24/02/2012
23 recensioni“Merda!” Imprecò Robin, sbattendo violentemente la borsa sul divano.
“Come ha potuto quel.. Quel…”
“… Quel cretino?Che è successo Sherbatski, Brad, scusa… Il caro, dolce, sexy Brad ti ha piantata?” Sussurrò una voce, sogghignando.
Di colpo la ragazza si voltò, portandosi una mano al cuore.
“Barney! Santo cielo, mi hai fatto prendere un colpo! Si può sapere che cavolo ci fai nel mio appartamento?!” Domandò, acida.
Dopo tutto quello che aveva dovuto passare quella mattina, figuriamoci se poteva essere gentile con una persona come quella.
“OhOh, la gattina ha tirato fuori le unghie eh? Miao..” Ridacchiò il biondino, imitando la zampata di un gatto.
“BARNEY!” Gridò la compagna, ormai al limite.
“Ok ok, scusa..
Allora, punto numero uno, questo non è il TUO appartamento, è anche di Ted che, essendo il mio migliore amico…”
“Guarda che il suo migliore amico è Mar..” Ma non la lasciò concludere.
“ ESSENDO IL MIO MIGLIORE AMICO…” Riprese, schiarendosi la voce.
“Mi permette di stare qui quanto voglio.”
“Veramente io non credo che lui sia d’accordo a..”
“Punto numero due, mi ha incaricato proprio lui di venirti a dire che è uscito con Ashley e, fino alla fine del Week-End, non sarà di ritorno..” La mora sgranò gli occhi.
“Cosa? Ma come ha potuto…”
“Già: quella Ashley è piatta come una tavola! Insomma, se le tette si misurassero in “gradi di ondulazione”, lei sarebbe un..”
“No! Come ha potuto lasciarmi da sola.. Sa benissimo che il Venerdì sera è il giorno in cui guardiamo la tv, prendendo in giro i ciccioni che non riescono a perdere peso, o i partecipanti di un qualsiasi programma che vengono scartati!” Sbuffò, lasciandosi cadere di peso sul divano. Il ragazzo al suo fianco storse il naso.
“Bhe, devo dire che avete dei gusti parecchio strani… Comunque: se vuoi passerò io il resto della giornata con te!” Propose, ammiccando.
“Tu?” Domandò lei, cercando di trattenere una risatina.
“Scusami Barney, ma… Giocare a Laser Tag dopo essere stata appena mollata.. non è esattamente “l’ideale”…” Rispose, scuotendo la testa divertita.
“Robin Robin Robin…. Robin! A parte il fatto che Laser Tag non è un semplice gioco: è uno stile di vita, non intendevo esattamente questo.”
“E allora cosa?” Si informò la mora, inclinando la testa.
“Bho, stare un po’ al Mc. Laren’s, fare un giro nei dintorni… Cose del genere.” Disse, sistemandosi la cravatta davanti allo specchio posto proprio nell’ingresso di quel minuscolo appartamento.
“Tu che passi un pomeriggio con una ragazza senza avere un secondo fine? Non esiste proprio: avanti spara, cosa vuoi in cambio?” Replicò scetticamente, incrociando le braccia.
Non aveva mai sentito Barney farle una proposta simile ed ora voleva indagare. Il compagno le si avvicinò dolcemente, sorridendo.
“Bhe, sapevo che la storia con quel tipo sarebbe finita presto: Vedi, Robin, tu sei un uno, nella scala numerica…”
“Ohhhoh, sarai bello tu, biondino!” Rispose lei, portando gli occhi al cielo.
“No, lasciami finire… Sei un uno nella scala numerica dei numeri primi!”
La ragazza inarcò un sopracciglio: Certo, in quegl’anni aveva sentito Barney enunciare ogni sorta di teoria sulle donne, sugli uomini, su ogni cosa, ma quella… Quella era nuova.
“Numeri Primi?”
“Esatto! Come tu ben sai, sono quei numeri impossibili da dividere, se non per se stessi e uno…”
“So benissimo cosa sono, Barney ma.. Dove vuoi arrivare?” Lo incalzò, ansiosa.
“L’uno è il primo numero che appare, in ordine, se non contiamo lo zero. L’uno rappresenta il tuo modo di essere; sei una ragazza a cui piace stare sola, se cerchi qualcuno è solo per spassartela, nient’altro, tu basti a te stessa.
Vedi… Tu e io fondamentalmente siamo uguali! Due numeri uno, incompresi, a volte maltrattati, ma che sanno il fatto loro!” Robin scrollò la testa, confusa.
“No, aspetta… Ma che centra questo con me e Brad?!”
“Bhe, ovvio: Brad era un bel sei.” Sospirò, sedendosi al suo fianco sul divano.
