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Autore: Titinina    25/02/2012    4 recensioni
Passo velocemente per lasciarvi una song - fic sullr note di "Occhi da orientale" di Daniele Silvestri. Spero vi piaccia! A presto Titinina
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Occhi da orientale che raccontano emozioni 
sguardo limpido di aprile di dolcissime illusioni 
tutto scritto su di un viso che non riesce ad imparare 
come chiudere fra i denti almeno il suo dolore 


Notte, rientro da una delle mie serate di baldoria, ma non sono davvero ubriaco come si pensa. Sono perso perché non so decidermi, perché un paio di occhi nocciola fanno parte della mia vita e io non so lasciarli andare e ho paura di farli avvicinare a me come dovrei, come vorrei. 
I tuoi occhi che mi scrutano che cercano di captare i miei pensieri. Due pozze nocciola e profonde in cui perdersi, riesco a leggere tutte le tue emozioni, paura, eccitazione, affetto, tormento, rabbia, illusione, speranza ma soprattutto amore. Kaori. Come fai a darmi questo amore incondizionato? Non lo vedi ma io sono spiazzato. Sette anni sotto lo stesso tetto e tutti i giorni mi fai lo stesso effetto, i tuoi occhi mi sconquassano nel profondo nello stomaco. Sto per varcare la porta di casa, so che tutte le notti mi aspetti e appena senti lo scatto della serratura ti rifugi nella tua stanza per non farti vedere da me. Corri piccola Kaori, corri a rifugiarti nella tua stanza e allontanati dall'uomo che ami e che non riesce a darti la felicità che meriti.



Più di cinquecento notti già mi sono innamorato 
di una bocca appena aperta di un respiro senza fiato 
se potesse questo buio cancellare l'universo 
forse ti potrei guardare e non sentirmi così perso



Apro la porta della nostra casa, è tutto buio. Ma sento il tuo respiro. Non hai fatto in tempo a rifugiarti nella tua stanza, ti sei addormentata sul nostro divano con un libro in mano e una coperta che hai lasciato che ti avvolgesse solo le gambe. Sento i tuoi sospiri, il tuo sonno sembra sereno e non posso far altro che guardarti. Guardare come le luci della città che arrivano dalla nostra finestra illuminano il tuo sonno. Voglio avvicinarmi di più a te, poter godere almeno della tua vista, delle tue labbra dolcemente socchiuse, rosse come un frutto proibito a cui non riesco ad accedere. Non per colpa tua, ma per la mia incapacità di lasciarmi andare, per paura di chissà cosa.


ma tu dormi ancora un po' non svegliarti ancora no 
ho paura di sfiorarti e rovinare tutto 
no, tu dormi ancora un po' ancora non so 
guardarti anch'io nel modo giusto 
nei tuoi occhi disarmanti



Sono vicino al divano, la tentazione di sfiorarti è fortissima. La mia mano si muove senza che io possa fare in tempo a fermarla, la mia mano ruvida e callosa di tante battaglie e tanto sangue sta per poggiarsi sulla tua pelle candida e pura. Sentire sotto le mie dita il calore della tua pelle riempie anche me di calore, le mie dita sfiorano la tua guancia, passo a sfiorare la tua bocca, il mento e poi arrivo a sfiorarti il collo con gesti delicati sposto la leggera coperta fino a scoprirti il busto avvolto in una camicia da notte bianca e setosa sorretta da due spalline, dal collo arrivo fin sopra il tuo cuore, con due dita riesco a sentire le tue pulsazione, il tuo battito regolare, il tuo respiro caldo e pieno di vita, chiudo gli occhi per bearmi dell'energia della tua vita, inginocchiato di fronte al divano. Sento un respiro più profondo.

“Ryo sei tu?”

Il mio cuore si ferma, sei sveglia. Mi vedi inginocchiato vicino a te mentre con due dita ascolto i battiti del tuo cuore. Il mio si è fermato.


sono occhi di ambra lucida tra palpebre di viole 
sguardo limpido d'aprile come quando esce il sole 
ed io sarò la nuvola che ti terrà nascosta 
perché gli altri non si accorgano di averti persa 
ma tu dormi ancora un po' non svegliarti ancora no 
ho paura di sfiorarti e rovinare tutto 
no, tu dormi ancora un po' ancora non so 
guardarti anch'io nel modo giusto


I tuoi occhi scuri mi guardano nella loro pienezza. Non c'è altro che un bagliore nel vedermi così con te, come un pellegrino che cerca l'assoluzione dai suoi peccati, come un assetato che si abbevera alla fonte, come un uomo innamorato della propria donna.



nei tuoi occhi innocenti disarmanti devastanti 
quei tuoi occhi che ho davanti 
tienili chiusi ancora pochi istanti




Sbatti le palpebre e mi guardi come per capire se è un sogno. Non riesco a reggere il tuo sguardo, mi sento scoperto, cerco di ritirare immediatamente la mia mano. 

occhi da orientale che raccontano emozioni 
ed io cos'altro posso fare io posso scrivere canzoni 
i tuoi occhi... 



