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Autore: _Murder_    25/02/2012    2 recensioni
Il tempo d'oro degli ebrei è finito nel 1940. Le leggi antisemitiche e i divieti scendevano dal cielo come soavi fiocchi di neve durante una bufera. [...] Ci era stato tolto il diritto di vivere già da prima che spirassimo realmente.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gerard POV:

 
Mi sono appena svegliato e dopo aver realizzato che tutto quello che sto ricordando è successo veramente e non è stato sono frutto della mia mente, un brivido percorre il mio corpo. Il mio cuore perde un battito. Non riesco a capacitarmi di come possa essere successo. Mi sento bene, quasi...felice dopo molto, troppo tempo.
Osservo attentamente il viso di Frank che ora giace immobile rannicchiato sul mio petto. Lo squadro con una perizia quasi maniacale. La sua faccia angelica comincia ad essere macilenta, sempre più somigliate a quella di tutti gli altri qui dentro. Nonostante sia evidentemente segnato dalla fatica continua ad essere splendido. Sembra così tranquillo che quasi non vorrei che si svegliasse, per non vedere nei suoi occhi il dolore. So che nonostante lui cerchi di non darlo a vedere sta soffrendo.
Ma a spezzare la magia interviene proprio la sveglia del campo. Udendo questo suono Frank sussulta spaventato e si passa una mano sul viso sorridendomi dolcemente. Non ci sono parole per descrivere quello che il suo sorriso rappresenti per me. Definirlo 'linfa vitale' risulterebbe quasi riduttivo.
Tutto comincia a ripetersi come al solito noioso, monotono modo. Ripetitivo al punto da trasformarti in una macchina, una marionetta nelle loro luride mani. Da riuscire a toglierti la capacità e persino la voglia di ragionare. Lavaggio del cervello, ecco cosa!
Ci dirigiamo tutti al centro del campo, ma il nostro flusso viene dirottato verso un altro bunker. Una visita medica. E perchè mai?! Ci fanno disporre tutti in fila, per poi spiegarci sommarimante il perchè di tutto questo. Dicono di avere bisogno di mano d'opera per lavorare in una fonderia che sorge poco distante dal Lager. Sceglieranno quelli che tra di noi sono più in salute, per quanto una persona rinchiusa in un campo di concetramento possa essere considerata in 'salute'.
Il campo ti prosciuga mente e corpo facendo restare di te solo un involucro privo di anima.
Tutti gli altri, coloro che non saranno scelti, beh loro saranno portati a fare una doccia. Una bella doccia alla camera a gas. Non mi stupisco nemmeno più del fatto che tutto questo ci venga comunicato col massimo distacco e la massima crudeltà. Nessuno prova pena per noi. Nessuno ci salverà.
I dottori cominciano a visitarci. Non può nemmeno essere chiamata visita questa. Controllano la nostra statura, il peso e ci sottopongono ad una prova di resistenza. Vengo scelto. Nonostante sia quasi scheletrico riesco a sostenere gli sforzi. Subito dopo la paura mi assale. Sento come se avessi ricevuto un pugno allo stomaco quando un'orribile, orrida idea si impadronisce di me: potrebbero separarmi da Frank. E' una possibilità che fino a questo momento non mi era neanche lontanamente passata per l'anticamera del cervello. Avevo cominciato a considerare Frank come un prolungamento del mio corpo.
No! Non può essere vero! Non sarebbe dovuto succedere! Avevo pensato che saremmo morti insieme. La trovavo una cosa tremendamente romantica.
Eppure Frank è così fragile, cagionevole, gracile. Tanto forte dentro quanto debole fuori. Le sue mani solcate da innumerevoli piaghe, così come i piedi, non avrebbero resistito alla prova di resistenza. La sua statura e il suo peso sarebbero stati considerati troppo inferiori.
E così accade. Ci separano e non me ne accorgo nemmeno. Asportano un pezzo del mio cuore fuori dalla cassa toracica e schiacciano ciò che ne resta con una pressa. Un macigno cade su di me e sotterra tutte le poche, fioche sicurezze, le piccole speranze che Frank mi aveva aiutato a costriure poco a poco, passo dopo passo, con pazienza e amore. Tutto crolla.
-Mai costruire casteli in aria, MAI farsi illusioni! - continuo a ripetermi.
Prima di uscire da quella specie di maledettissimo 'ambulatorio' cerco di lanciargli un'ultima occhiata. Ma i suoi occhi sono vuoti. Dove sei finito Frank? Ti hanno già ucciso. Hanno calpestato la tua anima. Hanno violato e ammazzato il nostro amore senza la minima pietà.
Oh no Frankie...non piangere ti prego! Comincio a singhiozzare e tento ad avvicinarmi a te. "Ti amo". Riesco a vedere le tue labbra muoversi e a capire quello che stai tentando di comunicarmi. "Ti amo anch'io Frankie".
Perdo la cognizione di tutto mentre vengo caricato su un vagone insieme agli altri, ma questa volta senza di te. Non ci sarà una mano che stringerà la mia, non sentirò più quel calore e non proverò mai più quella serenità che solo tu sapevi darmi.
Addio amore. Ci vediamo in Paradiso...o all'Inferno? Accetterei anche di vivere nel limbo, dove l'incertezza e il tormento interiore regnano, pur di stare insieme a te.


 
Murder's corner:
Ciao piccoli pasticcini dolciosi <3 *cerca di fare la leccaculo per farsi perdonare per tutto il ritardo che ha fatto*. Potete linciarmi, fucilarmi, uccidermi e quant'altro. So che volete farlo LOL ebbene sì, Frank è morto *si sente estremamente stronza* e iiiinsomma ho messo tanto a scrivere questo capitolo (che credo sia il penultimo) a causa di un maledetto blocco creativo, ecco, però sono abbastanza soddisfatta di quello che ne è uscito fuori. E niente, sappiate che l'ultimo è già scritto quindi non ci metterò troppo a pubblicarlo (si spera). Spero sia piaciuto anche a voi e RECENSITE MIEI PRODI (?) èwé addio.
  
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