26/02/2012
2 recensioniFaccio il mio debutto nella sezione 'videogiochi' con questa piccola cosuccia scritta come regalo di compleanno per un'amica-slash-quasi-sorella. :3
Ora, di solito prima di scrivere per un nuovo fandom, devo essere sicura di capire i personaggi e il loro modo di ragionare, ma stavolta ho fatto un'eccezione per fare questa sorpresa, così mi sono basata su quelle poche informazioni che avevo di mio e su quello che ho trovato scritto su Wikipedia (che non è molto)--non avendo mai giocato al gioco. XD
Sappiatemi dire come vi sembra; le critiche costruttive sono ben accette. ^^
Disclaimer: mi appartiene solo ciò che scrivo.
Ja ne,
Temari
Unprecedented Feelings
Un uomo come Desmond Miles, un semplice barista di città - piuttosto rinomato nel suo modesto giro di clienti -, si era da tempo arreso al fatto che la sua non fosse una vita movimentata; certo, con il suo lavoro vedeva diversi tipi di persone entrare ed uscire dal suo locale, sfiorava superficialmente le vite di decine e decine di individui... Ma al di là di questo, non era mai successo nulla di particolarmente eccitante.
Non che si dispiacesse di quel fatto, anzi era soddisfatto così com'era.
—Per questo l'assalto di quei ricordi nel suo cervello era stato così devastante, impossibile, fuori dal mondo che aveva rischiato di impazzire. Posti che non aveva mai visto in tutta la sua vita gli scorrevano davanti agli occhi, e si trovava a pensare cose come "Ecco, dietro quest'angolo c'è il maniscalco", o a sentire profumi e odori quali non aveva mai incontrato.
Erano sensazioni nuove e lo spaventavano, ma al contempo provava un forte desiderio di saperne di più... Di scoprire chi era stato in quei tempi remoti—un assassino che faceva parte di una setta sacra? Un sicario che uccideva a sangue freddo...?
Lui?
Più ci pensava, più lo trovava assurdo... Eppure non poteva negare che fosse anche familiare, in un certo modo: era come se il suo corpo ricordasse di aver impugnato davvero quei pugnali e quelle sciabole. Il suo corpo ricordava la sensazione del vento che gli fischiava nelle orecchie mentre saltava dalle cime dei palazzi, del sangue che gli colava sulle mani dopo aver inferto ferite mortali ai suoi bersagli, la litania delle preghiere che riempivano le sale dell'Ordine...
Anche se la sua mente cercava di ripudiare quelle memorie, il suo cuore fremeva per sapere. Fremeva di scoprire quanto grandiosa e tragica quella sua vita precedente fosse stata—non si sarebbe fermato di fronte a nulla, non dopo aver sperimentato quel piccolo, affascinante, assaggio che l'aveva stregato.