Ma tu la trattieni, stringi le tue dita tra le mie. I tuoi occhi non sono imploranti, no, sono determinati a scoprire cosa facevo qui con te, scoprire che quello che sento è amore nei tuoi confronti. Le mie difese vanno a farsi benedire. Ritorno in ginocchio di fronte a te e accarezzi il mio viso dandomi uno dei tuoi sorrisi bellissimi, circondato dalle tue guance colorate di rosso e i tuoi occhi pieni d'amore.

se potesse questa musica annullare l'universo 
forse ti potrei guardare e non sentirmi perso 
nei tuoi occhi... 
disperso... 
nei tuoi occhi...



Sono perso. Ma perso del tuo amore. Come una musica ammaliatrice, i tuoi occhi piantati nei miei mi spingono verso di te. Alzo il tuo mento con le dita, non c'è bisogno di parole. Le mie labbra si schiudono sulle tue e una tempesta mi invade, un bacio, il nostro bacio. Pieno di sentimento. Poi cingo la tua vita e il nostro bacio si fa più appassionato, passione da torcere lo stomaco, da far girare la testa, tanto che sento un gemito di soddisfazione uscire da te e questo mi spinge ad accanirmi ancora di più sulle tue succose e piene labbra, sulla tua lingua che mi fa impazzire, le tue braccia circondano il mio collo, le tue dita attirano la mia nuca e si intrecciano tra i miei capelli neri e ribelli. Kaori, ti desidero come non ho mai desiderato nessuna donna, ma nessuna donna può essere paragonata a te, te che sei un misto di innocenza e passione, te che sei sbocciata da ragazzina a donna, te che non hai bisogno di essere provocante ma basta un tuo sguardo o un tuo sorriso per far sciogliere qualsiasi uomo. 
Le tue dita viaggiano sul mio collo, cercano di spogliarmi e ti aiuto a togliermi la maglietta, staccandomi dalle tue labbra solo per un attimo, vedo che i tuoi occhi scrutano il mio torace, la mia pelle scura e segnata dalle cicatrici di tante battaglie, le tue guance arrossate non ti fanno demordere dal sfiorare il mio petto, trattengo il fiato, fino a che le tue labbra si posano sul mio collo e li il mio respiro gutturale e profondo si fa sentire, allora ti stringi a me, i nostri corpi si incollano, sento il tuo corpo aderire a me e stringo aspirando il tuo odore di pesca riprendendo il mio viaggio con le mani e con le labbra sul tuo corpo.

Ci stendiamo sul divano, dopo aver assaporato e divorato le nostre pelli a vicenda, nudi e rischiarati dalla luce della luna che invade la nostra casa, ci uniamo, i nostri corpi e le nostre anime unite. Mai nessun piacere mi aveva turbato così tanto. Sentirmi dentro di te, nel tuo calore, nella tua anima. Guardo il tuo viso, arrossato, imperlato dal sudore e dal piacere, i tuoi occhi socchiusi, guardami Kaori, guardami. I tuoi occhi, senza che io abbia detto niente, si aprono e mi riperdo mentre il nostro amore e il nostro piacere si fondono portandoci all'apice. 


Ho la testa sopra il tuo seno, ti stringo per paura che tutto questo non sia stato un sogno, tu accarezzi i miei capelli. 

“ Kaori, io....”
“Lo so, ma ne parliamo domani...”

Stringo e bacio una porzione della tua pelle soffice. Sorridi. Hai capito che non mi tiro più indietro, tu che timida ogni volta vorresti sommergermi di domande non vuoi nessuna spiegazione. Mi tiro in piedi e ti tiro su con me.

“Forza bella andiamo in camera”

Ti prendo a mò di sacco di patate e ti carico sulla mia spalla, siamo entrambi nudi. 

“Cavernicolo!”

Me lo dici ridendo mentre chiudo la porta alle nostre spalle.


Mi sveglio, sento un peso sul mio braccio, mi giro e vedo te arpionata al mio corpo che dormi beatamente dopo la nostra prima notte d'amore, non sarà l'unica di certo. Ti guardo e ti accarezzo.

“Pigrona, hai dormito bene?”
“Buo...buongiorno, si ho dormito bene”
“Lo Stallone di Shinjuku ha fatto colpo!”
“Cretino!”

Mi dai una cuscinata, io ti prendo per i polsi e ti guardo desiderandoti, tu lo sai e arrossisci ma non abbassi lo sguardo.
“Kaori, come mai non mi chiedi niente?”
“I tuoi occhi ieri sera mi hanno già detto tutto quello che dovevo sapere, le tue parole arriveranno. Abbiamo tempo.”
“Io direi di non sprecarne altro”

E ricominciamo la nostra lotta d'amore.
   
 
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