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Autore: Eynis96    24/02/2012    10 recensioni
Allora premetto che questa è la mia prima fanfiction, quindi siate clementi!
Questa storiella è ambientata alla fine di BLUE, quando Gwen è ancora arrabbiata con Gideon.
Spero che vi piaccia....ciao a tutti
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL MINUETTO DELLA GELOSIA


Gwendolyn Sheperd se ne stava seduta imbronciata su una panchina di marmo dell'enorme giardino della Loggia dei Villiers.

Questa volta aveva deciso di andarsene di sua spontanea volontà, informando solo Mr. George che avrebbe atteso qualcuno che l'avrebbe chiamata per trasmigrare, appena i lor signori Gran Maestri della Loggia, Gideon compreso, avrebbero discusso in pace di come lei, non si sa bene quando, come o perché, avrebbe tradito l'ordine del Conte di Saint Germain per allearsi con Lucy e Paul i suoi cugini, rimasti intrappolati nel tempo....

Sbuffò scocciata, sistemandosi il vestitino azzurro in tinta coi suoi occhi, che Madame Rossini      aveva preparato per lei in previsione del suo ormai prossimo salto nel tempo.....

Mentre era assorta in questi cupi pensieri sentì dei passi provenire dal sentiero che portava alla piccola piazzetta piena di aiole colorate dove lei attendeva i comodi dei grand'uomini.

Alzandosi si accorse che era Raphael, il fratello minore di Gideon, ma bello quanto lui....Gwen pensando queste cose arrossì, tuttavia gli andò incontro, non volendo essere scortese, dato che il ragazzo da poco frequentava la sua classe e di lui apprezzava il carattere solare così in contrasto  con quello dei membri della Loggia, e in particolare con quello di Gideon.

-Ciao Raphael che ci fai qui?-.Chiese cordiale Gwen.  Lui la squadrò cercando di trattenere una risatina
-Hei! Non ridere mi sento già abbastanza ridicola per conto mio....-
-Mmmmh immagino che stai per trasmigrare per un tè e un minuetto pomeridiano....non ti invidio per niente- proruppe con uno sguardo malizioso.
-Ti prego non parlarmi di minuetti, è tutto il giorno che Giordano non fa che urlarmi addosso ribadendo quanto le mie mosse siano goffe e.....-
Gwen si interruppe, perché lui diventando serio, fece una riverenza, le si accostò e le sussurrò: - Ti va di fare pratica con me?-
Gwen lo fissò con un sopracciglio alzato, per niente intimidita, solo un po' affascinata:- Ma non dirmi che anche a te hanno fatto imparare il minuetto-
Raphael le lanciò uno sguardo finto offeso tornando scherzoso:- Cosa credevi che solo Gideon fosse un perfetto signorino, mentre io mi limitavo a bagni in piscina e uscite con le ragazze?- La reazione di Gwen non fu incoraggiante e Raphael per tutta risposta le mise le cuffiette nelle orecchie, la strinse per la vita e cominciarono ad eseguire il pezzo.

Dopo poco Gwen si girò sbalordita verso il ragazzo, che si era dimostrato un ottimo ballerino, conducendola con grazia e scioltezza.
Lui le ammiccò e così in poco tempo si ritrovarono a danzare tra le aiole del grande giardino ridendo beatamente in quello che ormai non era più un minuetto, ma che a tratti diventava valzer, poi twist ed infine hip hop.

Tuttavia entrambi erano ignari del fatto che qualcuno, dalla finestra principale della Sala del Drago, li osservava, corrucciato e, anche se non lo avrebbe mai ammesso, geloso del modo in cui il fratello la faceva ridere, pensava di poter sentire il sollievo di Gwen dopo quella lunga giornata, dove aveva dovuto sopportare gli sguardi duri dei Guardiani, anche a lui, a 20 metri da terra.
Gideon de Villiers si riscosse da quella vista quando suo zio Falk gli ordinò di andare a chiamare Gwen per farla saltare nel tempo.
Quando giunse al piano terra i due stavano cantando a squarciagola, California Gurls di Katy Perry, poiché ormai il minuetto era finito e non si erano dati la pena di stoppare le canzoni, dato che pensavano di essere soli.

Finito l'attacco di risa Raphael si accorse per primo di Gideon e lo fece notare anche a Gwen che si riassettò imbarazzata, dopodiché il giovane biondo fece un piccolo inchino, che la ragazza ricambiò sorridendo, e oltrepassò il fratello ammiccando.

Riacquistata padronanza di se stessa Gwen riprendendo uno sguardo serio, si accostò a Gideon dicendogli:- Siamo pronti?- Lui rimase a fissarla per qualche attimo pensando a come fosse bella con le guance arrossate e i capelli leggermente scompigliati, ma riuscì solo a dire:- Hai i capelli fuori posto-. Gwen tirò fuori dalla piccola borsetta che aveva con se uno specchietto in perfetto stile 800 e con qualche forcella si risistemò, dopodiché prendendogli la benda nera che il ragazzo stringeva nella mano sinistra ripeté :- Possiamo andare?-.
Gideon sospirò e acconsentì conducendola alla stanza del cronografo con una mano dietro alla sua schiena per non farla inciampare.
  
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