“Quindi? Stando alla tue teoria anche l’uno è un divisore del sei. Non solo! È il divisore di qualsiasi numero! Quindi, ne dovrei dedurre di potermi fare tutto il mondo!” Non era mai stata una cima in matematica. Certo, se la cavava, ma solo per poco. Però in quel caso, era fermamente convinta di aver ragione.
“Sì, Sherbatski, il tuo ragionamento non fa una piega, ma… Cosa ottieni dividendo un qualsiasi numero per uno?” Chiese.
“… Bhe, quello stesso numero”
“Esatto! Tu puoi andare con tutti i ragazzi che vuoi, ma alla fine… tu resterai sempre per conto tuo e loro pure.. Capisci, quello che voglio dire?” Ok, adesso stava veramente iniziando a perdere il filo del discorso: tutti quei numeri, quelle divisioni, quei paragoni.. Cos’era diventato, un prof i matematica?
Ma sapeva esattamente come contraddirlo.
“Invece ti sbagli, mio caro biondino! Non ti ricordi la mia storia con Ted? È durata più di un anno!” Disse, vittoriosa, convinta di averlo fregato.
“Già.. e hai visto com’è andata a finire? Insomma, Robin: Ted è un quattro! Il peggior numero che possa esistere al mondo! Dipende in tutto e per tutto dal numero due , perfino se lo metti sotto radice risulta un due! Il quattro, ricordati bene, è l’acerrimo nemico dell’uno!” Fregata.
Bene, adesso ogni sua certezza stava crollando.
“Oh, benissimo; quindi secondo te io sarò costretta a stare sola per tuta la vita?!” Si informò, cercando di trattenere la collera che il lei stava aumentando sempre di più.
Sapeva che non avrebbe dovuto ascoltarlo, ma.. In un certo senso non riusciva a non farlo: forse aveva ragione.
Il compagno scosse la testa.
“Io non ho detto questo. Devi solo trovare un uno come te, che condivida il tuo modo di pensare, e il gioco è fatto…” Sussurrò, sorridendo e porgendole una bottiglia di birra trovata nel frigo. Immediatamente Robin alzò lo sguardo.
Fissò il compagno in ogni più singolo dettaglio.
Che cercasse di fare qualche allusione su loro due? In fondo.. Non le dispiaceva proprio del tutto, quel ragazzo.
Alla fine c’era sempre stato, quando lei aveva bisogno di aiuto, a partire da quella volta che si era resa conto di avere una cotta per Ted e lui aveva accettato di mantenere il segreto.
Si morse il labbro inferiore.
“Senti, Barney..” Disse, poggiando la bevanda.
“… Ti andrebbe di tenermi compagnia, oggi?” Chiese, arrossendo.
Si stava giocando tutto in quella mano.
Stava esternando i suoi sentimenti, azzardava una mossa.
Se lui avesse rifiutato, lei sarebbe stata lo zimbello della compagnia in eterno.
Barney sorrise.
“Vedrai Sherbatski, sarà Leggend… Aspetta un attimo… Dario! Leggendario!” Gridò, porgendole una mano per alzarsi.
E lì, in quel preciso momento, Robin sorrise di cuore, per la prima volta in quello schifosissimo Venerdì di Marzo.
***
La ragazza si
alzò in punta di piedi dal letto e sgattaiolò in cucina.
Lei e Barney avevano appena trascorso una giornata fantastica insieme e
si era divertita davvero tantissimo.Pensò alla teoria dell’ ”amico” sui numeri primi.
Forse aveva davvero ragione.
Insomma… Gli uno come lei non sono fatti per legarsi con altri numeri…
Con la coda dell’occhio scrutò il compagno, disteso sul letto, che stava dormendo profondamente in boxer.
E sorrise.
Però, forse… Se trovavano un altro uno simile a loro, chissà..
Dopo tutto… uno più uno fa due.
La Regola Dei Numeri Primi
END
_AnGoLo DeLl'AuTrIce_
Ovvero.. *How I Met The Ispiration*
Ciao a tutti :D
è la mia prima fiction su questo fandom!
AMO HIMYM *_*
Soprattutto, AMO BARNEY (chiunque mi conosca lo può confermare)! E la coppia BarneyxRobin ^_^
Non c'è molto altro da dire... Quest'idea mi è venuta durante l'ora di matematica 8strano eh?? xD)
Quindi.. Fatemi sapere che ne pensate, mi raccomando :)
Baci
BY Hokuto :)
END
_AnGoLo DeLl'AuTrIce_
Ovvero.. *How I Met The Ispiration*
Ciao a tutti :D
è la mia prima fiction su questo fandom!
AMO HIMYM *_*
Soprattutto, AMO BARNEY (chiunque mi conosca lo può confermare)! E la coppia BarneyxRobin ^_^
Non c'è molto altro da dire... Quest'idea mi è venuta durante l'ora di matematica 8strano eh?? xD)
Quindi.. Fatemi sapere che ne pensate, mi raccomando :)
Baci
BY Hokuto :)