Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: damnhudson    25/02/2012    3 recensioni
Senza Quinn non c'era nessun divertimento. Un altro vuoto da riempire nella sua vita. Brittany le teneva la mano, in maniera silenziosa mentre varcavano la soglia della scuola. Quella mattina non erano obbligate ad aspettare una Quinn che mai sarebbe arrivata, anche se un po' se l'aspettavano ancora.. Inutile dire che non arrivò e che rimasero un po' deluse.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quinn Fabray, Santana Lopez
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quinntana.
I can't lose her, she's my best friend.


Santana Lopez era stata nominata capo delle Cheerios quell'anno. Era così orgogliosa di lei, maledizione. Quell'anno le aveva dato tutto. Aveva la sua ragazza, Brittany, aveva un sacco di amici giù al Glee Club ed era orgogliosa di se stessa come mai nessun'altra. Era appena suonata la campanella della penultima ora, nell'ora successiva avrebbe dovuto avere Chimica. Non le piaceva molto la chimica in realtà.. tutte quelle reazioni la innervosivano. Era chiaro come il sole che Santana e la pazienza non andassero d'accordo, quindi meno ne faceva meglio stava. Se ne andava in giro fiera, come a suo solito. Il gonnellino oscillava da una parte all'altra, lasciando scoperti i pantaloncini rossi che dovevano coprire il sedere.. Nuova regola imposta dal Preside Figgins sotto lamentela del professor Shuester. Solo perchè una volta si videro le mutandine della sua attuale ragazza, Brittany! Se avessero saputo che era tutto un diversivo per far distrarre gli avversari! Bastava sapere che i Titans avevo vinto eccome.
Santana quel giorno non aveva ancora incontrato Quinn, pensava che fosse arrivata al ritardo, come era suo solito fare, quindi l'aspettava affianco al suo armadietto. Si aspettava di vederla non appena i corridoi si sarebbero riempiti, almeno un po'.
Piano piano, il corridoio, come previsto iniziò a riempirsi, ma tra tutti i volti riconobbe solo quello della Sylvester e del professor Shuester, cosa che la incuriosì dato che i due erano cane a gatto e mai avrebbero accettato di loro spontanea volontà di passare del tempo assieme. Fu incuriosita maggiormente, quando alla coppia si aggiunse Brittany. Aveva uno sguardo spento, molto triste. Si guardava le scarpe in modo solitario. Era sicuramente successo qualcosa, e lei si avvicinò.
" Santana - " Disse, Sue non appena la ragazza le fu vicina. " - Nel mio ufficio, ora. "
Brittany la guardò ma non disse nulla. In genere la ragazza aveva sempre qualcosa da dire, anche la cosa più stupida, doveva dirla. Santana credeva fosse proprio un suo bisogno.
Non appena entrò nell'ufficio, le fecero cenno di sedersi. Will si sedette, portando le mani sui capelli, sul divano. Sembrava distrutto, come Brittany e come la Sylvester stessa.
" Sappiamo che tu e Quinn Fabray, avete un rapporto molto stretto.. "
Santana, annuì cautamente e Sue riprese a parlare.
" Non so come dirtelo, Santana.. Davvero.. Io, Sue Sylvester... non ho dimestichezza con queste cose e ti prometto che ti aiuterò a fare tutto quello di cui hai bisogno per superare questa cosa, te lo posso assicurare. "
Santana iniziò a preoccuparsi. La Sylvester pareva visibilmente scossa.. e se lo era lei dannazione, stava per finire il mondo.
Will si alzò e andò lentamente vicino a Santana, che prese la mano di Brittany, o meglio Brittany prese la mano di Santana.
" Santana.. Quinn ha avuto un incidente frontale con un pick-up.. " Sue iniziò, ma le lacrime raggiunsero i suoi occhi.
Santana, iniziò a torturarsi le mani, era curiosa di sapere, aveva una stretta allo stomaco. Non stava bene, aveva un brutto, bruttissimo presentimento.
