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Autore: Aster Malenkaya    26/02/2012    0 recensioni
Nota d'Inverno; una serie di domande assillano la mia mente. Qui ho cercato qualche risposta, ripercorrendo gli avvenimenti che hanno segnato questi mesi travagliati.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il tuo nome mi ha salvato dalla paura di me stessa e di ciò che succedeva.
Sorrisi d'inverno a riportare calore dove il ghiaccio aveva ridotto a braci un fuoco che splendeva e bruciava nei miei occhi.
I giorni sono trascorsi inesorabili e, forse, troppo sfuggenti fra le parole che amavo e i nostri luoghi.
Mai ci siamo tolti dalla luce che ci rifletteva negli occhi della gente che passava.
Voci soffuse, note d'invidia, di paura e pena.
Ma che cosa ho fatto?
Passavano i giorni. Nessuno si curava di loro, come fossero gocce d'acqua d'un volgare fiume.
Passavano le persone. Un giorno si sono trasformati in sussurri. Come spilli sulla pelle, piccola ferita dal dolore di un secondo. Senza nemmeno sanguinare.
Passavano chi amavo. Solo lì mi resi conto di ciò che succedeva. Cosa stavo facendo.
E furono gocce del mio pianto.
E in attimo anche noi fummo passati.
Tu, Passato dei miei minuti dolci.
Tu, Passato delle mie ore sole e amare.
Tu, Passato del mio presente dinamico, fra le risa e sguardi complici e giocosi. Ancora da bambina.
Tu, Passato del mio futuro vicino, lontano, a volte come irraggiungibile, per lasciarti indietro.
Quando anche un saluto mi fa male.
Quando sento il pianto riaffiorare dalla gola.
Quando chiudo gli occhi per non vedere il tuo sguardo confuso e malinconico.
Quegli occhi di bambino solo. Quegli occhi di uomo tradito dalla vita.
Non ti avrei mai dato nulla più d'un sorriso sulla bocca e occhi ridenti su cui ritrovare la felicità anche per un momento.
Dio solo sa quanto t'ho amato per le parole che conservavi per me quando non avevo bisogno che di conforto e di calore.
Che cosa hai fatto?
Stupidità e bocche bianche tinte di falsa innocenza.
I tuoi occhi, forse non l'ho mai guardati sul serio.
Io non ho mai voluto veder davvero.
Non ho mai capito niente. Sei uno dei miei più grandi errori.
Quando l'anima si distacca dalla ragione. Quando i sentimenti voltano le spalle all'evidenza.
Quando io stavo con te.
Ho messo nelle tue mani che mi sembravano tanto forti la piccola me, spoglia e fragile quanto non lo era mai stata. Senza passato, senza futuro.
Con solo te, il mio eterno presente di gioia e sofferenza.
L'ultimo girone dell'inferno. L'ultimo mio cielo.

Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.

Ὲρέω τε δηὖτε κοὐκ ἐρέω,
καὶ μαίνομαι κοὐ μαίνομαι.

Per cosa? Non abbiamo più niente adesso.
Ricordi.
La felicità.
Il pianto.
Le risa.
Gli sguardi.
I sentimenti forti. Frtissimi. Troppo.
Ma amore mai. MAI. Mai l'hai capito.
Ho scoperto in me un' anima d'acciaio, un corpo di forme e carne.
Ma occhi di bambina.
L'hai guardati così tante volte.
Bruci nel ricordo che potevo essere tua, scordando che c'erano catene ci separavano.
Vivi nel rimorso. Rircordati della tua bocca sul mio collo e forse un giorno capirai.
Cuore spezzato. Cammini senza meta per strade che non hanno sbocco.
Vedo girarti intorno per gli stessi corridoi, come se fosse buio.
I miei occhi erano luce.
Ora non ti rimangono altro che parole.
Voleranno via anche loro, come ho fatto io. Non meravigliarti.
Aggrappati al mio sorriso ancora per un po'. Finché il sole non tramonterà.
Eri meraviglioso.
Ma ormai è inverno, e il sole cala presto.
 
''Le cose belle durano per sempre.''
 
  
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