Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: palmars    25/02/2012    4 recensioni
«Corinne, aspetta!» La ragazza si girò di scatto, una lacrima silenziosa le solcò una guancia già arrossata dal freddo.
Gli angoli della sua bocca si allargarono fino a formare un sorriso luminoso come le stelle di quella stessa notte.
Lei lo sapeva, sapeva che sarebbe tornato.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fuck the rest, i'm with you.



Era il giorno del suo compleanno, e sul suo viso non c'era ombra di felicità.
Perché infatti lei non era felice; lo sarebbe stata se ci fosse ancora lui.
Corinne continuava imperterrita a leggere un libro e di tanto in tanto, distoglieva lo sguardo dalle pagine un po' ingiallite e fissava lo sfondo del suo computer. 
Si lasciò andare in un grande sospiro per poi sorridere amaramente. 
Lei sorrideva mentre lui le baciava una guancia. 
Le mancava.
Le mancava tutto di lui: il suo sorriso luminoso, i suoi occhi caramellati, i suoi capelli, i suoi baci, le sue carezze..
E lo aveva ammesso, aveva bisogno di lui più di chiunque altro.
Da quando non c'era, aveva smesso di mangiare ed era dimagrita a vista d'occhio. 
La sua migliore amica le aveva detto più volte che non serviva a niente comportarsi in quel modo, eppure lei non lo faceva per suo volere. 
Ogni giorno si svegliava e non faceva altro che leggere o ascoltare musica.
Sempre la solita routine.
E non intendeva cambiare proprio in quel momento!
 
"Corinne, diamine, dovresti smetterla di fare la bambina. Esci, divertiti e vivi la tua vita più che mai. 
Non puoi restare chiusa in camera tua a non fare niente; e per di più non mangi neanche!
Dovresti fartene una ragione, lui non c'è."
 
Era così facile per lei, non aveva perso la persona più importante della sua vita. 
Ora vi starete chiedendo, di chi stiamo parlando?
Di un ragazzo, molto importante, Justin.
Ma non un Justin qualsiasi.. lui era Justin Drew Bieber, il suo vero amore.
In corpo le si mescolavano tutti i sentimenti: ogni volta che pensava a lui, o pronunciava il suo nome, era così.
La ragazza sbuffò e con un colpo secco chiuse il computer.
Avrebbe organizzato una festa per i suoi diciassette anni appena compiuti?
Sul suo viso prese forma una smorfia di disgusto.
Al sol pensare di dover organizzare una stupida festa per uno stupido compleanno, le si rivoltava lo stomaco.
Ad un tratto le vibrò una tasca ed estrasse il suo Blackberry dai jeans scuri che portava sempre stretti. 
Un messaggio.
 
"Ciao, Corinne! Stasera andiamo a festeggiare il tuo compleanno nel locale di mio zio, (hai presente Richard?) però lui ha il giorno libero, quindi gli ho chiesto se potevamo fare qualcosa, tipo una festa, e mi ha dato il suo consenso.
Che tu lo voglia o no, ormai è stato già organizzato tutto. 
Preparati! Comunque, auguri bella diciassettenne!
Cheyenne."
 
Sbuffò nuovamente lanciando il cellulare sul letto e parandosi davanti all'armadio di legno bianco.
Aprì le due ante. 
Si riavviò una ciocca di capelli color della prugna dietro all'orecchio e iniziò a fissare vari vestiti che aveva comprato qualche mese prima.
Da masochista qual'era, decise di mettere il vestitino che le aveva regalato lui prima di partire. 
Le aveva detto che sarebbe tornato, e lei ci credeva. 
Lo amava più di qualunque altra cosa al mondo.
Si morse il labbro per trattenere le lacrime che minacciavano di scivolare dai suoi occhi verdi.
Detestava piangere, e lo faceva raramente.
Scosse la testa per riprendersi e decise che una doccia calda forse era la cosa migliore che potesse fare in quel momento. 
Si spogliò subito e si fiondò sotto la doccia azionando l'acqua. 
Si sentiva dannatamente sola... e non poteva farci nulla.
 
"Vedi? Io non me ne sto andando davvero, io sono sempre qui, nel tuo cuore. Quando lo sentirai battere forte, significa che ti sto pensando."
 