" Dov'è ricoverata? " Chiese, inconsciamente. Nessuno, o quasi, sopravviveva ad un incidente frontale. Ma Santana.. Santana aveva bisogno di crederci, davvero.. Credere che la sua migliore amica, anche se non intatta, era coricata su un lettino d'ospedale e l'aspettava. E che tra una o due settimane, si sarebbero abbracciate come si doveva.
" Santana, tesoro.. " Provò Will.
Santana, si alzò di scatto dalla sedia su cui era stata seduta per cinque interi anni della sua vita, attendeva una risposta, una spiegazione a quello che sapeva le stavano per dire. La morsa allo stomaco non si affievolì, anzi.. si fece più forte.
" Mi dispiace, Quinn.. non ce l'ha fatta SanSan. " Disse, Brittany. Fu l'unica che ebbe il coraggio di pronunciare quelle esatte parole. Ancora, però, non se n'era fatta una ragione, anche lei nella sua testa, nella sua immaginazione vedeva Quinn tornare con le stampelle a scuola, pronta per iniziare a prepararsi per le Cheerios.
" No.. " Santana fece. Si allontanò da quelle sedie. Ogni cosa, in questo momento le parlava di Quinn. Quelle stesse sedie su cui erano state sedute per così a lungo assieme. " Non posso perderla, lei è la mia migliore amica. " Disse, urlando. Senza rendersene conto iniziò a piangere. " Brittany! Per favore, dì qualcosa.. " Pregò la sua ragazza, ma nemmeno Brittany fu capace di dire qualcosa. I singhiozzi della Sylvester riempivano quei silenzi in quella stanza così vuota, ora.
Su una parete c'era addirittura una foto di Quinn e la Coach.
Erano così unite. ' Siediti, Q. Voglio dirti una cosa.. Sembri proprio me quando ero più giovane. ' Sue si ricordava quelle sue parole a memoria, erano un ricordo indissolubile, quello.
Che ne sarebbe stato adesso delle Cheerios, del Glee.. Di Santana Lopez?
Quest'ultima, si guardò intorno cercando un po' di conforto, quando incontrò gli occhi di Will, farfugliò qualcosa " Non posso perderla.. Lei è la mia migliore amica. "
" Mi dispiace, Santana. " Disse solamente Will. Lui era quello bravo con le parole, quello che sapeva farti forza anche se lui stesso forza non ne aveva, ma doveva proprio essere distrutto perché quelle furono le uniche parole che riuscì a dire.




Si sentiva sola ora, Santana Lopez. Si era chiusa la porta degli spogliatoi delle Cheerios alle spalle, si era seduta su un pezzo della panchina che divideva con Brittany, le mani tra i capelli. Si sentiva sola contro tutti.
Quinn era la sua ' anima gemella. ' Si erano definite così il primo anno, quando si incontrarono il primo giorno di scuola.
Tutto questo era così straziante, Dio.
Dio.. Santana Lopez non sapeva se ne esistesse davvero uno, ma in quel momento, col viso rivolto verso l'alto si domandava che cosa avesse fatto di male per perdere la sua migliore amica.
Niente.. Non aveva fatto niente di irreparabile, niente che non potesse sistemare col tempo. Niente di così grave da toglierle una delle cose più belle della sua vita. Vita che fino a quell'anno non le aveva dato nessuna soddisfazione. Non si poteva nemmeno dire che lei, Santana, fosse una di quelle ragazze che avevano tutto. Forse sì, possedeva i soldi necessari per comprarsi tutto, ma aveva passato tre anni arrabbiata con se stessa perché provava qualcosa per una ragazza del suo stesso sesso. Aveva passato tre anni ad odiarsi per questa ragione. Santana non era stata molto felice in fin dai conti.. Prima di entrare al Glee non aveva avuto niente, nessun amico.. Solo compagnia, compagnia da parte di qualcuno che la temeva. Quella non era amicizia.
