano essere dell'ultimo anno , a giudicare dall'altezza e dai loro visi . La squadrarono per qualche secondo per poi iniziare a sghignazzare : uno di loro aveva i denti gialli , come quelli di uno che nemmeno sapeva cos'era lo spazzolino . 

< Che cavolo hai da guardare ? > disse a quello con i denti mezzi marci . 

< Niente dolcezza . Ma dato che noi siamo in questa scuola da parecchio tempo , ci chiedevamo se sei nuova ? > 

La ragazza non rispose , ma fece le spallucce .

< Come immaginavo > continuò il tipo , con aria strafottente .

Si avvicino fino a farle ombra e aggiunse , provocatorio : < La vuoi una guida ? Potrei farti fare una bella visita guidata . . .ti va ? > detto ciò , le sfiorò la spalla , e fu in quel momento che Maka scattò : < Non toccarmi , lurido verme ! > sperò che con le sue grida avrebbe attirato qualcuno , ma tutti sembravano essere preoccupati solo dalle porte della scuola . 

Ma il tipo sembrò non scomporsi un granché , e ribatté : < Sai c'è una regola qui da noi . Si deve portare rispetto a quelli più grandi , no ? E tu sei una che rispetta le regole vero , Maka Albarn ? > e sorrise , sempre mostrando la sua terribile schiera di denti . 

" Come cazzo sa il mio nome ? ! " pensò la ragazza , che ad un tratto si era fatta improvvisamente seria . 

< Sul tuo zaino c'è una targhetta con il tuo nome e cognome . Sai io penso che l'ultima volta che ho attaccato una targhetta con i miei dati , è stato in quinta elementare > e continuò a sghignazzare , in modo deprimente .

In tanto le porte della scuola si aprirono , e tutti entrarono .  Tutti tranne lei , quella banda di idioti l'aveva accerchiata , e non sembrava che volessero levarsi .

< Okay facciamo così , voi mi lasciate andare ed io prometto di non spaccarvi la faccia . Ci state ? Anche io ho le mie regole > il tono della ragazza non prometteva nulla di buono . 

Il ragazzo le sorrise sarcastico e rispose : < E' sarebbero ? >

< Se qualche ragazzo mi infastidisce , come voi in questo momento , lo faccio smettere di parlare . Se mi lascia stare ,meglio per lui > poi lo fisso e aggiunse < Meglio per te , in questo caso . Quindi ora levati >

Ma i ragazzi le sbarrarono la strada .

< Mi dispiace , ma di qui non si passa . > 

La ragazza lo guardo torvo , ma disse soltanto : < Risposta sbagliata >

 

Ciò che accadde dopo , successe così in fretta , che il ragazzo , si ritrovò a terra con il naso rotto , prima ancora di accorgersene . 

< Come ti chiami ? ! > gli aveva urlato Maka , tenendolo per il collo .

< T-Trevor ! Trevor Fray . Ti prego ora lasciami andare !! > La ragazza sorrise compiaciuta , e si diresse verso la scuola . Bene , primo giorno di scuola ed era già in ritardo .  " Per colpa di un idiota masochista " pensò ancora con disprezzo .

La sua aula era la classe prima , della sezione B , la terza aula del secondo corridoio a destra . 

Entro senza bussare e fu subito travolta da sguardi incuriositi . Ma anche spaventati , perché dalla mano li colava un po' di sangue della sua " vittima " . Il professore la guardo con aria furiosa e esordi : < Tu devi essere Albarn , la ventesima studente > Maka si girò per andarsi a sistemare nell 'unico banco libero , vicino ad un ragazzo con i capelli bianchi , ma il professore aggiunse < E' in ritardo , signorina Albarn . E sta sanguinando , posso sapere il motivo ? >

Maka si voltò nuovamente e rispose con aria noncurante : < Se Trevor Fray e la sua squallida banda ti teppistelli , sfiora di nuovo me , o qualsiasi altra ragazza , contro la sua volontà , giuro che oltre al naso li spezzo anche il collo . Mi scuso per il ritardo >

Tutti la fissarono come se fosse appena scesa dalla Luna : una ragazza così magra e fragile aveva messo le mani addosso a un ragazzo dell'ultimo anno ? Impossibile .

Anche il professore ammutolì , ma poi si decise a continuare la sua spiegazione .

 " Prof . Stain " lesse la ragazza , sulla lavagna . Evidentemente si era già presentato alla classe .

Maka si sedette affianco al ragazzo dai capelli argentati e gli occhi rossi , che aveva notato poco prima .

Lui le sorrise ,ma la ragazza sembrò non accorgersene . Le sembrò un tipo tranquillo e pacato , di quelli che si fanno gli affari loro e non fanno tante domande .

< Credo proprio > cominciò il ragazzo < Che noi due diventeremo grandi amici > La ragazza sembrò un po' sorpresa da quell'affermazione , ma decise di presentarsi < Maka > spiegò , offrendoli la mano .

< Soul Eater > ribadì lui , e le strinse forte la mano . Aveva una presa d'acciaio , ma non molto meglio della ragazza .

< Si > disse ancora lei .< Magari diventeremo amici > .

E risero insieme , come due bambini . Fu una delle poche volte che Soul udì Maka Albarn ridere insieme a un uomo .

 

 

 

 

Angolo Autrice : 

Salve a tutti ! Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto !

E mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate ^^