Dopo una buona mezz'ora decise di chiudere il rubinetto lasciandosi andare in un altro dei suoi sospiri che ormai avevano riempito la sua giornata.
Le goccioline d'acqua le scivolavano lungo la frangia per poi fermarsi sulla punta del naso.  
Prese il ciondolo della collana che portava sempre al collo in quel periodo.
Era una nota musicale d'argento. Lei amava quell'oggetto, perché simboleggiava il suo amore per la musica.
L'unica ad aiutarla era stata lei. Lei c'è sempre stata.
Le scappò un debole sorriso e sfiòrò la nota con il pollice, lasciandola poi ricadere delicatamente sul petto.
 
                                                                                        * * * * * * *
 
«Allora, Corinne, ti stai divertendo?» Da quando era iniziata quella stupida festa, Corinne non aveva fatto altro che bere coca cola e stare seduta su uno sgabello a sbuffare continuamente. «Emano felicità da tutti i pori, non vedi?» Sorrise ironica e la sua migliore amica le riservò un'occhiataccia. «Dai, Corinne.»
La rossa scosse la testa in segno di disapprovazione e indossò la giacca che portava sopra al vestitino, faceva troppo freddo.
Uscì velocemente dal locale, prese il pacchetto di sigarette -che non aveva mai più toccato da quando lui era entrato nella sua vita- e ne sfilò una, infilandola in mezzo alle labbra.
«Corinne, che stai facendo?» La ragazza si girò verso l'amica e indicò la sigaretta accesa pochi minuti prima.
«Smettila, è il tuo compleanno e stanno aspettando tutti te!»
Si tolse la sigaretta dalle labbra mantenendola tra le dita e scosse la testa. «Ti sembro una che ha voglia di festeggiare, Cheyenne?»
«Sono passati otto mesi e non ti arrendi, eh?» Corinne gettò la sigaretta per terra con stizza e guardò la sua migliore amica con gli occhi chiusi a due fessure.
«Cheyenne, fottiti, seriamente. TU NON CAPISCI NIENTE! Eppure dovresti essere la mia migliore amica, che schifo.»
Cominciò a camminare a passo svelto guardando sempre avanti. 
Perché era quello che aveva fatto in tutti quei mesi. 
«Corinne, aspetta!» La ragazza si girò di scatto, una lacrima silenziosa le solcò una guancia già arrossata dal freddo. 
Avrebbe riconosciuto quella voce anche a chilometri di distanza.
Gli angoli della sua bocca si allargarono fino a formare un sorriso luminoso come le stelle di quella stessa notte. 
Lei lo sapeva, sapeva che sarebbe tornato.
«Justin?» Il ragazzo le si avvicinò piano, lei gli sfiorò una guancia, come per avere una conferma che quello non fosse un sogno.
E non lo era. 
«Sono qui, piccola..» Le sussurrò poggiando la fronte sulla sua, sorrisero entrambi a quel contatto.
«Sei davvero qui..» Riuscì a sussurrare, dopodiché scoppiò a piangere. «Ti avevo promesso che sarei ritornato, sono qui»
Non aspettò nessuna risposta dalla rossa e premette le labbra sulle sue.
E così iniziò un nuovo bacio, un bacio pieno d'amore, di passione.
Corinne non ebbe più controllo delle sue azioni quando sentì la lingua del ragazzo chiedere accesso alla sua bocca, che lei consentì subito.
Le loro lingue iniziarono a giocare insieme.
Lui le accarezzava le guance, lei si perdeva in quel magnifico contatto che aspettava da mesi, ormai.
Ed ora erano lì, in mezzo alla strada a baciarsi come se non esistesse più nessuno. 
C'erano solo loro. Corinne e Justin.
Si staccarono e rimasero vicinissimi, come il momento prima.
«Ti amo Corinne, non ti lascerò mai più da sola.»
«Ti amo anche io Justin e so che non lo farai, io credo in te
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Ok allora, inizio col dire che ci ho messo tre giorni per scrivere questa One-Shot... mi sento così sola haha D:
Ultimamente sono molto ispirata, ma appena inizio a scrivere, mi perdo. çç 
Quindi... com'è venuta, è venuta. 
Hope you like it :)
xx Belieber_Horanx13
  
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