Poi un giorno, all'inizio delle scuole superiori era arrivata Quinn Fabray che le aveva promesso che non l'avrebbe mai lasciata sola, sarebbe successo di tutto. Glielo aveva promesso.
Le mancava già così tanto.
La perdita di una persona era la cosa più triste del mondo, e ora Santana piangeva. Non si era preoccupata di essere sola. In quel momento era solo Santana Lopez. Non aveva nessuna etichetta, non aveva una ragazza.. Non aveva una migliore amica. In quel momento le erano rimaste le lacrime e quell'incessante dolore al petto che provava. Il cuore le martellava in gola, sui polsi.. Non credeva di avere così tanti cuori, non avrebbe mai creduto di poter sopportare così tanto dolore.
Non pensava che una persona potesse provare così tanto dolore.
Era appena iniziato e già la stava uccidendo.
Quinn non c'era più e già le mancava.
Si ricordava tutto della loro amicizia. Avevano stretto amicizia qui pomeriggi in piena estate quando si erano incontrate ai provini delle Cheerios.
" Ciao! Fai il provino anche tu? " Le aveva chiesto Quinn con un sorriso che faceva invidia a tutti.
" No, i pon pon sono l'attrezzatura ideale per scalare una montagna! " Rispose lei.
Le piaceva il suo sorriso. Quello di Quinn era uno quelli che illuminavano le giornate di qualsiasi persona. Santana amava quel sorriso. Pensare che non l'avrebbe più rivisto.. le faceva sanguinare il cuore.
Forse era proprio questo. Provava così tanto dolore perché il suo cuore stava sanguinando e a breve si sarebbe spezzato in mille piccolissimi pezzi. E ora, ora chi si sarebbe preoccupato di raccogliere i cocci della sua esistenza andata in frantumi? Chi?
Quinn, la sua migliore amica, non c'era più. Questa era una cosa che abitualmente faceva solo lei. Nemmeno Brittany. Nessuno, tranne Quinn, poteva vedere Santana in condizioni pietose. Erano i patti.
Chiunque le avesse viste da fuori non avrebbe mai detto che erano così tanto amiche, ma questo era il loro rapporto. Mai un abbraccio o un ' ti voglio bene. ' Mai niente di tutto questo.
Adesso Santana se ne pentiva un po'. Avrebbe voluto abbracciare Quinn prima che capitasse tutto questo, dirle quanto le volesse bene e quanto le fosse grata per non averla mai lasciata anche quando era facile da fare. Perché Santana, come la stessa Quinn, aveva attraversato dei momenti davvero, davvero difficili, e Quinn non l'aveva mai abbandonata.
Le mancava e le stava sanguinando il cuore, e Santana era sicura che dopo questo immenso dolore non sarebbe mai più tornata ad essere quella di sempre.




Erano passati tre giorni dalla scoperta che Santana aveva fatto. Non si era presentata a scuola, aveva lasciato per tre giorni lo stesso pigiama e non parlava con nessuno.
La mattina del terzo giorno, ricevette una chiamata. Una Judy Fabray distrutta le chiedeva se si sentiva di fare un piccolo discorso su sua figlia.
Santana non se la sentiva proprio, ma quando la signora Judy scoppiò in lacrime proprio all'apparecchio telefonico, Santana non seppe dire altro che ' sì. '
Ora doveva prepararsi per andare in un posto che odiava, la chiesa. Infatti la famiglia di Quinn era molto cristiana, avrebbero fatto un bel funerale in cui un branco di persone, che lei non conosceva nemmeno, piangevano. Lei non avrebbe pianto, se lo ripromise. Un po' per lei, un po' per Quinn, un po' per dare un po' di forza , che non aveva, a chiunque stesse in quella Chiesa.
