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Autore: Marziolin    24/02/2012    9 recensioni
"- Se mai sposerò qualcuno, pretendo che sia un fenomeno a letto tanto quanto in cucina - esordì Jeff, mentre prendeva una pezza umida per cercare di rimediare al disastro di Nick.
- Ma a che ti serve, scusa? Sei già capace tu a cucinare, che te ne fai di un altro cuoco provetto?
- E che cosa centra? Anche tu puoi benissimo farti una sega da solo, ma preferiresti che fosse qualcun altro a fartela- rispose Jeff, ammiccando. "
[Nick/Jeff]
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jeff Sterling, Nick Duval | Coppie: Nick/Jeff
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Because of the cake
 

 
Se c’era una cosa della quale Jeff era completamente certo, era che fosse matematicamente provato che studiare a stomaco vuoto nuocesse gravemente alla salute.
Così, quando quel pomeriggio decise di scendere nelle cucine della Dalton per fare uno spuntino, non si stupì di trovare Nick, fermo sostenitore del suo Credo, in piedi davanti alla dispensa e intento a fissare con aria torva la moltitudine di alimenti lì contenuti.
- Mi chiedo perché non comprino niente adatto a degli studenti, in fin dei conti siamo in una scuola. Insomma, anche delle stupide merendine mi andrebbero bene- esordì Nick, senza nemmeno voltarsi per guardare chi fosse il nuovo arrivato.
L’altro ragazzo si lasciò andare a una leggera risata, facendo qualche passo fino a raggiungere il compagno, poggiandogli poi una mano sulla spalla.
- Con tutto questo ben di Dio- iniziò Jeff, mentre Nick si voltava verso di lui, salutandolo con un gesto del capo e un leggero sorriso – ti preoccupi davvero del fatto che non abbiano del cibo spazzatura?
Nick lo fissò, un misto tra terrore e disgusto.
- Il cibo spazzatura è la cosa migliore che esista a questo mondo, Jeff, non dire eresie.
- Ma cosa te ne fai di due merendine quando puoi cucinare una torta?- domandò il ragazzo, mettendosi in punta di piedi e allungando il braccio per arrivare a prendere un sacchetto di farina posto particolarmente in alto.
- Io e i dolci non abbiamo un bel rapporto, a livello di preparazione. Anzi, direi che io e il cibo in generale non abbiamo un buon rapporto, in questo senso- rispose Nick, mentre afferrava una confezione di uova che Jeff aveva appena tirato fuori dal frigo, porgendogliela.
- Per quanto possa piacermi vederti immobile e non sentirti sparare qualche cazzata, vedi di renderti utile e di dare una pulita al tavolo, non posso lavorare in queste condizioni - disse Jeff, mentre si piegava sulle ginocchia per cercare una bottiglia di latte.
- Lavorare?
- Ovvio. Io a stomaco vuoto non studio e, visto che domani abbiamo il compito di Letteratura, necessito che nel mio organismo sia presente del cibo: come tu stesso hai detto, non c’è niente di commestibile che non debba essere cucinato qui dentro.
- E per questo vuoi fare una torta?- domandò Nick, afferrando un panno per pulire il tavolo, come indicato da Jeff, che annuì prontamente alla domanda.
- Mi sembra anche ovvio. E tu mi aiuterai.
Nick spalancò gli occhi, alzando le mani in segno di resa.
- Non ti conviene.  Non mi piace cucinare, e poi una volta sono riuscito a mandare a fuoco la cucina di mia nonna… e volevo solo scaldarmi un po’ di latte.
Jeff scoppiò a ridere, mentre si toglieva la giacca della divisa scolastica e si arrotolava le maniche della camicia bianca fino ai gomiti.
-Prima di tutto, mettiti qualcosa per proteggere i vestiti, Nick, potresti sporcarti- disse Jeff, porgendo all’amico un grembiule rosso con lo stemma della Dalton cucito sopra.
Nick scosse la testa, allacciandosi il suddetto grembiule e seguendo l’esempio dell’amico nell’arrotolarsi le maniche.
- Certo che siamo proprio una scuola di viziati: addirittura i grembiuli con lo stemma! Questo è fanatismo, dovremmo parlarne con il preside.
- Invece di farti pippe mentali, prendimi quella scodella verde- rispose Jeff, indicando con la testa il recipiente.
- Allora, pronto per la tua prima torta?
Nick sorrise, osservando tutti gli ingredienti sparsi sul tavolo.
- Sperando di uscirne vivi- rispose, mentre guardava Jeff separare le uova.


 
- Da quanto sai cucinare, Jeff?- domandò Nick, i gomiti poggiati sul tavolo e i palmi delle mani a sorreggergli la testa.
- Fin da quando sono piccolo, direi. Una volta, avrò avuto quattro anni, credo, mia madre mi chiese di preparare i biscotti con lei - Jeff rise leggermente, continuando poi a parlare. – Dio, quei biscotti facevano davvero schifo! Però li mangiai lo stesso, volevo far vedere a tutti quanto ero stato bravo.
Nick sorrise, osservando rapito Jeff destreggiarsi tra i vari misurini di farina e di zucchero con fare esperto.
- Dimmi cosa devo fare - disse poi, lasciandosi andare a un profondo sospiro.
- Credo che se provassi a sbattere le uova non correresti alcun rischio, Nick.



