Cavolo, la tensione è stressante!
E quel che c’è di peggio, è che Courtney non la smette di tamburellare le dita fissandomi male!
Bbbrrr!! Fa paura, a volte...
Beh, non che Sierra e Heather mi aiutino parecchio, anzi...
Maledizione, vorrei solo trovarmi da sola, in una stanza chiusa.
No, chiusa no! Oddio... luoghi chiusi... rimanere bloccata... stupidissima claustrofobia!!
In questo momento voglio SOLO Duncan...
NO! Via questi pensieri! Sto facendo soffrire Courtney! E questo non lo sopporto!
Odio far soffrire gli altri. Ho già fatto soffrire troppe persone. Però...
Non potranno mai avere la sofferenza che ho io, nel mio cuore, accumulata in tutti questi anni...
Uffi, basta! Mi alzo, e me la svigno nella stiva. Ho trovato un posticino molto appartato dove gli obbiettivi delle telecamere non arrivano ed è ben nascosto per pensare ai cavoli miei.
Mi accuccio nel mio luogo segreto, abbracciandomi le ginocchia. Inizio a piangere: per me è naturale. Ho imparato che le lacrime sono il sangue del cuore. Per fortuna è solo una metafora, altrimenti sarebbe durissima lavare i miei vestiti! XD
Un momento! Ho sentito qualcuno... mi faccio sempre più piccola e chiudo gli occhi. Ho paura, lo ammetto... ho sempre vissuto nella paura.
Una voce familiare... mi sporgo leggermente (ovviamente apro gli occhi) e vedo Duncan. Sta cercando qualcosa a terra. Uhm...
Deve aver perso una moneta, o il suo coltellino.
Mi sporgo troppo e con la mano urto qualcosa di metallico che risuona.
Porca vacca!
-    Chi c’è?? –
Non rispondere Gwen!! Stai in silenzio!!
-    Voglio sapere chi c’è! Se non me lo dirai, sarà peggio per te!! –
Peggio di così non può andare... no, ripensandoci, sì!! Però non lo voglio vedere. Non voglio che lui veda me. Mi farebbe troppo male.
-    Se le cose stanno così, allora ti cercherò! –
Ma porca di una boia ladra!! Non si può mai fare i fatti suoi? Deve sempre avere una risposta a tutto??
Ed è anche per questo che mi piace...
NO!!! Basta, basta!!! Non voglio... non DEVO...
-    Gwen! Che ci fai qui nascosta?? –
diavolo, mi ha beccata! Possibile che riesca sempre a trovarmi? Beh, devo rispondere, o farò la figura della scema.
-    Non facevo nulla. Stavo qui. Punto. –
-    Ma perché stai qui, tutta sola soletta? Posso farti compagnia? –
-    No, grazie. Sto bene da sola. –
-    Come mai mi cacci? Che succede Gwen? –
-    Beh, forse sarebbe giunto il momento di parlare... quindi resta. –
-    Tu mi fai sempre preoccupare! –
Si siede tranquillamente accanto a me e mi circonda con le braccia. Devo parlargli. ADESSO!
-    Duncan... io dico basta. Non possiamo andare avanti così! –
-    In che senso raggio di sole? –
-    Ma smettila con tutte queste smancerie! Duncan basta! Basta tra noi due. Basta di far soffrire Courtney. Basta di far soffrire ME. –
-    Ah! Quindi io ti farei soffrire? Bella questa! –
Era un misto tra il divertito e l’ offeso. Non sapevo che pesci pigliare. Ma la mistura era colma.
-    Duncan, non sto scherzando! Abbiamo sbagliato, e anche di grosso! Va bene che ti eri stufato di Courtney, ma almeno non potevate sopraggiungere a un accordo?? Parlare Duncan, sai che vuol dire??
-    Ma con lei è impossibile parlare!! Mi ammazzerebbe prima ancora di pronunciare parola! Ma io voglio te! –
Tenta di baciarmi, ma io lo respingo. E no! Non penserà di chiudere così il discorso!
-    Duncan, io sono serissima!! Dobbiamo parlarci! Ma tu lo sai quello che sto passando?? Dell’ umiliazione che mi grava addosso?? È un peso insostenibile! E tu non mi pare che sia nelle mie condizioni... –
Gli lancio uno sguardo accusatorio. Abbassa la testa. Forse ha capito.
-    Gwen... mi dispiace. Non volevo farti soffrire così... –
-    Non è a me che devi chiedere scusa balengo! E a Courtney!! E gliene devo anche io di scuse. Ma taaaante!! –
-    Ma perché mai scusa? –
-    Perché???? Mi chiedi anche il perché??? Perché SOFFRE Duncan! Tu sai che cos’è la sofferenza?? Immagino di no, vero? –
-    Ah certo, perché tu sai ovviamente che significa! –
Ha usato un tono strafottente. Questo mi fa infuriare. Lui non sa nulla di me. NULLA!
-    Certo che so che cos’è la sofferenza. E mi rattrista sapere che non mi conosci. Ora... vattene. –
-    Prego? –
-    Mi hai sentito benissimo! Ho detto VATTENE! Ti devo comprare un vocabolario?? –
-    Va bene se la signoria comanda questo! Goditi la tua solitudine, stupida darkettona asociale senza futuro! –
No... non ha detto quelle parole veramente...
Si porta le mano alla bocca e mi guarda con i suoi occhi di iceberg. Se è vero che gli occhi sono lo specchio dell’ anima, lui ha un cuore di ghiaccio puro.
Ovviamente cerca di giustificarsi.
-    Gwen scusami! Io non volevo veramente...
-    Sparisci. –
-    Ti prego, scusami... –
-    VATTENE VIA!!!! –  Urlare non è mai stata la mia specialità, e questo è un urlo misto a pianto e viene come una specie di suono soffocato.
Mi guarda, ma poi cede e se ne va.
Lo ODIO.