Lasciò i capelli sciolti, perché francamente non aveva voglia di legarli e non truccò nemmeno quelle lunghissime ciglia. All'entrata della chiesa, trovò l'intero Glee Club vestito di nero, Finn Hudson portava gli occhiali da sole. Doveva aver pianto e non poco. Infondo, Quinn Fabray fu il suo primo amore, di fianco a lui la sua ragazza, Rachel Berry, gli teneva la mano. Aveva lo sguardo basso, e non parlava. Quello che a Santana fece più tenerezza fu Puckerman. Si avvicinò al ragazzo per abbracciarlo e lui scoppiò a piangere, come se niente fosse.
Non aveva avuto la possibilità di ripetere a Quinn che l'amava e che la trovava la ragazza più bella del mondo. Che lui avrebbe vissuto di lei. Non gli avevano dato la possibilità di immaginarsi una vita al fianco della persona che amava di più al mondo e che mai, mai più avrebbe avuto. Santana gli diede dei colpetti sulla spalla, per far forza al ragazzo. Lei doveva aver finito le lacrime, perché nemmeno davanti ad un Puckerman distrutto, pianse.
Si sentiva quasi insensibile. Ma non lo era, aveva pianto davvero molto prima di arrivare in quella chiesa, quando si stava allacciando i gancetti del vestitino. Si sentiva ancora molto sola, nonostante fosse circondata da persone che amava. Lasciò Puck e gli prese la mano, guidandolo all'interno della chiesa. Fu una cerimonia veloce, tutti nessuno escluso smise per un secondo di piangere. Sull'altarino, sopra la bara, c'era una foto perfetta e sorridente di Quinn. A Santana le si strinse il cuore, Quinn.. Le mancava così tanto.
Fu chiamata a fare il suo discorso e nonostante non si reggesse in piedi, con un autocontrollo degno di una signora per bene, Santana si portò al microfono.
" Sapete.. Quinn Fabray era la mia migliore amica. E nessuno mai si meriterebbe di passare tutto quello che ha passato lei. Ne ha visto di tutti i colori. E' stata tradita dal suo ragazzo, ragazzo che amava, ha tradito a sua volta, ha messo al mondo una bambina che forse tutti noi conosciamo una bambina bellissima, ha amato così tanto da scoppiarle il cuore, un ragazzo che oggi è qui tra noi. Quinn Fabray era una persona perfetta, ragazzi.. Era quel prototipo di ragazza che tutti noi vorremmo essere, me compresa. La ragazza popolare, col ragazzo perfetto, il sorriso e il corpo perfetto. Non saprò mai dire che cosa io abbia fatto di buono nella mia vita per meritare una persona tanto perfetta al mio fianco, ma qualcuno lassù ha pensato bene che me la meritassi, quindi me l'ha mandata. Lo stesso qualcuno che dopo cinque anni che la conoscevo, me l'ha tolta. Vorrei tanto sapere, con quale coraggio una qualsiasi entità toglie dal mondo una creatura così perfetta.. "
Se l'era promesso, non poteva piangere, ma quelle parole che lei stessa pronunciava la colpivano nel profondo quindi iniziò a piangere. Le lacrime le rigavano gli zigomi perfetti, forse un po' troppo alti ma che in se la rendevano perfetta.
