In questo mondo,esistono due tipologie di persone: i lupi e le pecore.

I lupi sono coloro che schiacciano e opprimono il debole. Sanno vivere solo con la violenza e non hanno moralità,ne principi. Rubano ciò che voglio,abusano di chi vogliono e hanno fatto della menzogna,la loro arma migliore. Insomma,loro sono la malvagità fatta e finita.
Le pecore,invece,sono la massa impotente,l’anello debole della catena. Vengono umiliati,picchiati,sfruttati e,infine,sottomessi. Ma loro non si ribellano mai;piegano solamente la testa,e dicono “grazie signore”. ricoprono la maggior parte della popolazione terrestre,potrebbero spazzare via il despota con uno schiocco di dita; invece,sono troppo stupide per capire,o troppo impaurite per farsi avanti. Quindi,a loro va più che bene essere sfruttate e sottomesse dal lupo avido e approfittatore. L’importante è sopravvivere.
Così si divide il mondo: ci sono i Lupi e ci sono le pecore.
Però molte volte,ci sono delle singolari eccezioni: ci sono dei lupi,che sotto la loro scorza da duri,nascondono un animo gentile e compassionevole, e si impegnano a fondo ad aiutare il prossimo con tutti i mezzi a loro disposizione. Sono lupi gentili,con il pelo lucido e brillante…come l’argento.
Invece,tra le pecore silenziose e docili,ne nasce qualcuna con un’intelligenza superiore alla norma,o con delle capacità incredibili. Ma invece di usarle per aiutare i suoi simili,li usa per emergere dalla massa e soggiogare a sua volta le compagne indifese,ingannandole con false promesse e con intensa ferocia. Oppure pensa solo a se stesso,e non si cura delle compagne al suo fianco,continuando ad avanzare da sola,senza aiuto e senza aiutare. Queste,sono pecore dall’animo nero…come il cristallo più oscuro: l’ossidiana.

Mio fratello mi raccontava spesso questa storia,è a me piaceva ogni volta di più.

Lo chiamavano il Mago,perché era capace di fare cose straordinarie con la sua intelligenza e i suoi modi di fare. Una volta,era riuscito a far ripartire una macchina con il motore praticamente deceduto,unendo un paio di fili e cambiando l’olio. La fece andare avanti per quasi 5000 chilometri prima di sputtanarla del tutto. Era un vero genio,riusciva a farmi stare meglio ogni volta con i suoi scherzi e le sue stupide battute. Era amato da tutti e i miei genitori lo adoravano,proprio come lo adoravo io. Era il mio eroe…

Già,era.

Ora,il Mago,il genio della mia famiglia,l’unico affetto che avesse significato qualcosa per me,é sdraiato in un tavolo d’obitorio,davanti ai miei occhi. Mentre faccio il riconoscimento in mezzo a tre carabinieri che,per loro,era solo un motivo di ulteriore lavoro,mi accorgo che sono più freddo io di tutti quei corpi che abitano quelle sottospecie di frigoriferi per cadaveri. Persino più freddo del corpo di mio fratello.

Mio fratello è morto,gli hanno sparato in un vicolo e scaricato in un bidone della spazzatura…