“Padre ho vinto! E questo è l’ottavo torneo che vinco” urlò il piccolo correndo verso la figura.
“Ne ero certo mocciosetto” rispose il più grande ghignando per poi tornare a guardare fuori dalla grande vetrata. La sua piccola copia gli si affiancò e come lui guardò fuori dalla finestra a osservare il suo impero. Gli piaceva stare a guardare fuori  il suo impero crescere e svilupparsi, ma quando c’era anche il suo cucciolo diventava ancora più bello.
“Padre, come mai quelle navicelle hanno una riga rossa e quelle no?”
“Vegeta, quelle sono le navicella di guerra” disse l’uomo abbassandosi all’altezza del figlio e puntando il dito verso le navicelle dalle righe rosse.
“E quelle sono le navicelle dei bambini dal livello basso”
“Basso?”
“A tutti i figli dei Sayan viene tenuto sotto controllo la forza fin dalla loro nascita, coloro che risultano più deboli vengono subito spediti su altri pianeti dove non ci siano nemici troppo pericolosi per loro.”
“Mh, sembrano tanti insetti!”
“Figlio mio tu appartieni alla famiglia Sayan più potente e rispettata per prestanza fisica e preparazione bellica. Sono sicuro che diventerai il più forte dei guerrieri della galassia e che ti trasformerai nel leggendario e invincibile super sayan il combattente più temuto dello spazio” rispose il re con sguardo fiero e un tono incoraggiante.
“ Tu sarai il prescelto, il re”
“Davvero padre?”
“Certo! E tutto questo sarà tuo!” rispose l’uomo prendendo in braccio il cucciolo e portandolo all’immensa terrazza dove gli mostrò per intero l’impero Sayan. Il piccolo lo guardò con  gli occhioni pieni di curiosità e ammirazione e allungando la sua piccola manina agguantata verso il paesaggio pronunciò delle parole che fecero sorridere il più grande:
“Tutto mio”

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“Come ti sbagliavi, papà” sussurrò la figura nascosta nell’ombra. Era un mercenario, dalla faccia insanguinata da del sangue che non era suo, dall’anima sporca, dalla vita terribile, un ragazzo giovane che pareva essere un uomo. Guardava attentamente un punto nel cielo.
“Ehi tu! Ragazzino dico a te! Il potente Freezer l’aspetta! Smettila di guardare il cielo e muoviti se non vuoi finire male!” urlò un alieno verde rivolto verso il giovane che si stava alzando.
“Arrivo” rispose con voce tranquilla il ragazzo distogliendo lo sguardo dal punto in cui prima c’era il SUO pianeta…
 



Ciao, mi è venuta in mente questa Flaschfic per un concorso su facebook, e visto che c’ero lo scritta pure qui. Mi sembra un tantino banale e per questo vorrei sapere che ne pensate visto che è anche la mia prima FanFiction corta di un capitolo xD L’;altra che ho scritto è una Long. Ah, la frase che a un certo punto dice il padre l’ho presa dal sogno di Vegeta nell’ episodio “l’allenamento dei guerrieri”
Ahhh, vi annoio troppo per questo vi saluto e ringrazio molto chi legge e chi recensisce :)