" Mi manca Quinn ogni giorno da quattro giorni. Mi manca la consapevolezza di trovarla ad aspettarla fuori dal cancello della scuola perché è in ritardo.. " Ora Santana rise, in maniera leggera. " Sapete, era una ritardataria.. Ogni mattina arrivava esattamente quindici minuti dopo l'inizio delle lezioni, anche se si metteva la sveglia presto, ritardava. La signora Judy può testimoniarlo. " A quel punto, la signora Judy, in preda ai singhiozzi annuì lentamente e Santana le sorrise. " Signora, sono convinta che.. oltre a noi ci sia un altro piante in cui vanno a finire le persone perfette. Lì ci sarà di sicuro Quinn, col suo sorriso ad illuminare tutti, proprio al posto del sole.  Sapete cosa mi manca di più? Fare la stronza, con la mia migliore amica.. " Tutti risero, era più una risata amara, ma risero e Santana sorrise, deglutendo a fatica quella poca saliva che aveva ancora. " Mi manca prendere in giro la Berry. Rachel.. ti voleva bene, anche se le hai portato via due volte il suo uomo. " Rachel scoppiò a piangere, affondando il viso sulla spalla di un Finn Hudson in stato vegetale. " Ti ha amato sul serio Finn, te lo posso assicurare. " Lui sorrise, guardandola. Aveva tolto gli occhiali da sole e non aveva un bell'aspetto. " E Puckerman.. Sei stata l'ultima persona che abbia amato, e ora lo farà per sempre, non è romantico? " Chiese, un po' ironica. Lo sapeva che non era una bella cosa da dire, ma forse Puck aspettava solo quella rivelazione che lo fece scoppiare in un pianto disperato, ma silenzioso. Noah Puckerman doveva essere uno di quei ragazzi che avevano imparato a prendersela con la vita la notte, quando nessuno li sentiva. Un po' come Santana. Entrambi avevano imparato a piangere in silenzio, sotto le coperte, mentre nessuno li poteva sentire. " In conclusione, ragazzi.. Mi manca Quinn Fabray e credo che mi mancherà per sempre la mia migliore amica, davvero.. Che è stata la cosa più bella che, oltre Brittany, le scuole superiori mi abbiano portato. "
Santana non si aspettava un applauso che infatti non arrivò, non si aspettava nessun riconoscimento, nessuno merito da nessuno. Sapeva di aver fatto la cosa giusta anche se non era pienamente convinta di aver detto le parole giuste. Avrebbe voluto dire di più, davvero. Avrebbe voluto dire che le mancava vedere il sorriso dell'amica, che le mancava quando masticava i tappini delle penne e quando mangiava l'hamburger in maniera talmente scorretta che le cadeva tutta la salsa sulle mani.
Se sentiva sola ora, anche se aveva Brittany, era sola forse.



Fu obbligata a tornare a scuola, qualche tempo dopo.. forse un mesetto dopo. Fu Brittany a parlarle, dicendole che non avrebbe risolto niente, se avesse continuato a stare a casa. Santana, dovette concordare e quando Brittany passò a prenderla per andare a scuola, controvoglia, Santana la seguì.
Anche questa volta non si aspettava nessun tipo di cambiamento, tutti presto avrebbero dimenticato la leggendaria Quinn Fabray e lei avrebbe lasciato le Cheerios. Senza Quinn non c'era nessun divertimento. Un altro vuoto da riempire nella sua vita. Brittany le teneva la mano, in maniera silenziosa mentre varcavano la soglia della scuola. Quella mattina non erano obbligate ad aspettare una Quinn che mai sarebbe arrivata, anche se un po' se l'aspettavano ancora.. Inutile dire che non arrivò e che rimasero un po' deluse.
Quando passarono davanti alla teca di vetro dove c'erano tutti i trofei vinti dai Titans e dalla squadra delle Cheerios, Santana scoppiò in lacrime, di nuovo..
C'era una foto di Quinn, una delle foto più belle forse.
" A Quinn Lucy Fabray, il tuo sorriso, capitano, non sarà mai dimenticato.
Sarai sempre con noi.
Tutti i nostri titoli saranno dedicati a te, che ci guardi da la su'.
Sappiamo che badi a noi, e te ne siamo grate.
-Cheerios & Sue. -
Brittany strinse Santana in un abbraccio, mentre la mora continuava a piangere.
Adesso Quinn non sarebbe mai stata dimenticata da nessuno.


#SpazioAutrice.

Dovete sapere che ho avuto il coraggio di piangere per quello che scrivevo io stessa.
Comunque, devo ringraziare Tumblr per avermi dato l'ispirazione per questa One Shot Quinntana. Spero di aver espresso i concetti di perdita in modo appropriato, come mi aspettavo di fare, e niente..
Non posso dire ' divertitevi. ' perché è un po' triste, ma niente..

.damnhudson.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: damnhudson