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Autore: Artemis00    30/09/2006    2 recensioni
Lo so, lo so... ho scritto una nuova fanfic sulla copia Vegeta/Bulma, cercate di capirmi però... questa è più lunga. Il titolo è quello di una canzone dei Beatles, ma è dedicata per lo più ad altri gruppi come i Sex Pistols. Recensite in tanti!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta, Yamcha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I should have know better

I should have know better

 

And now, the end is near
And so I face the final curtain
You cunt, I'm not a queer
I'll state my case, of which I'm certain
I've lived a life that's full
And each and every highway
And yet, much more than this
I did it my way

Regrets I've had a few
But then again, too few to mention
But dig, what I have to do
I'll see it through with no devotion
Of that, take care and just
Be careful along the highway
And more, much more than this
I did it my way

There were times,
I'm sure you knew
When there was nothing
Fucking else to do
But through it all,
When there was doubt
I shot it up or kicked it out
I fought the just as before
And did it my way

Knocked out in bed last night
I've had my fill, my share of looting
And now, the tears subside
I find it all so amusing
To think, I killed a cat
And may I say, oh no, not their way
But no, no, not me
I did it my way

For what is a brat,
What has he got
When he finds out that he cannot
Say the things he truly thinks
But only the words,
Not what he feels
The record shows,
I've got no clothes
And did it my way

 

Bulma spense la tv con mossa fulminea, mentre i Sex Pistols ancora salutavano la folla che era venuta ad acclamare il bis al concerto. Ci sarebbe voluta andare, ma proprio quel giorno Yamcha si era liberato dai suoi improbabili impegni e dovette rinunciarci, perché il suo ragazzo era più un tipo da Cristina Aguilera. Almeno era riuscita a registrarne la diretta su Mtv, ma non era la stessa cosa.

Erano passati quasi sei mesi da quando Goku era tornato, e avevano conosciuto quel misterioso ragazzo dai capelli color lavanda. Quasi non ci pensava più, sarebbe stato inutile arrovellarsi il cervello quando di certo fra due anni e mezzo l’avrebbe rivisto, e magari avrebbe scoperto la sua identità.

E solo quattro mesi dalla memorabile data nella quale aveva conosciuto Sid Vocious, quasi per caso. Viaggiava in taxi per tornare alla Capsule dopo un’intera giornata dedicata allo shopping, quando il conducente accese la radio e la sintonizzò in una stazione musicale. Dall’autoradio sgorgò una musica dura, ma allo stesso tempo appassionata. Poco dopo si ritrovò a muovere la testa a ritmo, le spalle, le ginocchia. Non aveva mai sentito nulla di così meravigliosamente liberatorio. In breve comprò tutti i CD, e la sua vita cambiò letteralmente. Si vestiva più spesso di nero, soprattutto in inverno, e anche se evitava di truccarsi eccessivamente, prese a passare l’eye-liner al contorno occhi; in più anche il suo modo di fare prese una svolta: non più affettato e civettuolo, ma più preciso e rilassato, non curante, quasi menefreghista. Sentiva che era più giusto comportarsi così, come era veramente. Non faticava per nulla a tenere quell’atteggiamento. L’unico a non esserne contento era il “suo tipo”, come lo chiamava ora. Lui la preferiva come prima, vistosa, un po’ oca, che accettasse i romanticismi.

- Devi essere te stessa- le aveva detto una volta.

- Io sono “così”, non vuoi capire che per tutti questi anni ho tenuto una maschera che, mi sono accorta solo ora, faticavo a portare pensando che fosse una cosa normale? La fatica di vivere? Sono felice ora. Accettalo.-  aveva risposto.

Ascoltare il punk le dava vita, voglia di evadere, come una zaffata di aria fresca in pieno viso dopo aver abitato in un ripostiglio per le scope. La stessa sensazione che sentiva quando vedeva Vegeta passare nel corridoio dopo la sua sudata quotidiana nella Gravity Room. Le veniva la pelle d’oca avvertendo il suo odore eccitante (non pensate male) e selvaggio.

Torniamo al presente. La ragazza scese le scale un po’ sconsolata e arrivò in cucina, dove il guerriero l’aspettava imbronciato (tanto per cambiare!).

-         Hai finito di ascoltare quel casino, donna?

-         Quel “casino” come dici tu, sono i Sex Pistols.

-         Mphf… ho letto in una rivista che i loro membri non sanno nemmeno suonare.

-         Oh, mi fa piacere che vai perfino a informarti sulla musica che IO ascolto, leggendo giornali MIEI che guardacaso sono in camera MIA, o sbaglio?

Colpito e affondato. Il ragazzo le dette le spalle e ordinò:

-         Taci e prepara il pranzo, donna!

-         Non mi piace spadellare. Fai tu.

-         Non farmi arrabbiare, potrei ucciderti solo schioccando le dita.

-         Ah, che paura! Ma tanto lo dici sempre: sconfiggerai i cyborg, ucciderai Goku, moriremo tutti e tu andrai a caccia di pianeti da distruggere. Detto fra noi, quando fai così sei leggermente seccante. Morire oggi, morire domani… che differenza fa?

Aveva sempre l’ultima parola, ma suo malgrado le era venuto un certo languorino ed era inevitabile che dovesse cucinare per forza qualcosa, dato che i suoi genitori erano in vacanza.

Sospirò e si mise al lavoro.

Vegeta, irrequieto, cominciò a girare per la stanza, a braccia conserte. Rigido come uno stoccafisso.

Bulma se ne accorse.

-         Sai cosa?

-         Eh?

-         Dovresti lasciarti andare un pochino, sei sempre così austero… non per altro.

-         Oh, certo. E magari bere Coca Cola. E uscire con le ragazze. E andare a fare la spesa. E lavorare. Lasciare perdere i Cyborg e gli allenamenti, confondermi con voi stupidi terrestri.- ribattè sarcastico.

-         Tutto ciò ti toglierebbe un po’ di fascino. Non intendevo questo comunque. Senti ora:

Si avvicinò al lettore dvx e infilò un cd.

 

 

 I hear you breathe so far from me
I feel your touch so close and real
And I know
My church is not of silver and gold,
It's glory lies beyond judgement of souls
The commandments are of consolation oh

You know our sacred dream won't fail
The sanctuary tender and so frail
The sacrament of love
The sacrament of warmth is true
The sacrament is you

 

-Sono gli Him, ti piacciono?

- Per niente.

Ma comunque il saiyan si sedette sul divano. Un minuto dopo la ragazza sbirciò dalla sua parte distogliendo la concentrazione dal sugo e notò che aveva chiuso gli occhi, tranquillo dopo molto tempo (e meno arcigno). Sorrise e tornò a mescolare nella pentola. 

 

 

 

 

 

  
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