- Ricordami di non farti entrare mai più in una cucina Nick, ti prego.
- Perché, cosa ho fatto di sbagliato?- domandò il ragazzo, guardandosi intorno con aria confusa.
- Cosa hai fatto, mi chiedi? Sembra che sia appena scoppiata una bomba! Ti lascio da solo per cinque minuti, e tu combini questo? - esclamò Jeff, allargando le braccia per par capire al ragazzo l’entità del danno.
-Te lo avevo detto io che ero negato in queste cose - borbottò poi, mentre Jeff gli si accostava, osservando con occhi increduli l’impasto per la torta sparso sul pavimento e sulle pareti.
- Sei un caso disperato - convenne Jeff, ridendo. – Più che altro, vuoi spiegarmi come hai fatto a far sparpagliare tutto?
Nick alzò le spalle, con aria colpevole.
- Ho provato ad azionare quell’aggeggio malefico - disse, indicando la frusta elettrica – ma a quanto pare non l’ho usato nel modo giusto. Quindi... ehm... niente torta?
- Niente torta - ripeté Jeff, trattenendo le risate. - Peccato, l’impasto sembrava davvero buono- rispose poi, avvicinandosi a Nick fino ad allungare una mano sul suo viso e raccogliere uno schizzo d’impasto, per poi portarsi il dito alle labbra.
- Dio, sì. Sono davvero un cuoco eccezionale!
Nick rise, imitando il gesto di Jeff e raccogliendo l’impasto dal tavolo.
- Assolutamente - rispose Nick, annuendo energeticamente.


- Se mai sposerò qualcuno, pretendo che sia un fenomeno a letto tanto quanto in cucina - esordì Jeff, mentre prendeva una pezza umida per cercare di rimediare al disastro di Nick.
- Ma a che ti serve, scusa? Sei già capace tu a cucinare, che te ne fai di un altro cuoco provetto?
- E che cosa centra? Anche tu puoi benissimo farti una sega da solo, ma preferiresti che fosse qualcun altro a fartela- rispose Jeff, ammiccando.
Nick arrossì, trattenendo una risata.
- Hai davvero paragonato il cucinare alla masturbazione? Seriamente, Jeff, tu mi preoccupi.
Jeff rise, lanciandogli la pezza addosso.
- Se mai imparerai anche solo a mettere una pentola d’acqua sul fuoco Nick, forse capirai.


 
Nick si catapultò nella stanza spalancando la porta e lanciandosi a peso morto sul letto di Jeff, senza fare tanti complimenti
- Jeff, Jeff, svegliati!
- Che c’è? Non sono stato io, lo giuro, è stato Trent a prendere i videogiochi di Thad! - esclamò il ragazzo, tirando fuori la testa da sotto il cuscino, i capelli biondi tutti scompigliati e gli occhi semichiusi.
- Oh, ma che mi frega! E poi lo sapevo già, ieri ho fatto nottata in camera sua per giocarci - sbottò Nick, entusiasta. – Ora tu assaggia questo! - disse poi, ficcando un biscotto in bocca al ragazzo, ancora troppo assonnato per capire cosa stesse succedendo.
- Ma che cavolo…?
- Allora? Come sono? Sì, forse li ho lasciati cuocere un po’ troppo ma credo che comunque siano venuti in maniera decente e…
- Nick? Perché sei sopra al mio letto? - borbottò Jeff, masticando lentamente il biscotto.
- Come se ti dispiacesse. E comunque ne parleremo più tardi, ora ho solo bisogno che tu mi dica come sono i miei biscotti.
Jeff annuì, continuando a masticare.
- Direi che non sono niente male, davvero.
Il ragazzo esultò, abbracciando stretto il ragazzo, ancora palesemente confuso.
- So di non essere ancora un fenomeno o altro, ma migliorerò.
- E perché dovesti farlo? Pensavo non ti piacesse cucinare.
Nick sorrise, grattandosi la testa, in imbarazzo.
- Infatti è così. Però a te piace, e l’altra settimana hai detto che…
- Aspetta. Tu hai imparato a cucinare per me?- domandò Jeff, cercando inutilmente di nascondere un sorriso meravigliato.
- Se vuoi metterla così… - borbottò Nick, in difficoltà.
- Sei il ragazzo migliore del mondo - rispose Jeff, avvicinandosi a Nick, per posargli poi un leggero bacio sulle labbra.
- E i miei biscotti sono buoni, vero?- domandò il ragazzo, sussurrando le parole sulle labbra di Jeff, che sorrise.
- Diciamo che non sono male. Ma se può esserti di consolazione, a letto te la cavi decisamente meglio…
 
 
 
 
 
 
 




Angolo autrice:
It’s all that I love, and it’s all that I need… is Niff, Niff! <3

Non ho mai niente da dire, però mi dispiace non scrivere nulla D:
In ogni caso, grazie alla mia dolce metà, Lin,  per avermi trovato il titolo e alla metà acida, Somuccia, perché… bhè, perché sì <3
Vi saluto, alla prossima!
Marzia

   
 
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