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Autore: koorime    22/02/2012    2 recensioni
(LIB 'verse) A Joel non piace aspettare
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sesta stagione
- Questa storia fa parte della serie 'Love is blind'
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Titolo

Titolo: Fly away
Fandom: Supernatural – LIB ‘verse
Pairing/Personaggi
: Dean/Castiel, Joel
Rating
: Pg
Charapter
: 1/1
Beta
: no one
Words
: 592
Genere
: commedia
Warning
: slash implicito, crepacuore
Summary
: A Joel non piace aspettare
Note
: La mia adorata Samek la voleva fortemente e me l’ha chiesta durante la Notte Bianca di momenti_perduti, in occasione del Carnevale delle Lande di maridichallenge, con il prompt “I primi voli di Joel” ♥

DISCLAIMER: vorrei tanto possedere Castiel, ma no, né lui né nessun altro mi appartiene .__. Neanche Dean, no *sigh*

 

Dean canticchiava, avvitando il biberon e controllando poi sul polso la temperatura del latte – troppo caldo, meglio agitarlo un po’ per farlo raffreddare.

- Chillin' out, take it slow, then you rock out the show...- 1 cantò, prima di riuscire a impedirselo. Si fermò subito dopo, facendo una smorfia addolorata.

-Questo è tutta colpa tua.- disse, puntando un dito verso Joel, seduto nella culla, che lo fissava. Il bambino, di tutta risposta, sorrise con un gorgoglio attorno al pupazzetto di plastica a forma di pinguino – un regalo dello zio Balthazar – che stava allegramente mordicchiando.

-È inutile che mi guardi così, sei tu che hai una cotta per lei!- continuò, sempre guardandolo accigliato. Suo figlio non parve prendersela e allungò invece le manine – completamente ricoperte di bava – verso di lui, nell’esplicita richiesta di essere preso in braccio. Dean roteò gli occhi, ma lo accontentò, sistemandoselo contro il petto, prima di dargli il biberon. Joel lo accettò con un sospiro grato e cominciò a succhiare con calma, come se non ci fosse nient’altro di importante al mondo – e forse non c’era, davvero.

Era quasi riuscito nel suo intento – far addormentare suo figlio – quando un frullio di ali vanificò tutto il suo operato. La testolina di Joel scattò su, vigile e attenta, e i suoi occhi così particolari si puntarono sulla figura sgualcita del papà. Beh, dell’altro papà.

Castiel rivolse loro uno sguardo confuso, prima di realizzare quanto accaduto e tingerlo di pentimento.

-Le mie scuse.- mormorò verso Dean, quando il bambino staccò una manina dal biberon per allungarla verso di lui. Non ebbe, però, neanche il tempo di avvicinarsi per permettergli il passaggio da un paio di braccia all’altro, che il bambino svanì. Letteralmente. Un attimo prima era tra le braccia di Dean e l’attimo dopo non c’era più.

Dean sbiancò, stringendo in modo convulsivo il biberon – l’unica cosa rimastagli di suo figlio – e guardando l’angelo ad occhi sgranati.

-Dov’è Joel?- riuscì a mormorare, prima che con un delicato pof Joel ricomparisse, cadendo – nel vero senso del termine – dal cielo tra le braccia dell’angelo. Castiel lo afferrò al volo e lo osservò per un attimo, mentre il bambino continuava a stringersi a lui e pigolare infastidito dall’analisi.

-Sta bene.- disse, e Dean sentì le gambe diventargli gelatina per il sollievo. Dio, sarebbe morto di crepacuore, prima o poi.

-Che dia... cos’è successo?- sbottò, avvicinandosi per riprendersi il bambino, che si lamentò e rimase cocciutamente aggrappato ai capelli scuri dell’altro, finché il cacciatore non fu obbligato a lasciarlo stare – anche se una parte di lui urlava di accertarsi che stesse bene, e di farlo da sé.

Castiel stirò le labbra, la mano aperta e ferma sulla schiena coperta dalla tutina.

-Ha... volato.- spiegò. Dean sgranò gli occhi e quasi si strozzò con la sua stessa saliva.

-Volato?-

L’angelo annuì, per poi sospirare e passagli il bambino, che protestò veementemente, ma si accoccolò contro il suo petto, alla fine.

-Me lo aspettavo, in effetti. Di solito gli angeli sanno volare fin dalla nascita.- riprese a spiegare, accarezzando i capelli chiari del bambino. Joel lo spiò dalle braccia del cacciatore e sorrise, gorgogliando felice.

Dean guardò il sorriso di scuse – davvero, perché? Non è che fosse colpa sua, non esattamente almeno – di Castiel e sbuffò, scuotendo la testa. Abbassò lo sguardo su suo figlio, che aveva deciso che succhiare tre dita fosse più importante, e gli pettinò i capelli con le dita.

-Domani ti compro una campanella.- dichiarò.

Castiel arricciò le labbra divertito e lo baciò.

Fine.

1 The best of both worlds - Hannah Montana.

   
 
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